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Cuore del “progetto Susumaniello”, il Torre Testa di Tenute Rubino riceve le Quattro Viti da Vitae, la Guida Vini dell'Associazione Italiana Sommelier
Il progetto Susumaniello, fin dai suoi albori nel 2000, ha rappresentato il cuore della filosofia produttiva di Luigi Rubino, il punto di incontro tra tradizione e innovazione in un territorio, quello dell'Agro di Brindisi, che è terra di vino da millenni.
L'autoctono Susumaniello costituisce infatti un autentico vitigno-reliquia per il Salento, che Tenute Rubino, per prima, ha risollevato dall'oblio. Emblema dell'intero progetto è il Torre Testa, Susumaniello in purezza e fondamentale punto di riferimento per le più importanti guide del vino, che oggi tornano a premiarlo: Vitae, la Guida Vini dell'Associazione Italiana Sommellier giunta alla sua sesta edizione, assegna infatti al Torre Testa il massimo riconoscimento, le Quattro Viti, che lo pongono tra i migliori vini italiani.
“Il riconoscimento di AIS – dichiara Luigi Rubino, alla guida dell’azienda di famiglia insieme alla moglie Romina Leopardi – ci ricorda l'importanza del Torre Testa per Tenute Rubino, che fin dall'inizio del progetto ha rappresentato il nostro vino-icona grazie al significativo lavoro di scoperta e valorizzazione di un vitigno che, negli ultimi decenni dello scorso secolo, era stato praticamente abbandonato. Gli appassionati del vino di qualità, da Tokyo a Düsseldorf, che insieme a Zurigo e New York condividono il maggior numero di bottiglie di Torre Testa acquistate nel tempo, ci raccontano di un successo che nasce dall'aver ricordato che il Susumaniello è un grande vitigno.”
Il Torre Testa, frutto di uve Susumaniello in parte appassite, è un vino davvero emblematico, di territorio, dove complessità ed eleganza trovano una sintesi perfetta.
Simbolo del rinnovato stile enologico salentino, è un rosso intenso che si distingue per la sua spinta acida poderosa e i tannini di una finezza senza pari.
Info: https://www.tenuterubino.com/
La Redazione