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Il Museo Internazionale della Calzatura di Vigevano ospita un’istallazione che rende omaggio alla donne vittime di violenza
Sono più di cento quest’anno le donne che hanno perso la vita a causa di violenza. Donne uccise spesso da mariti e fidanzati. Donne lasciate sole. Si parla tanto di femminicidio in Italia, ma le tutele di chi subisce soprusi nel “nido domestico” non sono mai abbastanza.Sono molti i modi per parlarne, sensibilizzare la società nei confronti di una fenomeno universale, che non tocca solo le donne intrappolate in situazioni indegne ed estreme fino a sfiorare o a subire la morte, ma tutti. E dappertutto.
Così, il Museo Internazionale della Calzatura “P. Bertolini” di Vigevano ospitato nel Castello Sforzesco – la prima istituzione pubblica in Italia dedicata alla storia e all’evoluzione della scarpa – rende omaggio a tutte le donne vittime di violenza con un’istallazione che prende spunto da uno dei simboli di contrasto a questa atroce malattia della società: le scarpe rosse. Fu Elina Chauvet nel 2012 ad invadere per la prima volta il consolato messicano di El Paso, in Texas, di scarpe rosse, per ricordare le centinaia di donne uccise in Messico nella città di Juarez. Rosse come quelle indossate da Dorothy nel Mago di Oz. Rosse come il sangue versato ingiustamente. Come il sangue delle sorelle Mirabal, uccise nel tentativo di contrastare il regime di Trijillo, dittatore della Repubblica Domenicana per 30 anni, il cui assassinio ha ispirato la proclamazione da parte dell’Onu del 25 novembre come Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Rosso vernice, come le 40 scarpe adagiate sulla ricostruzione di una strada nell’atrio del Museo vigevanese, in un progetto realizzato da Armando Pollini, Mattia Baldo, Chiara Milesi e Amedeo Rivellini, espressione di un cammino che vada incontro e sia di sostegno alle donne di ogni angolo di mondo.
Infopoint del Castello
(ingresso dallo scalone della Piazza Ducale) Tel. 0381.691636
La Redazione