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Tra mare e montagna c’è una ricchissima scelta di opere d’arte e splendidi paesaggi che attende il visitatore che sceglie di percorrere l’Abruzzo. Di fronte a monumenti e antiche strade, musei archeologici, chiese romaniche e castelli, eremi e borghi fortificati non si ha mai la sensazione di aver esaurito la visita della regione: decine di altre meraviglie meno note, sparse in ogni angolo delle quattro province (L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo),potrebbero appagare ulteriormente il viaggiatore.
L’elenco delle cose da vedere si allunga di anno in anno. Merito di un investimento promozionale turistico e istituzionale ben indirizzato ma merito anche dell’amore che ristoratori, piccoli e grandi produttori, artigiani ed associazioni nutrono per la loro regione.
Una terra generosa, semplice e fiera del proprio patrimonio antico di un’economia pastorale ancora attivo. Un documento d’identità che si tramanda e passa dalla diversità territoriale alla cucina, dalla costa marinara alle vette del Gran Sasso e la Maiella, dall’artigianato locale ai percorsi religiosi. Tutto questo contribuisce al grande fascino dell’Abruzzo. Per la visita ai luoghi di interesse culturale e’ consigliabile rivolgersi quasi sempre all’ufficio turistico locale che può indirizzare il viaggiatore a seconda delle esigenze espresse. Insieme percorreremo un breve scorcio panoramico dei siti più caratteristici, talvolta meno noti, della generosa regione.
Ceramica, legno, ferro battuto e rame, oreficeria e tessuti fanno dell’artigianato abruzzese un’antica tradizione in agosto di ogni anno dove i migliori artigiani si danno appuntamento a Guardiagrele (CH) nella “Mostra dell’Artigianato della Maiella”.
Ma la “Porta della Maiella” com’è chiamato questo paese antichissimo, lungo e stretto situato a 600 metri d’altezza, non è solo ricco di stradine in cui brulicano e scintilllano rame, pentole, vasi ,brocche e ori: è anche una città d’arte. Dalla maestosa Porta San Giovanni si apre un sipario di chiese, torri millenarie e palazzi fino ad arrivare al belvedere, chiamato giustamente la “Terrazza d’Abruzzo” poiché si gode una vista unica: a 360° sul mare, sulle vaste pianure disseminate di campi, sulle montagne finchè l’occhio si posa sulle linee dolci e armoniose della Majella.
Per approfondire una testimonianza religiosa ed un luogo di culto, sempre in provincia di Chieti, occorre sostare a Lanciano. Da oltre dodici secoli in questo paese e’ conservato il primo e più importante Miracolo Eucaristico della Chiesa Cattolica. Sono migliaia i pellegrini che ogni anno si recano a Lanciano.
Il prodigio, pare, avvenne nella chiesa di San Legonziano, per il dubbio di un monaco basiliano sulla presenza reale di Gesu’ nell’Eucarestia. L’Ostia-Carne è conservata in un artistico Ostensorio d’argento, mentre il sangue, coagulato, e’ contenuto in una ricca e antica ampolla di cristallo.
Ma per i miscredenti Lanciano, città frentana da un vivace ed antico centro storico, offre altre testimonianze artistiche, come una torre del 1600 e la cattedrale di S. Maria del Ponte, del 1389, ( rifatta nel 1785 con testimonianze di un ponte del 1513), ed è considerato uno dei più importanti monumenti della regione come miglior esempio del neoclassico. Tra luglio e agosto, con l’Estate musicale Frentana, la cittadina viene definita una “piccola Salisburgo” offrendo al pubblico concerti quotidiani che si svolgono nei luoghi più suggestivi del centro storico.
Sempre rimanendo nel Chietino, ma spostandosi sulla costa, a sud,Vasto merita una visita. Tra i suoi numerosi monumenti il Castello (del 1200) e il bellissimo Palazzo D’Avalos che ospita anche il Museo Civico. La cittadina si erge su di una collina ripida sul mare da cui si può ammirare la costa. Le origini dell’antica “Histonium” si perdono fra il mito e la storia. Il mito vuole che sia stata fondata da Diomede, altri studiosi propendono per una colonizzazione illirica seguita dai sanniti, indi romani, franchi e longobardi.
Del resto, tutta la provincia di Chieti è ricca di reperti archeologici, custoditi nel modernissimo Museo Archeologico nazionale d’Abruzzo dello stesso capoluogo di provincia.
La produzione di Ceramica è molto attiva in Abruzzo e a Castelli (TE) è stata tramandata dal ’400 fino ai giorni nostri. Un importante Museo delle Ceramiche è allestito nell’ex convento francescano e pezzi importanti della produzione locale sono esposti nei maggiori musei di tutto il mondo, dal Metropolitan di New York al Louvre parigino. A Castelli c’è anche una singolare scuola, diversa dai contenuti e dall’organizzazione di una scuola comune: è l’Istituto d’Arte. Accanto alle aule tradizionali vi sono aree specifiche per la progettazione, la decorazione e la creazione di ceramiche. All’interno della struttura sarà possibile visitare il “presepe monumentale” ed altre opere di pregiata fattura
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Per visitare un “presepe” anche fuori stagione si consiglia una visita a Loreto Aprutino (Pescara), dalla caratteristica posizione “a scaletta”. Nel Medioevo Loreto si sviluppò attorno ad un castello e a un’abbazia benedettina costruita verso l’anno Mille. I Normanni ne fecero una contea che proseguì con gli Svevi e gli Angioini fino a quando il feudo passò attraverso molteplici signorie: i d’Aquino, i d’Avalos, i Caracciolo, Margherita d’Asburgo, i Farnese. Domina il paese il Palazzo Chiola, un edificio sette-ottocentesco sorto sul precedente castello medievale, oggi un’elegante e pregiato albergo.
Loreto è Immerso tra colline e uliveti che producono un eccellente olio che ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta, (DOP) testimoniata da un notevole Museo dell’Olio, presso il Castelletto Amorotti
E’ interessante conoscere come questo prodotto era commerciato nei secoli scorsi quando i Vetturali loretesi si avventuravano in lunghi e rischiosi viaggi verso lo Stato Pontificio spingendosi al nord e senza temere i briganti che infestavano l’Altipiano delle Cinquemiglia per raggiungere Napoli. Il loro rientro era festeggiato con una sfilata di ringraziamento a san Zopito e con una corsa di cavalli in cui il vincitore veniva premiato con un paliotto. Ancora oggi l’epopea dell’olio viene ricordata con la manifestazione “il Ritorno dei Vetturali” (lunedì di Pentecoste).
Altri eventi, religiosi e profani, che si effettuano durante l’anno: Festa di S.Antonio 17 gennaio; Sagra e Profano 27-30 luglio; Festa della Trebbiatura luglio. il Ritorno dei Vetturali e il Bue di San Zopito domenica e lunedì di Pentecoste.
Ma sono molti gli appuntamenti culturali (oltre a quelli enogastronomici) che possono spingere anche il visitatore occasionale in Abruzzo. Tra questi ricordiamo il Festival Internazionale Pescara Jazz, uno dei primi, se non il capostipite, festival estivo in Italia in cui tutti i grandi musicisti del jazz hanno fatto tappa (da Duke Ellington a Miles Davis, Mingus, Fitzgerald e tanti altri).
Per gli amanti della cultura, dal cinema alla letteratura, rassegne, spettacoli e premi internazionali che onorano il conterraneo Ennio Flaiano ( (Pescara 1910 – Roma 1972). Per la danza, lirica e spettacolo un vasto programma lo propone il comune di Tagliacozzo, in provincia de L’Aquila, da luglio ad agosto con il Festival di Mezza Estate.
Ma in ogni angolo della regione, soprattutto nel periodo estivo, non mancano feste e sagre. Un esempio fra tutti “Cala lenta” una manifestazione culinaria che prende il nome dai gesti antichi marinari di quella costa abruzzese denominata dei Trabocchi, dal rilasciare lentamente le reti in mare..
La manifestazione prevede un programma all’insegna dei sapori , con degustazioni dei prodotti tipici e visite guidate sulle caratteristiche piattaforme da pesca per concludere con prelibate cene a base della tradizione marinara. Tutto questo nel suggestivo panorama che va dal piccolo paese di San Vito Chietino al porto di Punta Penna, a Vasto Marina.
(per informazioni:
Silvia Donnini