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DOVE LA VITA MODERNA SI CONIUGA CON LA TRADIZIONE
Ricca di storia, paesaggisticamente affascinante e soprattutto accessibile, dopo la primavera araba del 2010. La Tunisia è il più piccolo e orientale dei tre Paesi disposti lungo la catena montuosa dell’Atlante nel Nord Africa. È anche uno degli Stati del Maghreb, come le vicine e più tumultuose Libia e Algeria. Tunisi la sua capitale, decentrata rispetto al resto del territorio. Soprannominata nell’antichità Côte du Corail per il corallo, la costa Nord della Tunisia affascina i visitatori per i suoi paesaggi atipici, differenti da quelli dell’immaginario collettivo. Lo Stato infatti offre un paesaggio diversificato:dai grandi e aridi deserti dell’entroterra ai laghi salati, dai paesaggi montuosi alle distese verdeggianti, la vegetazione è lambita dalle acque del Mediterraneo e non di rado si possono trovare foreste di querce da sughero e pini marittimi. E’ molto simile alla Sicilia (oltre che vicinissima) e dopo, appunto, un breve periodo di instabilità per la sicurezza internazionale dove il turismo ha subìto un netto calo, oggi si ripropone con forza e positività per ritornare una delle mète più gettonate soprattutto dagli italiani, da sempre in ottimi rapporti. Questo grazie anche ai voli diretti della Tunisair, la compagnia aerea nazionale, intenzionata ad incrementare le frequenze di voli settimanali da molte parti d’Italia (da Venezia a Napoli, oltre che le sempre presenti Roma e Milano). Gli italiani, dunque, torneranno a popolare le ampie spiagge di Hammamet e Djerba, le grandi medine, gli hammam storici e le Moschee (dall’esterno). E’ quello che si auspicano l’Ente del Turismo Tunisino che sta lavorando attivamente per la promozione del territorio e il Ministro del Turismo Elyes Fakhfakh. Quasi 400 mila, prima della Rivoluzione, le presenze italiane che hanno trascorso le vacanze in Tunisia. La cifra è calata vertiginosamente nel 2011. ” Il calo ovviamente c’è stato ma va riassestandosi – ha affermato il Ministro ad una conferenza stampa in presenza di molti giornalisti italiani – Nonostante la guerra civile e i confini con la Libia la stabilità del nostro Paese è una realtà e stiamo lavorando su diversi fronti , abbiamo attuato riforme di marketing e di commercio per operare sulla diversificazione dei prodotti e dei servizi che il paese offre”.
Il Paese effettivamente è da esplorare, viverlo e visitarlo scegliendo gli itinerari più consoni alle proprie esigenze, dall’escursioni più impegnative o le soluzioni più tranquille a portata delle famiglie; concedersi il tempo necessario per scoprire i cafè, le antiche pasticcerie i ristoranti che fanno parte del quotidiano dei tunisini nelle città dove la vita moderna si coniuga con la tradizione. Senza tralasciare l’arte e la storia che circonda il paese come i dintorni di Tunisi nel piccolo villaggio residenziale Sidi Bou Said, caratteristico per le casette bianche e blu, per la lavorazione del ferro battuto e per il museo del Barone D’Erlanger, costruito nei primi decenni del ’900.
Ma nei dintorni di Tunisi una visita è d’obbligo anche ai resti di Cartagine e quello che rimane del porto Punico, le terme d’Antonino, il museo archeologico, il Teatro Romano perchè non bisogna dimenticarci che La Tunisia fu l’istituzione della provincia romana dell’Africa, quando divenne dopo la Sicilia uno dei granai dell’Impero Romano.
In Tunisia l’ospitalità e il sorriso sono di casa, talvolta il luogo comune dell’insistenza è esagerata, talvolta no, consolidata. Ma sembra quasi facente parte di un gioco di ruoli dove il turista è consapevolmente preparato che girovagando tra medine e mercati il “contratto” e l’insistenza sono applicabili. Come simbolo di benvenuto e di inizio ai “giochi di ruolo” in ogni luogo si offre ai turisti un piccolo e profumatissimo bouquet di fiori di gelsomino.
Silvia Donnini