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Anche d'estate le arance maturano ancora dolcissime e succose nei giardini di Trebisacce. E gli alberi promettono nuovi frutti fino ad agosto inoltrato.
Gli aranceti di Trebisacce sono il simbolo di una Calabria autentica e generosa, ancora tutta da scoprire: spiagge incontaminate e selvagge, oasi protette e un centro storico rimasto praticamente intatto. Tutto questo fa di Trebisacce, in provincia di Cosenza, sul mar Jonio, il luogo ideale per iniziare a degustare la Calabria. Qui sventola per il terzo anno consecutivo la Bandiera blu e tutto lascia pensare che lo sviluppo turistico crescerà in maniera esponenziale.
Un viaggio conoscitivo è stato effettuato con successo da operatori della stampa esperti di turismo, in seguito alla precedente presentazione alla BIT di Milano, i quali sono stati ospitati dal Comune e dal resort OTIUM di Villapiana Scalo per poter apprezzare le bellezze del territorio. L'educational è stato organizzato dalla rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge diretta da Carmen Mancarella (www.mediterraneantourism.it).
Per chi vuole soggiornare nei dintorni, infatti, si può dormire nel resort Otium a Villapiana Scalo, dotato di tutti i comfort, che nel cuore di una pineta si affaccia su una sabbia profonda e sabbiosa dal mare limpido e cristallino. Basta volgere lo sguardo e si vede il profilo delle montagne del Parco del Pollino. (www.otiumclub.com).
“La nostra città ha sviluppato negli anni i servizi ed è a forte vocazione turistica - dichiara il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo - e ha a tutte le carte in regola per essere amata e apprezzata sempre di più. Per questo che ospitare i giornalisti esperti di turismo è la maniera piu diretta per fare in modo che Trebisacce sia più conosciuta e apprezzata. Il nostro compito è di aprire il territorio agli investimenti degli imprenditori che come noi vogliano scommettere sul futuro turistico della zona”.
A Trebisacce. Una volta si coltivava l’uva, oggi sulle immense distese ai piedi delle montagne, sulla pianura di Trebisacce, bagnata dal mare, fioriscono i giardini: qui si raccoglie fino ad estate inoltrata il biondo di Trebisacce, l’arancia che matura tardivamente come dicono gli abitanti del luogo. Dice Nicole Liskova, di origini cecoslovacche titolare con il marito del ristorante pizzeria Il Vecchio Mulino: “Non usiamo concimi chimici, ma lasciamo che l’arancia maturi sotto i raggi del sole. E’ un prodotto bio al 100% che purtroppo non ha mercato perché i consumatori continuano a preferire le arance della Spagna belle grosse, ma che sono trattate. Le nostre arance sono piccole e brutte, ma hanno un sapore unico. Le impieghiamo per offrire spremute d’arancia, ma anche per realizzare ricette gustose che serviamo agli ospiti della nostra pizzeria: come l’anatra all’arancia o primi piatti all’arancia, davvero molto apprezzati”.
E c’è chi partendo da un business plan preparato per sostenere un esame di Economia all’Università della Calabria, ha fondato una grande azienda che produce oggi 200mila vasetti di marmellate l’anno, in gran parte esportati, e fattura 500mila euro. E’ la storia di Massimo Pizzini, che ha portato la sua azienda con il marchio SOLEFRUTTA a conquistare i mercati tedeschi (i primi clienti), norvegesi, finlandesi e oggi anche italiani e pugliesi.
“Sono partito proprio dal biondo di Trebisacce”- dice il giovane imprenditore- “Siamo un’impresa ma, nel produrre le marmellate, usiamo i metodi naturali che usano le casalinghe di Trebisacce: frutta e zucchero amalgamati a fuoco lento. Oggi abbiamo introdotto anche la linea di marmellate con zucchero di canna, le marmellate senza zucchero e bio. Abbiamo incontrato il favore dei mercati e adesso realizziamo marmellate con i frutti dop di tutta la Calabria: dal bergamotto alle ciliegie dop di Roseto Capo Spulico. E non può mancare la cannella, il peperoncino e la liquirizia!”
Ma Trebisacce ha anche origini storiche antichissime. Ci si rende conto di questo salendo in collina fino al sito archeologico del Broglio, dove sono state ricostruite le capanne degli Enotri. Si tratta di un villaggio fiorito per mille anni tra il 1700 e il 710 avanti Cristo. Venne misteriosamente abbandonato con l’arrivo dei coloni Greci nella zona, che fondarono Sibari. Tra le scoperte più interessanti una piccola fornace dove un artigiano, forse venuto da lontano, fece conoscere agli abitanti del Broglio il ferro e diede una dimostrazione su come lavorarlo. In un grande magazzino sotterraneo sono stati rinvenuti poi cinque dolii, cinque grandi anfore che conservavano derrate alimentari tra cui l’olio d’oliva che gli Enotri già conoscevano all’epoca. Sono stati rinvenuti anche i resti di ben sei cervi che forse vennero impiegati per una cena. Importante il ruolo della donna, che non veniva considerata una sottomessa, ma aveva pari dignità dell’uomo. Ad illustrare tutta la bellezza e l’importanza del sito è stato il professore Tullio Masneri che con alcuni volontari fa visite guidate nella zona (www.sitoarcheologicodibroglio.it). Il sito era peraltro collegato anche a quello di Macchiabate del Timpone a Francavilla Marittima, che con il suo tempio dedicato a una divinità femminile e ad Atena poi, era considerato un centro religioso.
Il centro storico di Trebisacce si adagia dolcemente sulla collina ed è tutto un saliscendi di viuzze. Guidati dal professore Piero De VITA si può scoprire il luogo più romantico: è la piazza del Cannone, chiamata così non per la presenza di un cannone, ma perché qui le acque sorgive, che sgorgano dalle montangne, hanno una pressione tale da sembrare un cannone. Qui un tempo si ritrovavano le donne a prendere l’acqua da portare in casa e gli uomini che facevano abbeverare le bestie. Qui nascevano gli amori e oggi la piazzetta viene utilizzata per declamare poesie nel corso di un festival che viene celebrato il secondo week end di agosto.
Passeggiando per le vie ci si imbatte nel Museo dell’arte olearie e della civiltà contadina Ludovico Noia dei fratelli Noia, dove si possono ammirare i grandi torchi in legno alla Calabrese, le macine, ma anche oggetti in uso nella vita quotidiana e del lavoro. Sorpresa: Halloween non è stata inventata dagli Americani. Prima che scomparisse del tutto la civiltà contadina, nella notte tra il primo e il 2 novembre i bambini si divertivano a girare per le case di Trebisacce con un teschio fabbricato in creta e la luce di una candela: chiedevano l’elemosina per i Morti!
A pochi passi dal Museo si trova la chiesa madre dal tetto ligneo. Restaurata di recente grazie al contributo dei fedeli e della Sovrintendenza conserva al suo interno un Cristo in legno del 1400 snodabile. Veniva utilizzato in varie occasioni sia per rappresentare Cristo Morto che per rappresentare Cristo Risorto. Il suo restauro è durato diversi anni. E secondo Sgarbi si tratta di un’opera di grande pregio.
Per proteggere l’ambiente e potenziare l’offerta naturalistica il Bosco di Trebisacce, nei pressi della Torre di Albidona è diventato un’area ambientale protetta e attrezzata entrando a far parte della RETE NATURA 2000 Sito di interesse comunitario grazie ai PSR Calabria 2007-2013. Sono stati definiti percorsi e attrezzature per la fruizione. Qui vivono piante della macchia mediterranea e animali a rischio estinzione. Per questo il bosco, che si estende in prossimità della Fiumara Avena, è visitabile solo su prenotazione contattando il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino (www.cbjoniocosentino.it,
Dove dormire:
Otium resort SIBARI - Villapiana SCALO – Villapiana (CS) -Tel 0981 55 98 81 -www.otiumclub.com
Hotel Miramare - Viale Magna Grecia -Trebisacce - tel 0981 57 474 - www.miramarepalacehotel.com
Azienda agrituristica Masseria Torre di Albidona -Contrada Piano della Torre -Trebisacce (CS) -tel 0981 50 79 44
Dove mangiare
Ristorante Il Vecchio Mulino -Contrada Mulino – Trebisacce - Tel. 0981 50 74 07 www.ilvecchiomulinotrebisacce.it
Dove acquistare prodotti tipici
Marmellate SoleFRUTTA -Via Pisacane – Trebisacce -Tel 0981 57 322 - www.solefrutta.it
Artigianato Ceramiche
I sogni di Minù -Via Trento 22 Trebisacce -Tel 348 993 10 04
Visite guidate nel sito archeologico di BROGLIO: Associazione per la Storia e l’Archeologia della Sibaritide
www.parcoarcheologicodibroglio.it
Visite guidate nell’Area ambientale protetta attrezzata FIUMARA AVENA -www.cbjoniocosentino.it
La Redazione Tiguido