Langhe, terra di vini e Barolo il suo fiore all’occhiello. La cittadina piemontese colpisce subito per il diverso posizionamento del suo nucleo urbano rispetto a quello dei paesi limitrofi. Il paese sembra posizionato su un altopiano come a dominare. Si perdono le tracce storiche e non si hanno notizie precise sebbene la zona fosse stata frequentata sia in epoche preistoriche che, successivamente, da tribù celto-liguri, sottomesse poi dai Romani.

castello barolo   I domini si sprecano, da quello Longobardo a quello Saraceno fino al 1250, anno in cui una potentissima famiglia di banchieri di nome Falletti acquisì gli interi possedimenti di Barolo dal Comune di Alba, e diede fine ai diversi passaggi di mano.Si narra che un giorno la marchesa Falletti, ultima discendente dell’antica famiglia, offrì al re Carlo Alberto 300 carrà di Barolo, perché il Re aveva espresso il desiderio di assaggiare “il nuovo vino“;  l’omaggio passò alla storia: le carrà erano delle enormi botti, che occupavano un intero carro. Carlo Alberto rimase così entusiasta del vino donato che decise di comprare la tenuta di Verduno per potervi avviare una produzione                  personale.

Oggi Barolo è il paese del vino nel senso stretto del termine: la presenza del pregiato nettare si respira ad ogni angolo di strada e Barolo è diventato una sorta di “luogo sacro”, cui gli adepti del culto pagano del vino di tanto in tanto rendono omaggio con un “pellegrinaggio”. Come la prima settimana di giugno di ogni anno, in cui viene presentata la nuova annata, o a novembre, per la festa di S. Martino.

castello barolo

Il castello (dove visse anche Silvio Pellico) ospita l’enoteca regionale del Barolo gestita dagli undici comuni che producono l’omonimo vino.

 

Ma da qualche anno i turisti hanno un’attrattiva in più per visitare il paese: un museo storico del cavatappi. Allestito in un’ex cantina, in pieno centro, il museo offre l’esposizione di quasi 500 cavatappi d’epoca. paolo annoni L’ideatore della mostra permanente è un farmacista torinese, Paolo Annoni, appassionato di enogastronomia e del prezioso strumento, sempre alla caccia del pezzo unico. “A volte si è gelosi della propria collezione e non si ama mostrarla – afferma Annoni – io ho deciso invece di esporre una buona parte dei miei 1200 pezzi e di far conoscere la storia di questo utensile così antico e fondamentale”.
cavatappi

L’allestimento, in stile quasi newyorkese e minimalista, propone una vasta gamma di cavatappi di diverse epoche (i primi esemplari risalgono alla fine del ’700). Furono gli inglesi a brevettare l’utensile essendo importatori di vino dall’Italia e dalla Francia. Nel museo si possono ammirare veri e propri “pezzi rari”: nobili, sofisticati, semplici, tascabili, divertenti ed erotici. Anche di pregiata fattura, in oro, argento, madreperla e avorio.

Il Museo è attivissimo”- dichiara soddisfatto Annoni – “ ed ha avuto dal 13 maggio al 23 dicembre dello scorso anno circa 4.000 visitatori paganti ed un
movimento nel bookshop di circa 42.000 persone. Abbiamo avuto migliaia di visitatori, possiamo ritenerci molto soddisfatti dell’accoglienza che il Museo ha avuto nei confronti di turisti appassionati, tour operator ed addetti del settore”.

E se qualcuno avesse un cavatappi antico non deve far altro che inviare una foto a:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Piazza Castello, 4 – 12060 BAROLO (CN)
Tel. +39 0173 560539 – Fax: +39 0173 560539
Orario di apertura::00-13:00 / 14:00-18:30 festivi compresi
Giorno di chiusura: giovedì   ferie: gennaio e febbraio  

Aperture straordinarie e serali: su prenotazione  Ingresso Museo: 4,00 € intero / 3,00 € ridotto
Ingresso disabili: gratuito 
Convenzioni:Carta Musei Torino Piemonte 2007
Visita guidata 1:Con il collezionista‘: visita guidata con il collezionista con descrizione dettagliata dei pezzi esposti (su prenotazione)
Visita guidata 2:Cavatappi antichi e degustazione del Barolo‘: visita libera a cui segue l’apertura di bottiglie di Barolo con cavatappi antichi effettuata dai visitatori e successiva degustazione del Re dei vini: il Barolo (su prenotazione)
Visita guidata 3:Con il collezionista, cavatappi antichi e degustazione del Barolo‘: visita guidata con il collezionista con descrizione dettagliata dei pezzi esposti a cui segue l’apertura di bottiglie di Barolo con cavatappi antichi effettuata dai visitatori e successiva degustazione del Re dei vini: il Barolo (su prenotazione)
Visita guidata 4:Visita didattica per scuole – itinerari nella cultura‘: visita guidata del Museo seguita da dimostrazione di chiusura di bottiglie con antichi tappa-bottiglie e successiva apertura con antichi cavatappi. Eventuale visita guidata a storica cantina nelle terre del Re dei vini: il Barolo (su prenotazione)

Tourist Information: servizio gratuito
Bookshop a ingresso libero: vendita libri, pubblicazioni, cavatappi antichi e moderni, articoli di enologia, souvenirs, cartoline, poster, gadgets, prodotti alimentari tipici di langa.

Esposizione di bottiglie di Barolo antiche e contemporanee

Collocazione: nel centro storico accanto al Castello Falletti di Barolo

 

Silvia Donnini