bottiglie taurasi

Dopo la celebrazione in grande stile dei 30 anni della denominazione Taurasi DOCG con gli "Irpinia Wine Days" conclusasi con un evento al Castello di Taurasi, si rafforza il posizionamento delle cantine produttrici sul mercato nazionale e internazionale. Grazie soprattutto ai due eventi di Roma, "Beviamoci Sud" ed "Incontro con i Vini Irpini", organizzato dal Gambero Rosso.

Tra le cantine più impegnate a valorizzare questo rosso identitario nel nome e nel gusto dell'area dove nasce, da uve Aglianico, è da sempre l'"Antica Hirpinia" che ne custodisce con orgoglio la prima bottiglia. Ammiratissima, esposta nella loro cantina, un vero e proprio sacrario, porta la fascetta n° AAA 000 0001 relativa alla vendemmia 1992

E non a caso, perché, all'epoca era società cooperativa "Enopolio". La n.2 andò al Papa Papa Giovanni Paolo II e la terza al presidente della Repubblica Scalfaro. Color rubino intenso, asciutto, robusto pieno, tendente al granato fino ad acquisire riflessi arancioni con l'invecchiamento, è definito da molti "fratello maggiore del Barolo e del Barbera".

E' tanto più prezioso perchè può essere prodotto solo a Taurasi e in altri 16 comuni della provincia di Avellino: Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemileto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant’Angelo all’Esca, SanMango sul Calore, Torre le Nocelle e Venticano.soci antica irpinia
Abbiamo partecipato con grande piacere alle manifestazioni romane- hanno detto Maria Rosaria Guarino e Ciriaco Bianco contitolari di "Antica Hirpinia" - per due motivi: Roma è una delle principali piazze italiane dove è necessario essere ben rappresentati e poi si tratta di un evento che fa da vetrina alle migliori aziende del sud per di più di medio-piccola. Si tratta di una dimensione dove è il lavoro dei titolari a fare davvero la differenza e questo per noi è un fatto molto importante”.
Anche i due ultimi eventi romani hanno posto l’accento sulle tante potenzialità di questo vino. Già nel VI sec.a.C. gli ellenici introdussero il vitigno e documenti storici testimoniano la coltivazione e la diffusione dell'Aglianico che esprime il meglio di sé su questi terreni collinari vulcanici, argillosi e calcarei.

L'affermazione del Taurasi, su cui i produttori si impegnano sempre più, promuove anche le bellezze naturalistiche e storiche dell'area sovrastata dal Castello medievale - ora Palazzo della Cultura ed Enoteca-Museo - dove non mancano fantasmi a ricordare amori impossibili e delitti d'onore. Quello compiuto nel 1590 da Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, Conte di Conza e Signore di Taurasi, mecenate e virtuoso di vignetiliuto, ha dato il nome ad una linea di produzione della cantina "Antica Hirpinia".
È stato il primo campano e di tutto il Sud ad ottenere la Docg (Denominazione di origine controllata e garantita) nel 1993. Molto prima, nell'800, a credere nelle sue potenzialità e a investire in studi sperimentali fu Francesco De Sanctis dell'Istituto Agrario di Avellino ma, come in altre realtà, lo sviluppo di un'enologia di qualità non fu costante, senza parlare del flagello fillossera. Prima di una vera rinascita moderna, il Taurasi, come altri vini delle terre del Sole, era prodotto per andare a rafforzare quelli esangui del nostro Nord e d'Oltralpe attraverso la locale “Ferrovia del vino”. Era apprezzato non per il suo valore intrinseco ma come risorsa economica.I vigneti erano attentamente curate come bene di famiglia e ancora oggi si possono trovare alcune vigne a pie' franco. Un cimelio di Antica Irpinia è una vigna più che centenaria, ancora produttiva e "madre" di tante marze innestate sul portainnesto.
Oggi a guidare l'azienda sono tre soci, con un progetto non da investitori ma di gente di campagna che sa dialogare con la terra. Come Ciriaco Bianco, orgogliosamente figlio di contadini,che la dirige con Maria Rosaria Guarino, che ha voluto apprendere tutti i mestieri del vino e sa raccontarlo con una calda accoglienza. Stessa passione degli altri due, Benedetto Roberto e Alfonso Romano, nella cura dei 20 ettari di proprietà e degli altri 140 di viticoltori conferitori, contando su uno staff esperto e motivato.botti
E i riconoscimenti non sono mancati: dalle più importanti guide di settore a Wine Enthusiast. L'enologo consulente è Maurilio Chioccia, di lunga esperienza, con l'dea di esaltare non solo la tipicità dei vitigni, ma anche il legame con l'area produttiva, mentre Lorenzo Iannotti, formatosi in aziende toscane, è l'enologo residente.

La cantina è stata ristrutturata e ampliata con la facciata è in pietra e mattoni e, all'interno, i tre corpi di fabbrica occupano grandi spazi con una bottaia con centinaia di barrique, botti grandi e una sala-convegni. Le vasche di cemento recuperate convivono con l'acciaio e con la migliore tecnologia enologica, tra cui un sofisticato impianto di filtraggio.
La vendemmia per il Taurasi è manuale e in vigna avviene la selezione dei grappoli, come cru di Aglianico proveniente dai vigneti di Fontanarosa. Macerazione a freddo, pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata per almeno 14 giorni del mosto in fiore rappresentano i primi step della sua vinificazione.

taurasi bottiglieA seguire, affinamento di 6 mesi in cemento, prima di andare in barrique e tonneau di rovere francese per almeno 18 mesi e poi in bottiglia per 12 mesi.

La Riserva invece - la prima è stata della vendemmia 2014- matura per due anni in barrique ed altri due in bottiglia ma con un forte potenziale di invecchiamento. Le etichette del brand sono 14, suddivise in due linee: "Antica Hirpinia" (le Doc Falanghina Irpinia,Coda di Volpe Irpinia,Irpinia Aglianico e le Docg Fiano di Avellino,Greco di Tufo,Taurasi) e "Anno Domini 1590".

Comprende le Igt Aminta Falanghina, Beneventano Licori Campania Bianco, Musica Campania rosso, le Doc Tenebrae Aglianico Irpnia e le Docg Liber Fiano di Avellino, Sacrarum Greco di Tufo, e Legenda Taurasi Anno Domini 1590.

L'accoglienza per enoturisti e appassionati è un altro dei vanti di Antica Hirpina per la capacità di Maria Rosaria Guarino, ideatrice di incontri a tema vino, soprattutto di degustazione guidate da Ciriaco Bianco e da Lorenzo Iannotti, talvolta con la presenza di Maurilio Chioccia.

Ma spesso in speciali occasioni la cantina e il patio possono donare esperienze gustative da ristorante stellato con la cucina basata su prodotti del territorio interpretati da chef di talento.

www.anticahirpinia.it 

 

Cantina Antica Hirpinia
Contrada Lenze, 83030 Taurasi AV

 

Mariella Morosi