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la musica e la sua grafica negli anni ‘60 – ‘80
22 marzo - 22 aprile 2018
MOSTRA AL MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN
strada Castello di Mirafiori 148/7
Un disco al giorno. 365 copertine dei long play più significativi dove la musica diventa immagine prima di videomusic e dell’avvento del formato CD. Questo è Mausoleo a 33 giri. Un viaggio dentro la musica che ha cambiato il mondo negli ultimi 50 anni.
Il vinile ha segnato un’epoca, è indiscusso. La migliore musica del passato è stata pensata per essere registrata su quel supporto e, nonostante le evoluzioni del mercato, il formato dell’album sopravvive anche oggi, nell’era dell’usa e getta, di canzoni in formato digitale e compilation fai da te. E non si tratta solo di un fenomeno limitato ad alcuni irriducibili nostalgici. Ne è prova il successo di bancarelle o mercatini o il ritorno in vendita del formato 33 giri.
La mostra vuole offrire “un muro” di copertine di vecchi e nuovi 33 giri esposte in pareti di cellophane. Quanto basta per garantire un effetto trasparenza che permetta di sbirciare tra il riconosciutissimo album “The dark side of the moon” (1973) degli inglesi Pink Floyd o lo psichedelico “Volunteers” degli americani Jefferson Airplaine (1972) o gli italianissimi Banco del Mutuo Soccorso nel loro mitico salvadanaio o le bollicine del Vasco Rossi nazionale.
“MAUSOLEO A 33 GIRI” presenta un percorso nell’emozione del suono, un ingresso in quel baule di immagini e musiche che sono state la colonna sonora di oltre mezzo secolo di cultura giovanile e non solo. Cultura, e non subcultura, concetto oggi ormai chiarito, se ce ne fosse ancora bisogno, anche dal Nobel di cui è stato insignito Bob Dylan nello scorso 2016.
L’esposizione “MAUSOLEO A 33 GIRI” è un omaggio a un tempo scomparso, quando gli album puntavano a essere capolavori unitari dalle trame ambiziose.
È proprio la forma stessa del Mausoleo della Bela Rosin ad aver suggerito l’idea. Infatti la sua architettura offre l’insolita pianta circolare, come “il piatto” di un vecchio giradischi. Basta “metterci la puntina” per aprire un mondo capace di farci immergere in un mare di musica e di parole in circolo.
“Quella promossa da Assemblea Teatro, è un’iniziativa che troverà senz’altro l’interesse del pubblico, e non solo tra i residenti nel quartiere di Mirafiori. Si rivolge alle famiglie e soprattutto ai giovani che in misura crescente stanno scoprendo il fascino dei vinili, quegli stessi 33 giri attraverso i quali i nostri genitori e i coetanei di tutto il mondo hanno conosciuto e apprezzato le melodie pop e i ritmi del rock. Il linguaggio universale della musica, grazie alla magia delle note e delle parole dei cantanti sprigionate dal giradischi, ha unito generazioni, amalgamandone i gusti, valicando i confini nazionali – sottolinea Francesca Leon, Assessora alla Cultura del Comune di Torino -. Portare una rassegna come questa all’interno dell’edificio monumentale costruito negli ultimi decenni del 1800 per dare degna sepoltura alla moglie morganatica di Vittorio Emanuele II, Rosa Vercellana, è un’operazione di grande interesse e valorizza un edificio importante per la storia della nostra città”.
“Quello appena concluso è stato l’anno della rivincita del vecchio vinile. Le vendite dei dischi di catalogo, realizzati anni fa e ristampati o ancora in circolazione, hanno superato le vendite dei nuovi – afferma Renzo Sicco, Direttore Artistico di Assemblea Teatro -. Un sorpasso storico, un piccolo evento che racconta come sta cambiando il consumo della musica. Nostalgia? No, perché il pubblico della registrata, che spende per acquistarne è fatto soprattutto di giovani, la fascia d’età dai 10 ai 35 anni, un pubblico che per motivi evidenti ha avuto un rapporto solo occasionale con quello che viene comunemente definito “classic rock”. I ragazzi si avvicinano perché sanno di andare a colpo sicuro e trovare buona musica, mentre orientarsi nella gigantesca offerta odierna risulta piuttosto difficile. Vecchi e sicuri, è difficile che i dischi di catalogo deludano chi li compra. E, mentre i più adulti hanno in casa le loro collezioni, sono i giovani e i giovanissimi a riscoprire i Queen, i Deep Purple, i Rolling Stones, i Led Zeppelin, a preferire le certezza di vinili passati alla storia a proposte che tra quattro o cinque mesi saranno già dimenticate”.
MAUSOLEO A 33 GIRI non è solo una mostra. Oltre ai dischi esposti, Assemblea Teatro presenta una serie di incontri con grandi ospiti che amano e che hanno fatto della musica la loro ragione di vita. Giornalisti, scrittori, critici e musicisti.
Tutti uniti da un solo scopo: “salvare” 33 vinili della storia della musica, sulla zattera dei suoni imperdibili.
Undici personaggi chiamati a scegliere 3 LP. Sono in totale 33 long play messi in salvo a bordo della zattera. È l’occasione per raccontare e riascoltare la musica immortale dei mostri sacri del rock e per esporre ogni volta album diversi, i loro suoni, la loro storia.
Ancora una volta il Mausoleo diventa luogo di cultura e di musica. Gli incontri della Zattera inizieranno durante il periodo della mostra e proseguiranno fino all’estate.
Il primo appuntamento è domenica 25 marzo, con Ernesto Assante, autore insieme a Gino Castaldo del libro “33 dischi senza i quali non si può vivere”, che in qualche modo ha ispirato Renzo Sicco, direttore artistico di Assemblea Teatro.
A seguire gli scrittori Enrico Remmert e Gabriele Romagnoli, Marinella Venegoni, Guido Harari, Maurizio Blatto, Fabio Geda e altri ancora.
Parallelamente tutti gli spettatori saranno invitati a partecipare al gioco “La vostra zattera”: compilando un questionario potranno salvare i loro 3 LP del cuore e comporre un’altra selezione, i cui risultati si festeggeranno il 14 luglio.
La mostra MAUSOLEO A 33 GIRI è realizzata grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, in collaborazione con le Città di Torino e le Biblioteche Civiche Torinesi. È inoltre inserita nel calendario ufficiale degli eventi 2018, promosso dalla Città di Torino.
Apertura al pubblico: giovedì 22 marzo, ore 14.30
strada Castello di Mirafiori 148/7
La Redazione