OROGEL: IN ITALIA CONSUMI IN CRESCITA COSTANTE DEL CIBO CHE VIENE DAL FREDDOimages

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Si impone sempre più anche in Italia il prodotto già pulito, di lunga conservazione e pronto all’uso, che azzera gli sprechi alimentari e rappresenta un grande alleato in cucina.

In più -è dimostrato -  conserva tutte le proprietà nutrizionali perchè surgelato subito dopo la raccolta nel campo. Un vantaggio non da poco rispetto ai prodotti che vendono raccolti, selezionati trasportati e messi sul mercato in tempi ben più lunghi.

Secondo il “Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati” in Italia, realizzato dall’IIAS - l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati, dopo un 2016 stabile (+0,1%), i consumi dei cibi “sotto zero” hanno ripreso a crescere, registrando nei primi 8 mesi del 2017 un incremento superiore al trend del settore alimentare in generale (che è cresciuto invece del +2,5% nei primi 6 mesi dell’anno). A trainare la ripresa, grazie anche ai nuovi trend alimentari emergenti, sono proprio i  vegetali, seguiti dai prodotti ittici, pizze e snack,in totale 328.149 le tonnellate di alimenti surgelati acquistate nei primi 8 mesi dello scorso anno. Non si tratta  più di alimenti emergenziali da tenere di scorta nel freezer, ma di veri protagonisti del buon mangiare. per la loro qualità, disponibilità in ogni stagione, rapidità di preparazione in linea con i tempi, proprietà nutrizionali ed etichettatura trasparente e con tracciabilità. 

Lo stile dei consumi degli italiani - dice  il presidente di Orogel Bruno Piraccini - è profondamente mutato rispetto agli anni antecedenti la crisi economica globale e oggi più che mai è improntato su direttrici ben definite: la riduzione degli sprechi, la tutela della salute e la ricerca del benessere., E alla sempre maggiore attenzione alla salubrità degli alimenti abbiamo dedicato la nostra linea Benessere ancora di più per gli stili di vita in continua evoluzione diamo molta attenzione al “bio” al “veg”, fino ad arrivare ai “senza” - glutine o  lattosio".

 Orogel è un gruppo cooperativo che conta 1.660 soci produttori, che coltivano in campo aperto con sistemi di produzione integrata e20180524 151546 1 biologica. L'azienda dispone di 1.858 dipendenti che lavorano 142mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli l'anno. La crescita di Orogel è anche il frutto della riconoscibilità del brand e dei valori che trasmette, riconoscibili e apprezzati dai consumatori. Lo mette in luce il consigliere delegato della società,Giancarlo Foschi.  “I risultati che abbiamo raggiunto nel 2017  confermano ancora una volta come Orogel rappresenti per gli italiani un marchio che assicura, oltre a naturalità, gusto e innovazione, anche trasparenza e tracciabilità - afferma il manager - e dunque anche quest’anno vogliamo ringraziare i consumatori che hanno scelto di mettere in tavola i nostri prodotti, assicurandoci, anche per l’esercizio 2017, un fatturato relativo al solo comparto dei surgelati di 230 milioni di euro (+9,7% a valore, rispetto all’anno precedente) con un trend di crescita dal 2009 del 43% e un cash flow di 36milioni di euro”.

Il percorso dell'azienda verso l'innovazione comincia nel 1967 con una cooperativa la COPA, a cui aderiscono 11 produttori ortofrutticoli del Cesenate. Ne seguono altre legate ai settori emergenti come la liofilizzazione e la surgelazione, fino alla nascita nel 1978 del Consorzio Fruttadoro e finalmente del marchio Orogel, attivo nella produzione di grandi quantitativi di surgelati per i grossisti e le comunità. Solo successivamente la produzione si indirizza verso i consumi familiari con le buste, e il successo è immediato per la loro qualità e la praticità di uso.

Nel 1990 viene fondata una scuola di cucina, anche per la formazione di nuovi chef, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza  di una cultura gastronomica ed esaltare al meglio il prodotto nella preparazione delle ricette. Man mano nascono le novità come i Cubelli, gli spinaci surgelati a cubetti, i minestroni di verdure assortite, i passati. Contemporaneamente vengono potenziati  i vari stabilimenti, nel Materano e nel Ferrarese, tutti vicino alle tenute agricole che forniscono i prodotti. 

A Pievesestina di Cesena, il complesso più grande,  un lungo tunnel sopraelevato collega i due grandi stabilimenti e presto sarà operativa una cella di stoccaggio automatizzata a  -25 gradi con sofisticati robot in grado di movimentare 16.000 pallet di surgelati pronti per la distribuzione.

Seguitissima anche la parte agronomica, con politiche ambientali ed ecostenibili, con impianti di cogenerazione di energia e riutilizzo degli scarti di lavorazione. Tra raccolta e la surgelazione infine, non passano che poche ore. La Orogel è fortemente impegnata anche nel sociale. E' infatti capofila e socio fondatore della onlus Romagna Solidale che raggruppa 70 imprese.

www.orogel.it

Mariella Morosi