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23 e 24 settembre 2017
Cinquanta anni fa, un giovedì del 1° giugno 1967, uscìva l’ottavo album dei Beatles, fra i più famosi della storia del rock: Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Uno dei primi concept-album della musica rock e senza dubbio quello che occupa la prima posizione nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi. Sgt. Pepper fu il disco che diede l’avvio a quella che è stata chiamata “l’estate dell’amore” del 1967, un momento storico che diede vita a movimenti di emancipazione e di riconoscimento dei diritti individuali. Venduto in undici milioni di copie negli Stati Uniti e 32 milioni in tutto il mondo, l'album segnò l'apice e il momento piu rivoluzionario della musica per un'infinità di innovazioni: a partire dalla copertina, che per la prima volta si apriva a libro, o come montare i brani senza soluzione di continuità in un'unica sequenza, e come il titolo, il piu lungo in assoluto. La banda dei cuori solitari del Sergente Pepe, dietro la quale si cela il gruppo di Liverpool, vuole essere il mix fra un'orchestrina di epoca edoardiana e una band californiana della fine degli anni sessanta. Il disco ha inoltre vinto quattro premi Grammy nel 1967.
Molti i festeggiamenti e le commemorazioni in tutto il mondo per il mezzo secolo dalla prima uscita. Con il Beatles Day di Firenzuola, il grazioso comune dell'Appennino tosco-romagnolo, si vuole ricordare questa data e l’avvenimento che cambiò radicalmente la musica pop.
il progetto si inserisce all'interno degli eventi di promozione culturale, sociale e territoriale perseguendo un duplice obiettivo: promuovere la conoscenza territoriale del Comune; promuovere la cooperazione tra associazioni, attività commerciali ed altre realtà locali e divulgarne la conoscenza e la culturamusicale.
Programma:
Per entrambe le giornate di SABATO 23 e DOMENICA 24 settembre:
Nella cappella dell’edificio ex seminario, gentilmente concessa dal Banco Fiorentino: una mostra di dischi originali dei Beatles, di cui alcuni rari, dove si racconterà in maniera cronologica la loro storia e gli avvenimenti di cui furono grandi protagonisti, inseriti nel contesto dei fatti più salienti del periodo.
I ristoranti e i bar aderenti all'iniziativa proporranno piatti, menù, bevande e allestimenti in tono con i titoli e le parole delle loro canzoni e della cucina tipica inglese. (Alcuni esempi: il gelato alla fragola potrà diventare alla StrawberryFieldsForever, un dessert Honey Pie, e molti altri ancora)
SABATO 23 SETTEMBRE
Apertura della Mostra “Storia dei Beatles attraverso i loro dischi” con panneli che raccontano la loro storia e tutto ciò che nel frattempo succedeva nel mondo intero
al Cinema Don Otello Puccetti in serata, piccola cerimonia per ricordare l’uscita dell’album ed esibizioni di musica live con gruppi, cantanti, cori locali e non, con le canzoni dei Beatles a cura della Scuola di Musica Dario Vettori
DOMENICA 24 SETTEMBRE
in piazza Agnolo, mercatino vintage con dischi, fumetti, abiti, moda e quanto altro riferito agli anni ’60;
nel pomeriggio, nella Piazza del Comune musica live con il gruppo The Star Club, che eseguirà solo covers dei Beatles ;
in serata, al Cinema Don Otello Puccetti proiezione del film Eight Days a Week del regista Ron Howard. Un film evento (del 2016) sui quattro ragazzi di Liverpool che hanno conquistato il mondo. E' un docu-movie del famoso regista cui segue le imprese live della band dai primi giorni ai concerti che hanno fatto la storia della musica, dai tempi del Cavern Club di Liverpool fino allo storico Candlestick Park di San Francisco. Un racconto costituito da preziosi filmati rari e inediti, che esplora il dietro le quinte della band.
Per ulteriori info: tel. 338-6886860 – 393-9409319
Qualche cenno sulla cittadina e dintorni:
Firenzuola si trova al di là del crinale appenninico, tra Bologna e Firenze, a 442 metri s.l.m. Denominato “il bel paese che il Santerno bagna, ove si parla tosco in terra di Romagna.”. La cittadina fu realizzata per volontà della Repubblica Fiorentina nel 1350 con la funzione strategica di “terra nuova” posta a tutela della fondamentale via di comunicazione che proveniva da Bologna.
L’abitato di Firenzuola fu quasi completamente ricostruito dopo la seconda guerra mondiale: infatti queste montagne erano attraversate dalla Linea Gotica, la linea difensiva fortificata predisposta dalle truppe tedesche per far fronte all’avanzata degli eserciti alleati. Il 17 Settembre 1944, dopo lunghi e sanguinosi scontri, gli alleati sfondarono la Linea Gotica, con la conquista del Monte Altuzzo al Passo del Giogo.
Firenzuola è oggi luogo ideale per chi ama la tranquillità e la vicinanza con la natura: è circondata da boschi e prati verdissimi e incontaminati in cui è possibile camminare, andare in bici e a cavallo. La lavorazione della pietra serena tipica di questa zona, utilizzata a piene mani nelle piazze e palazzi fiorentini, si ritrova nei tanti monumenti civili e religiosi disseminati nel territorio. Per conservare la storia della lavorazione della pietra è stato allestito, nei sotterranei della Rocca, il Museo della Pietra Serena.
Tante sono le proposte di visita:
L’escursione sulla Via degli Dei scoprendo la Flaminia militare e le "Vie Romee": partendo dal Passo della Futa verso Monte di Fò oppure verso il Passeggere improvvisamente si incontrano pezzi di basolato romano.
La visita al Museo della Pietra Serena nei sotterranei della Rocca ( tel. 055 8199477 - 055 8199459)
Le escursioni a piedi, a bici e anche a cavallo da Moscheta nel complesso forestale “Giogo Casaglia sui percorsi tematici sostando nelle aree attrezzate, nei bivacchi o dormendo in confortevoli rifugi. E’ altresì l’occasione per partecipare ai tanti eventi organizzati e per visitare l’interessante Museo del Paesaggio Storico dell’Appennino (tel. 055 8144900 - 055 8144304 )
L’esplorazione dell’Oasi di Covigliaio dove è possibile avvistare i mufloni e raggiungere la panoramica vetta di Sasso di Castro fermandosi al ritorno nel Piccolo Museo di Covigliaio, collezione privata di oggetti del passato, ( tel. 331 2933434 – www.covigliaio.net )
Per gli appassionati di storia e archeologia c’è a Bruscoli il Museo storico etnografico con reperti archeologici, della civiltà contadina e della seconda guerra mondiale (tel.055 818110)
La visita al Cimitero Germanico del Passo della Futa, opera dell'architetto tedesco Dieter Oesterlen, inaugurato nel 1969.
Nei locali dell'ex - Seminario, al secondo piano, un'esposizione di materiali storici e documenti riguardanti la guerra ( tel. 349 1670235 - 339 6851939)
La Redazione