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Le eccellenze del territorio lombardo attraverso la Cucina d’Autore
Poco si conosce della sua storia, per molti secoli dimenticata, tanto che notizie su di lui ci arrivano dall’America nella prima metà del ‘900, quando fu rinvenuto un libro di cucina il Libro de Arte Coquinaria - attualmente conservato a Washington. In Italia, invece, si deve attendere la seconda metà degli anni ’70 perché studiosi di gastronomia e storici dell’alimentazione si concentrino sulla figura di Maestro Martino, grazie al ritrovamento di altri due esemplari del Libro de Arte Coquinaria – il primo conservato in Vaticano, il secondo presso la biblioteca di Riva del Garda. È proprio questo secondo esemplare, che porta la dedica al nobiluomo GianGiacomo Trivulzio, che rende più chiare le vicende del nostro Maestro Martino (Martino de Rossi, anche noto come Martino da Como) che nasce nella Valle del Blenio nel 2° o 3° decennio del XV secolo, territorio secondario appartenente al Ducato di Milano sotto la signoria viscontea e, successivamente, degli Sforza. E’ logico supporre che Martino, com’era d’uso, dopo una breve formazione come cuoco nella Valle del Blenio, sia sceso verso Milano in cerca di fortuna e presso la corte ducale già nel 1457 a imbandire la tavola di Francesco Sforza, dove affinò il suo gusto, la sua cultura e la sua tecnica, sperimentando ricette e inventandone di nuove. Altre tracce di Martino si ritrovano a Roma, alla corte pontificia a servizio del cardinale Trevisan, soprannominato “cardinal Lucullo” per l’opulenza dei suoi banchetti. Nelle cucine vaticane si consacra il suo successo e la sua fama di cuoco provetto, in particolare è apprezzata la sua fantasia creativa ed il fatto che, a differenza di molti suoi colleghi, Martino non ami copiare ricette già note, quanto piuttosto inventarne di nuove o rielaborare, con estro e gusto moderni, quelle tradizionali.
Oggi, a rendere il giusto onore a questo personaggio, che si può definire padre della cucina d’autore italiana poiché rappresenta l’archetipo del grande cuoco dell’era moderna, è nata un’Associazione, rappresentata dallo Chef Carlo Cracco, con lo scopo di valorizzare la figura storica del maestro lombardo del Rinascimento, attraverso la creazione di un polo milanese dedicato alla cucina d’autore con valenza economica, culturale e turistica a livello internazionale. L’Associazione ha inoltre l’obiettivo di realizzare, con la collaborazione d’istituzioni pubbliche e private, un “Campus della Cucina d’Autore” ovvero un centro culturale polivalente, di valenza internazionale: un nuovo polo di eccellenza che si aggiunge a quello della moda e del design.
Per info: Maestro Martino –Via Paolo Lomazzo 11 – Milano tel 0289075109
Silvia Donnini