I NUOVI TREND DEL VINO: CRESCE LA DOMANDA DI VINO VEGANO

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CantinAmena Silvia Mingotti in vigna r "CANTINAMENA" DI LANUVIO, NEI CASTELLI ROMANI, LO CERTIFICA DAL 2022

Ogni produzione oggi deve fare i conti con la forza della richiesta di sostenibilità e con l'impatto del cambiamento climatico e sembra che una svolta epocale cominci a prendere forma. Non ne è esente il mondo del vino in un dibattito che supera il messaggio del bere consapevole e della messa al bando dell'alcol che ne sta scoraggiando il consumo. Emerge tuttavia, e non solo dai giovani, la domanda di vino vegano che va oltre la qualità, pur esigendola, e molte aziende si stanno riorganizzando per creare nuove linee di vinificazione mirate, con aggravio di impegno e di costi.
Pioniera dell'offerta è la giovane CantinAmena di Lanuvio, nei Castelli Romani, condotta dalla famiglia Mingotti che la certifica dal 2022 in etichetta col marchio “Vegan attitude” promosso da Suolo e Salute. E' questo un organismo di certificazione del settore agroalimentare che ha messo a punto un Disciplinare Tecnico Privato in mancanza, in Italia come in Europa, di una normativa specifica.
Un vino nasce biologico e vegano già nel vigneto e quindi sono vietati per la concimazione prodotti di origine animale come lo stallatico, sostituito dal compost vegetale, mentre l'inerbimento garantisce la ricchezza del suolo. L'esposizione soleggiata ad anfiteatro dell'unico corpo del vigneto, la vicinanza del Tirreno e soprattutto l'origine vulcanica dei suoli conferiscono alle loro etichette vegane caratteristiche molto apprezzate per intensità ed eleganza.
"CantinAmena" è un esempio di come le aziende vitivinicole dei Castelli Romani stiano percorrendo la via dell'evoluzione e del rinnovamento lasciandosi alle spalle l'idea di una produzione abbondante a scapito della qualità.
L'impresa nasce sulla base di un'antica amicizia e sostenuta dall'amore e dal rispetto della terra. Tutto comincia nel 1945 quando un ingegnere bresciano, Giacomo Prandelli, acquista la tenuta in questa zona archeologica sede del tempio di Giunone Sospita (o Sispita) e mèta di pellegrinaggi. Vengono poi periodicamente in estate i coniugi amici Valeriano e Maria Rosa Mingotti ed ora, alla generazione successiva, i loro figli Silvia, Enrico e Osvaldo, l'acquistano decidendo di farla rivivere non solo vendendo uva, ma vinificando con le migliori pratiche possibili biologiche.
Nasce così la Società Agricola Mingotti mentre la cantina desiderata arriva nel 2012, modernissima, di avanzata tecnologia e con minimo impatto ambientale. CantinAmena etichetta Vegan
Non è stato facile, ma i tre fratelli sono stati determinati e pazienti. Ispirati da Publilio Siro (I sec. a.C) per cui “Patientia animi occultas divitias habet” ( la pazienza è una vera, segreta ricchezza) hanno battezzato "Patientia" la loro prima etichetta ed è questo anche il motto aziendale.
Cantinamena FotoCantina 3 Sono supportati nella gestione dai loro 18 ettari da professionisti validi, come l'agronomo Giacomo Sensi e l'enologo Valentino Ciarla, esperti della vocazione enologica dell'area, peraltro già nota fina dall'antichità.
La raccolta delle uve è manuale come tutte le altre operazioni, le lavorazioni sono soffici e costante il controllo delle temperature sia nella fermentazione che nell'affinamento. Per la chiarificazione del vino si utilizzano proteine di origine vegetale, estratte dagli stessi lieviti di fermentazione o da legumi. La produzione annua è di 45.000 bottiglie ma è volutamente contenuta.
Oltre alla varietà laziali come Malvasia Puntinata, Cesanese di Affile, Trebbiano toscano, Montepulciano e Sangiovese, vitigni principe dell'area laziale, sono stati impiantate varietà internazionali come Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Syrah e Sauvignon blanc e anche una varietà a bacca bianca di grande versatilità come l’Incrocio Manzoni.
La maggior parte delle etichette di "CantinAmena" vengono vinificate e affinate in acciaio, mentre per i rossi più complessi sono previsti percorsi di affinamento in barrique di rovere francese.
Il brand non ha tardato ad imporsi nelle guide di settore con riconoscimenti e segnalazioni, soprattutto per le etichette più rappresentative come il simbolico "Patientia", il "Bibe",il Rosato "Rosam", il "Divitia" e l'Arcana. "CantinAmea" appartiene alla FIVI, la Federazione dei Vignaioli Indipendenti.