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All'evento "Alta Langa Roma", dedicato alle migliori bollicine piemontesi, svoltosi nei saloni di Palazzo Brancaccio, la cantina Cocchi, presente con altri 28 produttori, ha portato in degustazione tre delle sue migliori etichette: Alta Langa Extra Brut Biologico millesimo 2019, Alta Langa Bianc 'd Bianc brut millesimo 2018 e l'Alta Langa Pas Dosé millesimo 2018.Degustazioni ai banchi dassaggi 1

Si tratta di tre vini selezionati tra una produzione più ampia, rappresentativi della versatilità e della longevità della denominazione a cui il metodo classico, il primo in Italia, nato proprio nelle Cattedrali Sotterranee piemontesi, conferisce struttura ed eleganza.

E' stata un'occasione rara per enotecari, ristoratori, barman, operatori HoReCa, buyer, distributori e giornalisti che hanno potuto degustare le produzione dei vari territori delle tre province, Asti, Cuneo e Alessandria e nei loro 129 comuni. La storia della denominazione è lunga e nelle degustazioni la famiglia Cocchi ha raccontato la propria, tra i primi a credere nelle Alte Bollicine Piemontesi. "Nei nostri archivi - afferma l'enologo della Cantina, Giulio Bava - sono conservate due intere decadi in magnum, da quando “Alta Langa” era poco più che un sogno, un progetto e un marchio, non ancora una denominazione”.

Già dalla fine del secolo scorso, furono i promotori di quel “Patto tra gentiluomini” che contribuì all'affermazione della denominazione e che riconosce alle famiglie dei viticoltori il ruolo di custodi delle tradizioni e presidio del territorio. Dai viticoltori locali, che restano così proprietari delle loro terre, Cocchi continua ad acquistare le uve, onorando a distanza di più di due decadi quello stesso patto. Inoltre è stata la prima cantina in assoluto a proporre un vino Alta Langa da sole uve Chardonnay (Bianc ‘d Bianc, primo millesimo 2000), la prima a proporre un vino rosato (Rösa, primo millesimo 2000) e, nel 2019, persino la prima a lanciare una Grappa di Alta Langa. I lunghi affinamento sui lieviti, spesso vere e proprie sfide al tempo, e un dosaggio minimo degli zuccheri ne esaltano la freschezza rendendoli particolarmente adatti ad abbinamenti gastronomici dagli starter fino alla fine del pasto. Per questo agli assaggi gli Alta Langa sono stati abbinati due grandi prodotti piemontesi: la Robiola di Roccaverano e il Prosciutto Crudo di Cuneo. Nella Mariacristina Castelletta CaliceSala degli Specchi è stato anche allestito un Bubble Bar in cui è stato proposto un cocktail celebrativo, il "Brancaccio", con Alta Langa, Vermouth di Torino IGP, Campari e zest di arancio."
"La Caratteristica distintiva dell’Alta Langa - ha detto la presidente del Consorzio di tutela, Maria Cristina Castelletta - è quella di essere uno spumante esclusivamente millesimato, cioè frutto di un’unica vendemmia: ogni bottiglia riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica vendemmia e di quel territorio. Nessuna bottiglia può essere simile ad un'altra".
Una novità è stato il nuovo Extra Brut Biologico millesimo 2019,da uve biologiche in blend (50% Pinot nero e 50% Chardonnay) . Coltivati sullo stesso suolo e nello stesso appezzamento, le uve che vanno a comporlo hanno origine in una sola vigna dal territorio di Monforte d’Alba, dove fattori come le terre bianche, i suoli calcarei e asciutti prevalentemente marnosi, l’esposizione a ovest, l’altitudine (250 mt), contribuiscono al risultato di un frutto sano. “Abbiamo dato vita a questa cuvée - ha spiegato Bava- per ricercare l’adattabilità del territorio della denominazione Alta Langa a una coltivazione biologica e individuare una zona più vocata a questa scelta e il vigneto si è rivelato idoneo a produrre uve di qualità, seppure con quantitativi ridotti”.

i Pinot e gli Chardonnay di Cocchi vedono solo acciaio e vetro ed esprimono la purezza del vitigno con un’impronta contemporanea, rigorosa ed elegante. La pressatura delle uve e la fermentazione è separata per le due varietà in tini d’acciaio e senza l’utilizzo di legno. La formazione della partita finale tiene conto solo delle migliori frazioni fermentate e decantate a freddo, senza l’ausilio di chiarificanti. Il remuage è rigorosamente manuale su pupitres di legno e il degorgement è à la glace.
Il tiraggio delle bottiglie in assaggio, avvenuto il 22 maggio 2020, è la fase dell’imbottigliamento del vino base a cui vengono aggiunti zucchero e lieviti biologici, responsabili della presa di spuma.Il lento ciclo di maturazione sui lieviti e l’affinamento di questa speciale cuvée biologica si è protratto fino al dégorgement della partita, avvenuto 46 mesi dopo: il 19 marzo 2024.Questo spumante, tra i primi bio della denominazione, è un extra brut, senza ulteriori zuccheri aggiunti.Alta Langa Bio pic

Del millesimo 2019 sono state prodotte 12.700 bottiglie. Piena è la fedeltà alla denominazione. La caratteristica distintiva dell’Alta Langa è quella di essere uno spumante esclusivamente millesimato, cioè frutto di un’unica vendemmia: ogni bottiglia riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica vendemmia e di quel territorio. "Nessuna bottiglia - ha detto Castelletta - può essere simile ad un'altra. Cocchi è da sempre fedele alle regole e va anche oltre al periodo di invecchiamento con cuvée che hanno riposato sui lieviti almeno un anno in più. Limpido e cristallino nel suo color paglia con riflessi verdolini. Impatto iniziale olfattivo molto delicato e fine. Floreale di millefoglie e biancospino. Ritorni più maturi di ginestra/acacia lasciando poi spazio a freschi succhi di limone, pompelmo e pomelo. Sensazioni che lasciano la bocca pulita e nitida senza dare amarezza. Leggera sapidità calcarea e pepe bianco accompagnano il finale di erbe mediterranee e alga nori regalando scorrevolezza e piacevolezza al sorso.
Cocchi produce, dal 1891 anche vermouth e spumanti tradizionali dell’Astigiano. Il fondatore Giulio era un pasticciere di origine toscana.
Dal 1978, la casa astigiana Giulio Cocchi fa capo alla famiglia Bava, produttori di vini in Monferrato e Langa, che hanno modernizzato le tecniche di produzione ponendo le basi per quello che è tornato a essere un marchio molto apprezzato in tutto il mondo.

www.cocchi.com  

Giulio Cocchi Spumanti Srl
via Liprandi, 21 – 14023 Cocconato (AT)

Telefono: +39 0141 907083 – +39 0141 60007

 

Mariella Morosi