ROMA, FESTA GRANDE AL SUPPLIZIO DI ARCANGELO DANDINI PER LA PREMIAZIONE DEL CONTEST SUPPLITIAMO IDEATO DA LUCA PUZZUOLI DI RISATE & RISOTTI

anna tortora
Con un delicato supplì al profumo di mare era stata la giornalista e food blogger romana Anna Tortora ad aggiudicarsi il podio di "SuppliTiAmo" il concorso promosso da "Risate & Risotti" per rendere un po' meno duri i giorni del lockdown. Nessuno, allora, lo potè gustare a causa dell'isolamento obbligato, ma attraverso il web si poteva immaginarne il sapore, leggendo e rileggendo la ricetta puntualmente descritta.

E neppure la sua autrice e gli altri finalisti poterono essere incoronati con il meritato alloro. Ora finalmente, tra flashes e tintinnar di calici, il debito è stato pagato e i premi consegnati alla vincitrice e agli altri finalisti nel corso di un'allegra serata da Supplizio, il locale dedicato allo street food dello chef Arcangelo Dandini. Grandi vassoi colmi di supplì hanno deliziato gli ospiti e la prova d'assaggio ha confermato la buona scelta dei giurati che erano lo stesso Dandini, Anna Maria Pellegrino, Leonardo Romanelli, Maurizio Di Dio e Giampaolo Trombetti.

In occasione della premiazione del contest, in questa friggitoria gourmet di via dei Banchi Vecchi, sono stati anche presentati salumi e formaggi di alta qualità offerti da alcuni artigiani dell'agroalimentare umbro: la Norcineria Oreto, i Formaggi della Tenuta Radichino dei Fratelli Pira e la Mozzarella e burrata di Bufala di La Perla del Tevere di Penna in Teverina. La degustazione è stata abbinata alle bollicine Metodo Classico della prestigiosa cantina orvietana Decugnano dei Barbi.

suppli vincitore

A rubare la scena, tra l'entusiasmo degli ospiti, sono stati però i supplì di mare by Anna Tortora, sempre gentile e disponibile con tutti a motivare la scelta degli ingredienti e le modalità di esecuzione . «Volevo fare qualcosa che fosse anche estivo - ha detto la vincitrice - intenso e delicato allo stesso momento. Ho scelto di usare i lupini di mare, fratelli poveri delle vongole veraci ma molto saporiti, con i piselli in due consistenze, interi e in vellutata, con la menta che ho sul balcone di casa. Niente altri grassi se non un po’ di extravergine a crudo».

L'ideatore del concorso SuppliTiAmo, e di altre iniziative conviviali è Luca Puzzuoli che 14 anni fa ha ideato il format Risate & Risotti per unire il divertimento alla buona cucina. Per la gara dedicata al supplì, sovrano indiscusso della cucina romana, si è avvalso della collaborazione creativa di Cristiana Curri, di Raffaella Ghislandi e di Velia De Angelis, esperte riconosciute in termini di gastronomia di qualità e buon mangiare. Al secondo posto del contest, quasi al filo di lana e con un solo punto di scarto, si era piazzata Maria Vittoria Casolaro di Napoli con il suo supplì Napoli 2.0,con tutti i profumi del Vesuvio. Al terzo posto, in quello della genovese Bianca Berti, a colpire erano stati i sapori liguri. In quarta posizione si era imposto il beneventano Almerindo Santucci col suo Supplì ‘mbriaco e alla quinta Leonardo Perisse di Orvieto con la sua aromatica composizione al filetto di maiale e crema di piselli. I primi tre classificati si sono aggiudicati i premi messi in palio dagli sponsor: La padella Shark Skin di Pentole Agnelli, una confezione Riso Carnaroli di Riso Maremma, una confezione Pomodori Ciro Flagella Il Rosso da Amare, una lattina da 5 litri di olio evo del Frantoio Archibusacci di Canino, una confezione di Lamponi dei Monti Cimini e una borsa artigianale di TOO Italy.

«Attraverso questa iniziativa - ha detto Luca Puzzuoli - si è raccontata tutta l'Italia in un momento di grande tristezza per tutti per la pandemia. Questa festa è anche l'occasione di proporre il supplì come simbolo dello street food nazionale e dedicarli una giornata, tutti gli anni, che potrebbe essere il 21 giugno, come benvenuto all'estate». Non è stato facile per Anna Tortora creare un supplì "territoriale" in una città come Roma in cui è popolarissimo da sempre, anticamente proposto bollente dai friggitori di strada, quelli che James Joice chiamava "supplitari", e poi in tutte le locande e ai banchetti della città. Per la prima volta il supplì appare in un menu nel 1874 nella Trattoria della Lepre di Via Condotti e poi viene codificato nel 1929 nel ricettario di Ada Boni che però lo definiva al femminile, la supplì. E questo grazie alla sua origine francese da “surprise”, quindi "la sorpresa". Al suo interno, al centro del riso, conteneva sugo di regaglie di pollo (durelli e cuori), piselli e provatura, una sorta di mozzarella che al calore "filava". Per questo dai romani viene chiamato supplì al telefono.

Grazie a Risate & Risotti questo esemplare goloso della gastronomia popolare godrà ora di una nuova popolarità attraverso altre iniziative. Il prossimo appuntamento con SupplìTiAmo e con Risate & Risotti sarà ad Orvieto per una tre giorni tutta da gustare: 11, 12 e 13 settembre 2020, con le eccellenze gastronomiche e i mestieri del cibo del territorio.

www.risateerisotti.it

 

Mariella Morosi