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Dalla Lombardia alla Sicilia pienamente soddisfatti. Chiude all’insegna delle emozioni e dei successi il Vinitaly 2012, che nei quattro giorni di fiera a Verona (da domenica25 a mercoledì 28 marzo)  ha fatto registrare un’ ottima affluenza di visitatori, degustatori e buyer nazionali e internazionali, confermandosi un importante punto di riferimento per tutti gli appassionati di vino e per gli addetti ai lavori. I dati ufficiali  confermano il successo della nuova formula di Vinitaly su 4 giorni con apertura domenica a dimostrazione della capacità del più importante salone dedicato al vino di innovarsi sempre più in chiave business. Grande succeso ai padiglioni, in primis la Sicilia, da parte di un pubblico sempre più specializzato.Tra gli stand delle oltre 200 aziende siciliane, suddivisi in 17 territori di produzione, si registra piena soddisfazione e grande ottimismo:”sono tornati in forza i ristoratori italiani, assenti in gran parte da alcuni anni – commenta soddisfatto Antonio Rallo, Presidente di Assovini Sicilia – e l’export del vino siciliano si conferma in positivo, anche per il 2012, e questo è un bene perché cresce nel suo insieme il valore e l’immagine del vino siciliano nel mondo. Bene gli Stati Uniti, ma anche Svizzera e Canada. Il segno più evidente di attenzione arriva dai mercati del sud-est dell’Asia che, abbiamo visto, in grande spolvero“. E’ soddisfatto anche Dario Cartabellotta, Direttore dell’IRVOS : “un consuntivo felice quello che possiamo trarre da questo Vinitaly – sottolinea - non solo per la vivacità commerciale registrata dalle aziende ma anche e soprattutto per la visione di unità che questa Sicilia offre ai suoi interlocutori, anche in vista dell’entrata in vigore della DOC Sicilia. Un tempo – prosegue Cartabellotta – gli affari si concentravano su alcuni grandi marchi storici,  oggi anche le piccole aziende riescono ad avere un mercato e a costruire relazioni commerciali stabili con l’estero, frutto di un cambiamento generazionale che ha consentito alle aziende di accrescere il loro know how”.

Bene anche per la Lombardia. Per lo stand Valtellina sono stati 25 mila i visitatori stimati tra operatori,  giornalisti e buyer, con grande affluenza di pubblico soprattutto nelle prime tre giornate di manifestazione. I riconoscimenti ottenuti dalla Valtellina  si concretizzano anche con il premio Benemerito della viticoltura italiana Medaglia Cangrande, uno dei più prestigiosi riconoscimenti all’ interno del panorama vitivinicolo nazionale consegnato a un produttore valtellinese a dimostrazione che dai terrazzamenti della Valtellina provengono da sempre vini che sono testimonianza di un saper fare millenario.

E in Emila-Romagna grande successo di pubblico per il fortunato connubio che ha unito il vino delle sabbie ferraresi, il Fortana, e il Cous Cous. Un matrimonio officiato da un personaggio d’eccezione: lo chef Andy Luotto, che ha dosato al punto giusto ingredienti e allegria. A promuovere l’evento-degustazione sono stati il Consorzio di Tutela dei Vini del Bosco Eliceo, la Strada dei vini e dei Sapori di Ferrara, in collaborazione con la filiera ‘Oro D’Argenta’. Coordinati dal giornalista Nino Aiello del Gambero Rosso, Andy Luotto ha presentato i piatti eseguiti insieme alla sua brigata, mentre la sommelier Annalisa Barison ha illustrato gli abbinamenti coll Fortana.

 Silvia Donnini