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i vini abruzzesi di nuovo a Milano
Tasting night al Museo dei Navigli sabato 27 settembre.
saranno oltre 25 Cantine abruzzesi, quattro produttori di olio extravergine di oliva e un pastificio le protagoniste della notte di degustazione “Abruzzo di sera”, che si svolgerà a Milano presso il Museo dei Navigli sabato 27 settembre 2014 (dalle 18 alle 23). Il Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, con la collaborazione del Movimento Turismo del Vino d’Abruzzo, propone al pubblico milanese i loro vini migliori per un totale di 7 Denominazioni di Origine (Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg, le Doc Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Controguerra, Montepulciano d’Abruzzo, Ortona, Trebbiano d’Abruzzo, Tullum e Villamagna) e 8 Indicazioni Geografiche Tipiche (Colli Aprutini, Colli del Sangro, Colline Frentane, Colline Pescaresi, Colline Teatine, del Vastese o Histonium, Terre de L’Aquila e Terre di Chieti). L’elenco dettagliato delle aziende partecipanti è scaricabile da www.abruzzo-vini.it .
Al percorso degustativo non poteva mancare anche l’assaggio dell’olio extravergine d’oliva abruzzese, grazie alla partecipazione delle aziende del Consorzio della Dop Aprutino Pescarese, e la degustazione della pasta condita “alla pecorara”, preparata in diretta dal pastificio abruzzese “La Mugnaia”.
Come da regolamento del Movimento Turismo del Vino, la degustazione dei vini avverrà rigorosamente con bicchieri di vetro, forniti dal MTV al prezzo di 6 euro all’ingresso. Presentando uno dei 35mila depliant distribuiti per Milano, alla cassa si avrà diritto a 1 euro di sconto.
«Le aziende vitivinicole abruzzesi sono orgogliose di poter consolidare il rapporto avviato tre anni fa con il pubblico lombardo e, in particolare, milanese, – spiega Tonino Verna, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo – rafforzando, così, anche la volontà di varcare i confini nazionali. A Milano i vignaioli abruzzesi sono certi di trovare un consumatore che è già preparato ai temi dell’Expò, quindi sensibile alla grande qualità dell’agroalimentare abruzzese, così longevo in tradizione e così rispettoso dell’ambiente. In prospettiva, l’enologia abruzzese trae beneficio da questo tipo di iniziative fuori regione, perché le sue possibilità di internazionalizzazione aumentano visibilmente».
La redazione