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LE CANTINE SAN MARCO DI FRASCATI ALL’AVANGUARDIA NELLA TUTELA DELL’AMBIENTE
MONITORATA L’IMPRONTA CARBONIO (CO2) IN TUTTE LE FASI DELLA PRODUZIONE DI UNA SINGOLA BOTTIGLIA
E’ proprio il vino dei Castelli Romani, elogiato fin dai tempi antichi e cantato negli stornelli romani, a fregiarsi di una medaglia tutta speciale che non è quella pur significativa dei concorsi enologici internazionali. E’ la testimonianza concreta di un rispetto per la natura e per l’ambiente quella che le Cantine San Marco di Frascati hanno voluto legare ai loro vini, anzi ad ogni bottiglia prodotta nella loro azienda.
Ora sappiano che per produrne una da 0,75 lt, in tutte le fasi del processo produttivo, a partire dalla vigna, viene emessa 1,220 kg di anidride carbonica (carbon fotoprint): un costo ecologico davvero limitato. Dalle fasi agronomiche all’imbottigliamento, e persino fino al riciclo dei vuoti: tutto può essere monitorato e tradotto in termini chiari di emissione di CO2, il famigerato gas che rischia di compromettere la salute dell’atmosfera e la vita stessa del nostro pianeta. Per far sì che la convivenza tra le attività umane e la natura si svolga senza impatti anche in un futuro che non ci apparterrà, fin da subito la logica dello sfruttamento deve necessariamente diventare quella del rispetto.
Sull’onda delle sperimentazioni già attuate nel Nuovo Mondo, soprattutto negli Usa, in Australia e Nuova Zelanda, anche l’Italia enoica ha cominciato a comprenderlo, con progetti e protocolli di cantine in collaborazione col mondo della ricerca e con le istituzioni più’ lungimiranti. Al recente Vinitaly di Verona il progetto Viva Sustainable Wine avviato dal Ministero dell’Ambiente ha mostrato significativi progressi nel cammino verso la sostenibilità della filiera vite-vino. Tra i produttori protagonisti anche le Cantine San Marco che non sono nuove a questa sensibilità, ora richiesta anche dai consumatori più sensibili. Già dieci anni fa insieme alla Settesoli di Menfi intrapresero azioni d’avanguardia. Oggi sono la prima azienda laziale a misurare l’impronta di carbonio con l’obiettivo di giungere all’invocato impatto zero.Già il prossimo step sarà quello di un’ulteriore riduzioni del 4% in tutte le fasi della vinificazione.”Il progetto San Marco Footprint – ha detto l’amministratore delegato dell’azienda Danilo Notarnicola- ci avvicina ai principali standard mondiali nell’ambito del nostro impegno nel rispetto dei valori della natura”.
Un principio, questo, presente fin nella progettazione di tante attività e nel marketing in molti altri campi. Questa nuova attenzione all’ambiente –precisata in etichetta- potrebbe essere una motivazione all’acquisto da parte del consumatore del futuro, anziché il prezzo della bottiglia? Forse, ma sarà comunque un motivo in piu’ nella scelta. Le cantine San Marco sono nate nel 1972 e sono localizzate in una zona tra le più belle dei Castelli Romani, tra Frascati e Monte Porzio Catone. I terreni di origine vulcanica sono ideali per Trebbiano e Malvasia, sia della tipologia Bianca di Candia che del Lazio. Apprezzatissimi anche all’estero i suoi vini, dal Frascati Superiore Doc, Base, Selezione e Spumante, il Cannellino, popolarissimo vino delle storiche osterie romane, e una vasta gamma di rossi, tra cui Cesanese, Shiraz e Merlot. La vinificazione in purezza valorizza l’identità del vitigno e il suo legame al territorio.