BIOLOGI,VETERINARI ED ERPETOLOGI SI MOSTRANO SENZA VELI PER AIUTARE 800 ANIMALI 

 

 E’ tutt’altro che un calendario sexy “Naturalia, Nudi per loro”.  A Calimera,in piena Grecìa Salentina, a 20 km da Lecce, c’è un grande amore per gli animali. La cooperativa Naturalia, che già dal nome indica la sua mission, ha dedicato loro un museo civico di storia naturale, un osservatorio faunistico provinciale, un centro di accoglienza della fauna esotica e un centro per il recupero della fauna selvatica e delle tartarughe marine. Per curarli c’è un ospedale veterinario in cui da anni biologi, veterinari, erpetologi, guide naturalistiche ed ecologi si prendono cura di oltre 800 animali. Alcuni vengono curati e poi liberati, ma quasi la metà sono in affido permanente: tartarughe esotiche, pitoni, iguane, pappagalli e barbagianni. L’elenco è molto lungo, occorrono circa 60 kg di cibo e 100 euro di medicine e cure al giorno, ma i finanziamenti pubblici coprono solo il 50%. Da qui l’idea del Calendario  “Nudi per Loro”, in cui animali e operatori sono ritratti senza veli, per raccogliere i fondi necessari. Più che uno zoo è una famiglia, i cui membri non hanno vita facile, eppure non si arrendono e sono disposti a tutto, anche a superare i limiti della cosiddetta decenza esibendosi senza vestiti. Del resto la natura non li contempla. Così Simone Tarantino,guida del museo, si fa fotografare con due sauri, lucertoloni della specie Pogona vitticeps provenienti  dall’entroterra australiano,  mentre Piero Carlino, erpetologo e responsabile del Centro Recupero Fauna esotica eteroterma guarda in faccia senza paura un pitone delle rocce indiane (Python molurus bivittatus), lungo quattro metri e mezzo.

Solo quest’anno sono stati consegnati al centro circa un centinaio di esemplari esotici importati illegalmente dai vicini paesi balcanici. Luigi Potenza,biologo ed ecologo, è fotografato con la Geochelone pardalis, nota come Tartaruga Leopardo Africana, per un affascinante disegno del carapace simile alle macchie del leopardo. A offrirsi all’obiettivo fotografico con Antonio Durante, direttore del Museo  e presidente della cooperativa,  è una bellissima tartaruga  Caretta caretta, trovata in una rete da pesca, con gravi lesioni interne dovute all’ingestione di lenze e ami, che verrà curata e reinserita in habitat naturale. Riacquisterà presto la libertà, a differenza delle sue sorelle  esotiche tenute in affido permanente per evitare fenomeni di inquinamento biologico. Gianluca Nocco,  veterinario e direttore sanitario del Centro accoglienza fauna,è stato fotografato con il biancone – o aquila dei serpenti- portato con ferite d’arma da fuoco procurategli da qualche cacciatore indegno quanto ignorante. Operato già due volte, dovrà subìre un terzo intervento: sarebbe stato più semplice amputargli l’ala e confinarlo in una voliera, ma Gianluca sta facendo il possibile perché quelle ali tornino a volare per ricondurre l’aquila alla sua Africa.  Nella foto del calendario i ruoli sono invertiti: è lui a dormire tranquillo con il biancone che veglia sul suo sonno. Sandro Panzera,direttore dell’Osservatorio Faunistico Provinciale e del Rettilario del Museo, tiene sul braccio affettuosamente il pappagallo Omar,  abbandonato dai suoi allevatori, chissà perché e  in gravi condizioni fisiche e psicologiche, mentre Simona Potenza,responsabile della fauna omeoterma (mammiferi e uccelli), sostiene il barbagianni Nic, operato dopo l’impatto accidentale con un’auto. In questi scatti gli operatori del Museo si sono scoperti insieme ai loro animali, nudi e vulnerabili, sottoposti alle critiche di chi li esamina. Hanno scelto di passare dalla loro parte, dal lato di chi è osservato e osserva e in silenzio si chiede ” e adesso?” Sarà bellissimo segnare insieme a loro i giorni e i mesi del  nuovo anno che arriva.

 Il Calendario Naturalia 2013 “Nudi per Loro” si può ordinare direttamente al Museo di Calimera al costo di 10 euro, consegna esclusa (tel. 0832 875301, 348 4039033, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.museocalimera.it). 

Mariella Morosi