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La preferita dagli italiani e dagli stranieri è la Margherita. Premiata la pizza più buona: viene dal Trentino, per La Spezia  secondo e terzo posto.

 Ogni giorno in Italia si sfornano circa 5 milioni di pizze. Un vero e proprio record, con numeri in crescita secondo le ultime stime di Fipe, per un settore che dà lavoro a circa 150 mila pizzaioli e che, sembra incredibile, ha necessità di professionisti e non riesce a trovarli. Sarebbero almeno 6 mila i posti da pizzaiolo vacanti, tuttavia per impieghi avventizi per il fine settimana, periodo in cui si registra il picco di produzione. Il mondo della pizza è stato ampiamente rappresentato a Tirreno C.T., la fiera della ristorazione e dell’ospitalità giunta alla sua 36° edizione fino al 2 marzo negli spazi di Carrara Fiere.

 La pizza più buona d’Italia si mangia in Trentino, a Mezzocorona, di Graziano Scuri (nella foto) della pizzeria “Al Caminetto”. E’ quella che ha convinto la giuria tecnica della tappa italiana del Giro Pizza Europa, il concorso internazionale organizzato da Pizza e Pasta Italiana. Al secondo posto Daniel Favero della pizzeria Ometto di Sarzana (La Spezia) seguito da Riccardo La Rosa del ristorante La Picea di Levanto, sempre in provincia di La Spezia. Il Giro Pizza non è stato l’unico dei concorsi promossi dalle varie associazioni a Tirreno C.T.. Accademia Pizzaioli in collaborazione con la rivista Ristorazione Italiana ha promosso infatti il concorso Master Pizza Chef e per la prima volta in Italia “Pizza senza frontiere” dove a fronteggiarsi sono stati pizzaioli di varie realtà internazionali.

 La pizza più mangiata è senz’altro la Margherita, classica o  con mozzarella di bufala. Seguono quelle al Prosciutto, Funghi, Capricciosa, Carciofini, Salamino, Tonno, in tutte le loro varianti e versioni. A seguire le pizze senza pomodoro, chiamate in bianco, poi quelle speciali, quelle della casa e quelle locali, caratteristiche e che usano i prodotti tipici del territorio. Negli ultimi tempi sempre più preparate quelle gluten free.

Secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli sono circa 42 mila i ristoranti-pizzeria, mentre i locali per l’asporto, taglio e domicilio 21 mila per un totale di almeno oltre 150 mila impiegati tra fissi , stagionali e per i weekend. Di questi, 65 mila sono  Italiani, 20 mila Egiziani, oltre 10 mila Marocchini. Ogni locale produce e vende giornalmente in media 80 pizze su 6 giorni lavorativi ed uno di chiusura per riposo settimanale. Circa la metà vengono mangiate fra il sabato e domenica. Il totale delle pizze preparate e vendute in questi locali sono  poco più di  5 milioni al giorno, moltiplicate per 27 giorni lavorativi porta a 135 Milioni di pizze al mese e moltiplicando per 12 mesi, il consumo arriva a 1miliardo e 620 milioni di pizze all’anno.

Il costo medio di una pizza e bibita varia tra i 7 e gli 11 euro. Il Centro risulta l’area geografica più cara rispetto a Nord e Sud. Mediamente in Italia le palline per pizza vanno da un peso di 180 a260 grammi. Consideriamo che la maggior parte delle pizze consumate sono quelle basse, senza bordo alto e quindi con un peso che va da 180 a200 grammi, c’è poi una buona parte che va intorno ai 220 grammi ed infine le pizze Napoletane attorno ai 260 grammi. Le pizze, così dette all’Italiana, cioè basse, rappresentano circa il 90% del totale, il 10% è rappresentato dalle pizze Napoletane.

 La Redazione Tiguido