buddhist 1306739L’Ambasciatore del Nepal per l’Italia residente a Ginevra torna a Milano per promuovere il turismo verso la destinazione

 

Si è tenuto a Milano, al Circolo Filologico di Via Clerici lo scorso 4 maggio, l’incontro promosso dall’Ambasciatore del Nepal per l’Italia residente a Ginevra e coordinato dal Nepal Tourism Board e dal Consolato Onorario del Nepal a Roma, dedicato alla promozione del turismo di questa antichissima terra..

Le suggestive immagini della destinazione hanno fatto da contorno al discorso dellAmbasciatore S.E. Deepak Dhital e a quello del Conosole Onorario di Roma, Paolo Nugari che hanno offerto un aggiornamento sulla situazione del turismo in Nepal.

Tra i dati divulgati durante l’evento, Paolo Nugari ha raccontato che: ‘Il Governo Nepalese ha lanciato la campagna dedicata al mercato europeo dal titolo Visit Nepal 2017, di cui anche questo appuntamento milanese fa parte, ed una National Tourism Strategy che vuole raggiungere entro il 2025 il traguardo di 2,5 milioni di arrivi, 3 miliardi di Dollari di proventi (contro i 500 milioni del 2015),  con un auspicabile incremento annuo del 15%. Allo scopo di poter ottenere questi risultati sarà necessario un ampliamento dell’aeroporto di Kathmandu, la realizzazione di un aeroporto internazionale a Nijgadh Bara e l’acquisizione di due nuovi aeromobili da parte della compagnia Nepal Airlines Corporation; una strategia concordata con l’imprenditoria privata che collaborerà con il Governo per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti’.

Il 2016 ha comunque visto un totale di 730.000 arrivi, di cui i trekkers ‘puri’ sono stati il 17%, con una permanenza media di 14 giorni ed una spesa gioraliera di 40$, anche se si registra un aumento del segmento big spender, una tendenza evidenziata dalla presenza nella capitale di 10 hotel 5* e dei due campi da golf di livello internazionale. Una delle opportunità più interessanti che oggi è offerta al turista che si reca in Nepal è data dall’ampia offerta di home stay, circa 160 sistemazioni familiari, che per modeste cifre permette di vivere un’esperienza autentica e di condivisione di vita con il popolo locale, anche in villaggi remoti.

Guardando al futuro, il turismo nepalese punta a nuove destinazioni. Tra queste Nepal Tourism Board ritiene che il mercato Europeo non abbia ancora debitamente scoperto la zona collinosa di Ilam Bazaar, nell’area orientale del paese: un’estesa regione collinare dalla natura lussureggiante, il cuiIMG 3018 2 1 paesaggio è caratterizzato da coltivazioni terrazzate di tè, fondate nel 1863, quando il Governo cinese regalò la pirima piantina all’allora Primo Ministro nepalese, Bahadur Rana. Una terra fertilissima con un clima mite ed accogliente. Nella zona si trova anche l’aera palustre di Mai Pokhari, meta di pellegrinaggi sia induisti che buddisti e area protetta dal WWF: il lago dalle acque color smeraldo si estende per circa un chilometro ed è navigabile con piccole imbarcazioni.

Anche la regione del Far West è una destinazione a cui senz’altro rivolgere maggiore attenzione perchè ancora inesplorata e con un potenziale importante di attrattive: dalla più numerosa concentrazione asiatica di barasingha (cervo della palude) che vive nel SuklaphantaNational Park, alle foreste, ai laghi e prati alpini di Khaptad, ai sentieri di montagna verso il monte Api e il monte Saipal. Siamo nella regione più occidentale del Nepal che racchiude la piana del Terai, la zona collinare e la zona himalayana con la massima altezza di 7132 m del monte Api che con il Saipal (7031 m) e il Nampa (6755 m) formano una piccola catena di picchi ghiacciati, affilati con versanti e pendenze molto accentuati che li mettono in risalto rispetto agli altopiani circostanti. Il Far West del Nepal è anche un habitat di una cultura vivace e particolare come quella della etnia Raute di origine tibeto – birmana, nomade che vive ancora di caccia e raccolta. Nel Terai l’etnia prevalente è la Tharu che si autodefinisce gente della foresta e vive in villaggi isolati conservando una cultura originale e libera da influenze esterne. Nella zona collinare la cultura è hindu, come attestano i numerosi piccoli templi di religione hindu sparsi nell’area, mentre nella zona himalayana la cultura è tibetana.

La serata ha visto anche l’intervento di un gruppo di danzatori tradizionali nepalesi a cui è seguita una cena etnica proposta dal ristorante Nepalese Achar di Milano con cui si è completata l’immersione nell’atmosfera nepalese, durante la quale sono stati estratti come premio per i partecipanti, due biglietti aerei offerti dalle compagnie presenti (Air India e Qatar Airways).

Nepal Tourism Board, che quest’anno compie 18 anni, è attivo  online sul sito www.welcomenepal.com  e su www.facebook.com/nepaltourismboard.

 

La Redazione