Agricoltura Vera e Olio Extravergine fonte di salute e prevenzione protagonisti dell’evento romano promosso da Alce Nero

 In risposta ai recenti scandali sull’olio extravergine di oliva adulterato, il principe delle nostre tavole è stato protagonista di un evento che si è recentemente svolto a Roma da Eataly , organizzato da Alce Nero insieme al Consorzio Nazionale Olivicoltori, a Finoliva, socio di Alce Nero, e allo chef Simone Salvini per spiegare come il buon extravergine possa provenire solo da una sana agricoltura.

“Dietro e dentro un olio vero ci sono agricoltori veri: facce, storie, territori e sapori che si raccontano. Se è Vero, è Buono. Alimento principe della dieta mediterranea, l’olio Evo non solo aggiunge gusto ad ogni piatto, ma svolge un importante ruolo per la prevenzione di molte patologie. Eppure ha il primato di essere il prodotto più contraffatto ed è per questo motivo che il fruitore deve chiedersi chi c’è dietro ai prodotti che acquista, a partire dall’olio.” Spiega Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero, che ha dato il via ai lavori soffermandosi sull’importanza dei metodi produttivi tradizionali e naturali.

Ne hanno parlato – moderati da Federico Quaranta, autore e conduttore di Decanter, Radio2 - anche Gennaro Sicolo, presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori, che tutela e autocertifica la qualità del prodotto tipico dei produttori associati: “Alla base di un extravergine buono e sano c’è anzitutto l’orgoglio e la passione di un agricoltore che produce rispettando l’equilibrio della natura e della terra. La coltivazione biologica è più costosa e impegnativa rispetto a quella convenzionale che utilizza sostanze chimiche, contribuisce però non solo a mantenere inalterate le proprietà dell’olio, ma anche a rispettare l’ambiente e il territorio. Ecco perché l’olio extravergine di oliva così coltivato deve avere il riconoscimento e la giusta valorizzazione, anche se attualmente la legislazione di tutela è ancora insufficiente in materia di etichettatura e consente di ingannare il consumatore con diciture fuorvianti.

L’intervento di Claudio di Rollo, di Finoliva Global Service, si è soffermato sull’importanza della trasparenza e tracciabilità “Il consumatore deve poter risalire alla provenienza dell’olio che acquista, a chi lo produce, dove, come e quando è stato fatto in modo da prevenire azioni ingannevoli e nocive alla salute. Solo la massima trasparenza può contrastare azioni come la maxi truffa di Siena/Firenze che ha riguardato 8mila tonnellate di olio, quasi il 2% della produzione nazionale. Noi ci siamo costituiti parte civile al processo. E’ necessario che tutta la filiera lavori nella direzione della trasparenza e della qualità, è necessaria la corresponsabilità anche della GD nella selezione dei produttori e dei confezionatori.”

“L’olio EVO alimento base della dieta mediterranea, è un nutraceutico d’eccellenza. Grazie alla ricchezza di polifenoli e acido oleico, il principale acido grasso, esercita una serie di effetti benefici sulla salute, che vanno dal migliorare la digestione, alla prevenzione tumorale. L’epigenetica, scienza che studia le modifiche operate da alcuni componenti alimentari sul nostro DNA, ha evidenziato che l’olio EVO stimola nella cellula l’espressione di geni deputati ad esempio al controllo dei livelli di colesterolo nel sangue e della risposta infiammatoria. Il consumo di 4 cucchiai al giorno risulta preventivo verso le patologie cardiovascolari come dimostrato recentemente da un importante studio pubblicato su New England Journal of Medicine.” Ha sottolineato Renata Alleva, PhD in Biochimica Specialista in Scienze dell’Alimentazione e ricercatore presso IRCCS Rizzoli.