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Il Consorzio Tutela Vini Emilia ha deciso di introdurre la fascetta di stato anticontraffazione da applicare alle bottiglie prodotte. Stampata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato secondo un layout definito dal Ministero dell'Agricoltura, sarà obbligatoria per le DOCG, ma
facoltativa per le DOC e IGT.

Realizzato su carta filigranata, il contrassegno includerà microtesto, numerazioni e codici di controllo, assicurando al consumatore una maggiore tracciabilità e autenticità del prodotto. I vini IGT imbottigliati a partire dall’1 agosto 2025 saranno quindi come libera scelta corredati dal contrassegno che garantirà controllo e tracciabilità, ulteriore garanzia di qualità.
L'importante novità è stata presentata a Roma all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato da Davide Frascari, Presidente del Consorzio Tutela Vini Emilia e dall'Amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico Francesco Soro alla presenza, in rappresentanza del MASAF, di Oreste Gerini, DG degli Uffici territoriali e dei Laboratori. Per Valoritalia era presente Francesco Liantonio che ha sottolineao come sia un segnale rilevante questa scelta libera che dà valore aggiunto al vino.
Davide Frascari, ha spiegato i motivi alla base della decisione. “L’adozione della fascetta di Stato per i vini Emilia IGT rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro impegno per la qualità e la tutela del consumatore perchè assicura l’autenticità del prodotto. Inoltre , offre una garanzia contro la contraffazione e contribuisce anche a rafforzare la fiducia nei confronti del nostro territorio e delle sue eccellenze.
Un commento alla decisione arriva anche dall’On. Marco Cerreto della Commissione Agricoltura. “Questa è la dimostrazione che quando il sistema Italia si muove in modo sinergico è capace di innovare e allo stesso tempo conservare al meglio le proprie specificità. È in questo senso che esprimo il mio apprezzamento alla scelta da parte di un consorzio di tutela di una IGT così importante di aderire al sistema di tracciabilità, per loro non obbligatorio, andando nella direzione della trasparenza a garanzia e tutela dei consumatori”.
Scansionando il QR code presente sulle fascette i consumatori avranno accesso al "Passaporto Digitale" del vino e a tutte le informazioni essenziali, come la sua provenienza, le caratteristiche organolettiche e il processo di produzione. Rigorosi controlli verificheranno la corrispondenza tra le quantità prodotte e quelle imbottigliate, rilasciando il numero adeguato di contrassegni e monitorandone l’applicazione sulle bottiglie.
Il Consorzio Tutela Vini Emilia rappresenta oltre 120 milioni di bottiglie prodotte ogni anno. Di queste, la tipologia Lambrusco costituisce il 90% con oltre 107 milioni di bottiglie. Tra i 29 soci del Consorzio sono presenti diverse cooperative, per un totale di oltre 5000 viticoltori. Oltre al Lambrusco, altre tipologie di vini prodotte con l’IGT Emilia sono ad esempio Malvasia e Grechetto Gentile.
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Mariella Morosi