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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugurerà a Verona la 50° edizione . Anche il Premier in visita lunedì 11 aprile

Cinquant’anni ed è già nel futuro. Vinitaly lancia da Roma, in occasione della presentazione della 50edizione (dal 10 al 13 aprile 2016), la “road map” per affermare la propria leadership anche nei prossimi decenni.

Nel 2015 l’export vinicolo italiano ha superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita del 5,4% sul 2014. Si tratta di un nuovo traguardo per il comparto, da mantenere e consolidare in vista dell’obiettivo dei 7,5 miliardi di euro di esportazioni nel 2020, come indicato dal Premier Renzi in occasione di Vinitaly 2014. «Per raggiungere questo risultato,– ha spiegato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –, è necessario che tutti gli attori agiscano in una logica di rete. La stessa che Veronafiere ha costruito negli anni a servizio del business internazionale e che ha portato il Governo italiano a riconoscere in Vinitaly una piattaforma b2b strategica per il comparto vinicolo nazionale, attraverso il suo inserimento nel Piano di promozione straordinaria del made in Italy». Giunto alla cinquantesima edizione, Vinitaly rappresenta quindi un evento che si è affermato come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello internazionale e racconta 50 anni di storia dell’Italia, che proprio attraverso il vino ha saputo farsi conoscere e apprezzare nel mondo.

«Per questo è un grande onore ricevere quest’anno la visita del presidente della Repubblica Mattarella, all’inaugurazione ufficiale della manifestazione, e altrettanto gradita ed importante sarà quella del presidente del Consiglio Renzi nei giorni della rassegna – ha continuato Danese – . Siamo consci della nostra grande responsabilità e per questo siamo già impegnati a costruire i prossimi 50 anni a partire da oggi».

«Per il 2016 Veronafiere ha investito 8 milioni di euro per aumentare il già alto tasso di internazionalità di Vinitaly – ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –, con 55mila operatori stranieri da 141 nazioni presenti nel 2015. Quest’anno avremo 1.000 buyer selezionati in più dall’estero, grazie al potenziamento dell’incoming, in particolare da Paesi target quali Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Paesi Scandinavi, Polonia, Usa e Canada, Russia, Giappone e Cina. Sarà una edizione di Vinitaly 3.0 anche grazie alla attività che farà il Mipaaf e che prevede la presenza anche di Jack Ma di Alibaba.»

L’edizione 2016 vedrà anche la partecipazione di più espositori internazionali, sia nel padiglione Vininternational dove sono presenti i più importanti Paesi produttori come Spagna, Georgia, Azerbaijan, Australia, Serbia, Svizzera, Gran Bretagna, Francia, Cina, Portogallo e Argentina, sia nei saloni Vinitalybio e Vivit.

Inoltre, per professionalizzare ulteriormente le presenze in fiera, da quest’anno vengono introdotti nuovi e più stringenti sistemi di registrazione in ingresso, mentre ai wine lover vengono offerti quattro giorni di degustazioni ed eventi dedicati in città nel fuori salone Vinitaly and the City, dall’8 all’11 aprile.

«Il traguardo delle cinquanta edizioni di Vinitaly – ha detto Domenico Zonin, presidente di Uiv – offre l’occasione per rilanciare verso un orizzonte di sistema, ad iniziare dal Ministero e dalle Regioni, ai quali sollecitiamo l’approvazione rapida del nuovo decreto dell’OCM promozione, in grado di supportare con efficacia le aziende nelle loro azioni promozionali nei Paesi terzi e di sostenere, così, il nostro export. In un orizzonte di sistema – ha continuato Zonin – l’Unione Italiana Vini vuole essere protagonista con due progetti di integrazione: l’Osservatorio del Vino, che vorrà condividere un percorso insieme al Vinitaly proponendosi come punto di riferimento istituzionale e per le aziende del settore, in grado di fornire statistiche, analisi di mercato e di filiera univoci, e UNIVIR 2020, che punta a riorganizzare il sistema della ricerca e dell’innovazione in vitivinicoltura».

"Sono quattromila le ragioni per prendere parte al 50° Vinitaly – ha sostenuto Gianni Bruno, area manager wine&food di Veronafiere – tante quante le aziende che ogni anno partecipano al salone. Insieme a Vinitaly, come sempre, sono in programma le manifestazioni specializzate Sol&Agrifood ed Enolitech, in una sinergia che valorizza, in chiave business, l’appuntamento fieristico a livello internazionale, l’unico in grado di fornire una panoramica completa a livello di filiera. Siamo intervenuti anche sulla logistica del quartiere con l’ampliamento di 1.500 metri quadrati del padiglione 10 e il rafforzamento della copertura wi-fi, in grado di garantire ora il 30% di connessioni in più».

Oltre a portare buyer da tutto il mondo in fiera, Vinitaly da un quarto di secolo è presente durante l’anno nei più importanti mercati internazionali con iniziative educazionali, di networking e commerciali di supporto al business delle aziende, grazie all’attività di Vinitaly International, che rappresenta il suo braccio operativo all’estero.

A questa si è aggiunta la Vinitaly International Academy, perché anche quando il mercato puntava sui vitigni internazionali, Vinitaly ha creduto nella forza espressiva del Vigneto Italia fatto di oltre 500 varietà autoctone, contribuendo a promuoverla su tutti i mercati. «La più grande biodiversità al mondo, però, va anche spiegata, per non ingenerare confusione in un importatore o in un consumatore straniero. In questo senso il business non può prescindere dalla cultura del prodotto e proprio per questo dal 2014 è nata VIA -Vinitaly International Academy. Ad oggi – haffermato Ian D’Agata direttore scientifico di VIA – abbiamo certificato, attraverso i nostri corsi, tre esperti e 29 ambasciatori del vino italiano, che contribuiranno a creare attorno a Vinitaly una vera community globale», che aiuterà a promuovere la conoscenza del vino italiano nel mondo.

Se Vinitaly guarda avanti, non dimentica però la sua storia. Ad Angelo Betti, che nel 1967 ebbe l’intuizione di lanciare Vinitaly, Veronafiere intitola da quest’anno il Premio Benemeriti della Vitivinicoltura, che dal 1973 viene assegnato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano. Alle 48 aziende che dalla prima edizione accompagnano Vinitaly, durante la conferenza stampa di Roma è stato consegnato un diploma per “50 Vinitaly insieme”.

La Redazione