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- Categoria: Turismo
Salento: terra meravigliosa ricca di ulivi secolari, vigneti e mare. Non solo, lingue antiche, capolavori bizantini e trionfo del barocco. Una terra completa, dunque, piena di risorse ma che nasconde ancora inediti aspetti, piccole sorprendenti realtà che aprono la fantasia del visitatore.
Come Notre-Dame anche Serrano ha il suo Quasimodo. Senza dubbio piu bello, giovane e fortunato. Il paesino di Serrano, una frazione a due passi da Carpignano Salentino, dista una trentina di chilometri da Lecce. Si trova nel cuore del Salento, in quell'area della grecia-salentina, cioè la parte geografica e culturale definita ellenofona.
Ogni giorno, da decenni, Giorgio Azzarito sale sulla torre civica di Serrano e avvia manualmente la carica ad uno degli ultimi orologi meccanici rimasti funzionanti in Italia. Prima di lui ci pensava Egidio Catullo (che continua ad occuparsi della manutenzione). E prima ancora Antonio Colavero..succedendo a sua volta al padre. Per decine e decine di anni, volontariamente e per passione, hanno fatto funzionare questo bellissimo orologio, rigorosamente caricato a mano.
“Quante cose belle racconta ancora la nostra terra”, afferma con entusiasmo ma ancora a tratti con stupore Carmen Mancarella, giornalista salentina da anni impegnata a promuovere il territorio e che - grazie ad un bando vinto dal Comune di Carpignano per la Tutela dell'ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali - ha accompagnato un gruppo di giornalisti italiani e stranieri (Germania, Turchia) alla ricerca delle tipicità e tradizioni di un turismo fuori dalla canonica stagione estiva.
L’orologio (costruito da un mastro napoletano) ed annessa torre risalgono al 1884. Una curiosità raccontata dal “campanaro” Giorgio Azzarito è la sua posizione atipica: non è posizionato infatti sulla piazza del paese ma in un vicolo abbastanza stretto. “ Sono combutte fra il signorotto del paese e le istituzioni del tempo – racconta Azzarito – in cui ha avuto la meglio il signorotto del luogo che avrebbe così visto l’ora affacciandosi dal suo palazzo”.
Aneddoti a parte, la quasi rudimentale meraviglia meccanica è ancor oggi perfettamente funzionante. “L’orologio – continua Azzarito – ha bisogno di essere caricato ogni 24 al massimo 30 ore perché ci sono 3 macchine separate ma sincronizzate da un bilanciere. C’è veramente tanto ingegno e scienza in tutto questo. E quello che possiamo fare noi è continuare questa tradizione”.
Il tour alla scoperta delle particolari e variegate “storie” interessanti prosegue nel centro storico della vicina Carpignano Salentino, dove si trova una bottega, o meglio un laboratorio creativo, Le Tessere di Stefania Bolognese. Lei è una giovane mosaicista (ha anche riprodotto il volto di Santa Cristina della cripta bizantina di Carpignano, famosa in tutto il mondo per la sua unicità e antica origine). L’artista è anche presidente di un’associazione che organizza un’importante festa del vino, la “Fiesta te lu Mieru”, che si svolge dalla metà degli anni ’70 nel mese di settembre a Carpignano Salentino e che nel 2017 ha avuto un enorme successo.
Il suo laboratorio-bottega è piccolo ma racconta la passione e l’orgoglio di questo mestiere ed è anche un punto d’incontro per artisti provenienti da ogni parte del mondo. Ogni opera realizzata è unica e non ripetibile, raccoglie le esigenze del committente “ma – precisa la mosaicista – deve essere perfettamente integrata al contesto finale ed è per questo che occorre tempo e dovizia per realizzarla”. Manifatture dai colori studiati, eleganti e precise, per rivestimenti tavolini, mosaici su pavimento o quadri, compresi i ritratti, ai quali vorrebbe dedicarsi ed approfondirli.
Per info, pernottamenti e appuntamenti culturali:
Comune di Carpignano Salentino (Lecce) - Piazza Duca d'Aosta,1 - Tel. +39 0836580406
Nea Carpiniana e Infopoint La Casa del Turista - Via Maltesi c/o Casa del turista - Tel. +39 339 440 2579
Silvia Donnini