La discesa adrenalinica che ammicca alla storia

Canoisti in lungadige Panvinio F. Modica Archivio Comune di Verona low 1

Cosa accade se sport, divertimento e cultura si uniscono?
La risposta è una sola:  esperienze uniche e indimenticabili sono assicurate.
Per averne conferma, si consiglia Raft & Museum, la discesa del fiume Adige che prevede tre soste in altrettanti musei della città di Verona

Verona è tutta da visitare. La vista di una città dall’acqua si sa, è tutta un’altra storia. Palazzi, mura, chiese e fortezze svettano dal basso verso l’alto, mentre la corrente dolcemente ci culla nella discesa del fiume, passando da un ponte all’altro. A bordo del gommone che ci regala i brividi dell’avventura, è facile capire quale e quanta importanza ebbe questo fiume per lo sviluppo e la storia della città scaligera, abbracciata dal suo letto serpentino.

A partire da aprile 2024, l’Adige Rafting organizza “Raft & Museum”, 8,5 km di discesa del fiume con soste nei luoghi più significativi della città e ora, grazie alla collaborazione con i Musei Civici di Verona, il percorso può essere integrato con la visita dei tre musei cittadini che si affacciano sulle rive del fiume: il Museo di Castelvecchio, il Museo Archeologico al Teatro Romano e il Museo di Storia Naturale.

L’imbarcazione attracca nei tre ponti situati vicino ai rispettivi musei: il Ponte Scaligero per il Museo di Castelvecchio, il Ponte di Pietra per il Museo Archeologico al Teatro Romano e infine, la Dogana di fiume per il Museo di Storia Naturale.

Scendendo il fiume, le sue rive racconteranno dello stretto e indissolubile rapporto intessuto nei secoli con i veronesi, della sua importantissima funzione di via di comunicazione certa, veloce, tra i Paesi del Nord Europa e quelli del Mediterraneo, che avevano nel porto di Venezia il punto di arrivo delle merci, trasportate dai barcaioli con il burchio, la tipica imbarcazione a fondo piatto utilizzata nella navigazione fluviale.

Così, le acque dell’Adige, a volte quiete e a tratti impetuose, si animavano di zattere cariche di legno che dal Trentino scendevano sostando prima a Verona, dove gli artigiani scaligeri attendevano la materia prima soprattutto allo scalo di Isolo, il più importante della città, di fronte a Veronetta all’altezza di Palazzo Giusti, dove un tempo c’erano le segherie, e poi proseguivano sino a Venezia.

La discesa, con giubbotto salvagente, pagaia e guida fluviale, F.I. Raft (Federazione Italiana Rafting), mostrerà gli scorci più affascinanti di Verona ammirati da questa insolita prospettiva e insegnerà a pagaiare tra le onde che si incontrano in corrispondenza di alcuni ponti.

Lungo il percorso si possono effettuare soste per consentire i racconti sull’antico utilizzo del fiume e sulla storia dell’idrografia veronese e la visita della Dogana veneta di fiume in zona Filippini.

 

Per info: www.VisitVerona.it

 

(credits LungoAdigePanvinio-F.-Modica-Archivio-Comune-di-Verona)