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EMPTY: un nuovo spazio per far conoscere l’eccellenza espressa dagli artigiani
Nel prestigioso vocabolario del Petrocchi, stampato dai fratelli Treves nel 1909, la parola arcaica artista corrisponde a quella (moderna per l’epoca) di artigiano: colui che pratica e maneggia l’arte e vi aggiunge il proprio “genius”.
L’artigiano è colui che crea cose a regola d’arte e l’Italia ne è ricca. Anche il Trentino.
Quali spazi di divulgazione e promozione ha oggi l’artigianato? Assai pochi. Esclusa la bottega dove l’artigiano crea e si dibatte alle prese con miriadi di problemi quotidiani (il fisco, la crisi, l’essere troppo piccoli per un mercato globale, il proliferare dei centri commerciali), lo spazio per incontrare il genio artigiano si è notevolmente ridotto. Inoltre, ha poco tempo per promuoversi, ha solo quello per lavorare e la promozione è spesso vista come accessorio costoso se non proibitivo. Ma se un oggetto non è divulgato non esiste: non basta saper fare, bisogna far sapere.
A Rovereto nasce uno spazio per questo: EMPTY vuol far conoscere la realtà di menti e mani, l’eccellenza espressa dagli artigiani, la loro capacità di innovare. Sono gli artigiani “coraggiosi” che nonostante le difficoltà del mercato sono attivi e portano avanti la loro impresa.
Lo spazio è stato inaugurato il 30 gennaio 2015 a Rovereto ( in via Bezzi 34) alla presenza del Presidente dell’Associazione Artigiani Confartigianato Imprese Roberto De Laurentis.
“Non dimentichiamo mai quel che disse il filosofo Immanuel Kant: la mano è la finestra della mente“. Con una citazione filosofica molto appropriata il presidente degli artigiani ha sintetizzato così la specificità del mondo artigiano: usare pensiero e metterci la propria fatica, mente e mani. Il piccolo spazio di via Bezzi mira ad ospitare le grandi idee e favorire la narrazione dell’artigianato. “Non un negozio, ma uno spazio privato che vuole essere il negozio di tutti e in modo particolare di chi non ha negozio“. Non si punta (solo) alla vendita, ma alla promozione, a comunicare cioè le tante storie operose che caratterizzano l’artigianato del Trentino e non solo
EMPTY è iniziativa privata, ma intende dare visibilità al “mondo artigiano” in un piccolo spazio vuoto da anni, che è stato ristrutturato da 10 imprese artigiane tutte trentine (con il coordinamento dell’arch. Flavio Galvagni) e che contiene soluzioni tecnologiche fortemente innovative. Lo spazio ha investito nella Luce come suo principale contenuto e mira a riempirsi del contenuto degli artigiani (ma anche degli artisti) con esposizioni temporanee. Dal tessuto, al legno, dal vetro ai metalli, dal design alla moda sartoriale, dagli arredi alla luce.
EMPTY ha scelto come simbolo un piccolo toro rosa e fiorito, simbolo di speranza, di forza, di carattere e di fiducia nel futuro: la grinta non manca, la fantasia pure.
In questi anni la città del Mart ha perso via via le sue più importanti e blasonate gallerie, mentre Trento – la città della Scienza – ha visto un rifiorire di iniziative e spazi per l’arte e conta almeno 5 importanti gallerie.
EMPTY rappresenta quindi una doppia sfida: perchè con l’artigiano si ridarà visibilità al manufatto d’arte, riportando l’attenzione sul capitale umano, sul genio, la tenacia che oggi viene espressa da molte imprese artigiane. Artisti compresi. Fino al 13 febbraio Empty ospita il laboratorio di stampa tessile artigianale di Rovereto “Duale a Mano“, creato da una giovane artigiana-artista che espone pezzi unici realizzati con tecnica xilografica. Prossima inaugurazione, il 14 febbraio alle 18,30, con la presentazione della Vetreria Artistica di San Bellino (Rovigo) che affonda le sue radici nelle lavorazioni medievali per creare oggetti di design e illuminazione .
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La Redazione