La musica, come spesso citava, lo sedusse un po’ alla volta: “..Cominciò con qualche mormorio fioco, poi divenne balbuzie ed infine acquistò la franchezza di un linguaggio che, per quanto elementare, era comunque il mio… Così scelsi la prestidigitazione. Scoprìi che, se prendevo una chitarra la suonavo meglio di tutti e stupivo gli altri più che con un tema in classe. Ed ero esonerato dai cerimoniali, perché a un musicista nessuno rimprovera di essere un tipo ruvido chiuso in se stesso, o di mangiare con le mani. A un avvocato o ad un insegnante si. (*)”
Di Fabrizio De Andrè si è parlato sempre e molto, si è celebrato l’ anniversario della sua morte (11 gennaio 1999) con un tributo d’alta risonanza, sono state dedicate intere pagine dai media ai libri di testo. Della sua vita si conosce (quasi)tutto. C’è forse un modo più intimistico di ricordarlo, a parte ascoltarne le canzoni: Il cammino di Fabrizio De André ebbe inizio sulla pavimentazione sconnessa ed umida del carruggio di Via del Campo, prolungamento della famosa Via Pré, strada proibita di giorno quanto frequentata la notte, nella misteriosa e bella Genova . Una mostra dedicata interamente al cantautore è ospitata al Palazzo Ducale di Genova fino al 3 maggio 2009. palazzo ducale genova Organizzata dalla Fondazione Fabrizio De André negli spazi del Palazzo Ducale, la mostra si svolge attraverso un percorso interattivo in cinque sale volutamente in penombra,con luci soffuse, quasi ad invitare il visitatore ad entrare in solitudine sintonia con il poeta-cantautore.
Per un pernottamento in città è consigliabile consultare le proloco e gli enti turistici locali, se invece si vuole approfittare della visita alla mostra per assaporare suggestioni e silenzi si consiglia un weekend all’Abbadia San Giorgio di Moneglia (GE).
abbadia sangiorgio E’ un posto in cui regna un silenzio appagante, una quiete perfetta. Forse la storia ha già detto tutto tra le mura di questo ex monastero francescano nel piccolo borgo stretto, a suggerire un’amorevole forma di protezione tra Portofino e le Cinque Terre. E non resta altro che lasciarsi incantare dal racconto sussurrato dei passi che ricalcano idealmente le antiche orme, ripercorrendo sentieri di spiritualità all’interno di quella che oggi è una residenza di charme , capace di circondare i propri ospiti con attenzioni e spazi di serenità e benessere sospesi fuori dal tempo. L’occasione per un weekend di straordinaria intensità in questo luogo incantato con un’offerta che include due notti con la prima colazione, il biglietto di ingresso alla mostra di De Andrè e una visita ai carrugi cari al cantautore insieme al patron dell’Abbadia San Giorgio. All’interno dell’albergo c’è inoltre un angolo dedicato alla memoria di De Andrè con alcuni dei suoi libri, liberamente consultabili.
Per informazioni: Abbadia San Giorgio- Moneglia (GE)-Tel. 0185.491119
www.abbadiasangiorgio.com

La Redazione

*tratto da : Fabrizio De Andrè-Una Goccia di splendore-A cura di Guido Harari –Rizzoli Editorelibro de andrè