Pin It
 
LA REGIONE LAZIO DA’ IL VIA AD UN PROGETTO PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO
Latina, capoluogo dell’omonima provincia del Lazio, è una città giovane:  fu fondata nel 1932 con il nome Littoria. Intorno furono creati borghi agricoli come Pontinia, Sabaudia, Aprilia e Pomezia, dopo una bonifica colossale che restituì all’agricoltura quattro milioni di ettari. La sua storia è nel tracciato urbanistico, negli imponenti edifici e nelle opere dell’ arte razionalista. Oggi è una città moderna, ricca di stimoli culturali, ma la sua vocazione agricola è rimasta e continua ad evolversi nel senso più moderno, con sinergie tra le varie attività produttive, come artigianato, turismo e tutela ambientale. Tutta la provincia di Latina oggi è un patrimonio di eccellenze enogastronomiche e la Regione Lazio l’ha inserita in un progetto integrato di largo respiro – rivolto anche alle altre quattro province laziali: Roma,Virebo .Frosinone e Rieti- per promuoverla a cominciare dalle sue eccellenze agroalimentari. A testare tutte le le bellezze e le bontà dell’Agro Pontino è stata una delegazione di giornalisti europei che hanno visitato i più bei siti artistici come l’Abbazia cistercense di Fossanova,la più antica d’Italia, ma anche piccole città storiche come Priverno che vanta un percorso museale articolato ed una ben protetta area archeologica. L’antico Frantoio di Paola Orsini, tra i più premiati produttori di olio extravergine biologico della qualità autoctona Itrana, è stato trasformato in una golosa vetrina di tipicità alla presenza delle istituzioni locali e dei i produttori che hanno raccontato agli ammirati ospiti internazionali gli antichi saperi e la cura con cui si continua anche in tempi difficili a produrre artigianalmente tante specialità. Si tratta in gran parte piccole e piccolissime imprese a conduzione familiare. Come la famiglia Scherzerino che da mezzo secolo fa una squisita salsiccia al coriandolo, aromatici capocolli e pancetta alle erbe, come Sabrina del caseificio Macchiusi con le ovoline di bufala e una ricotta vellutata, o l’Azienda La Felice, vivaio specializzato in piante biologiche, e i Parlapiano produttori di kiwi. E’ stata presentata anche l’acqua minerale della fonte di Suio, famosa fin dai tempi dei romani. Apprezzatissimi i vini della cantina Sant’Andrea tra cui il famoso Moscato di Terracina:. E’un’azienda che ha due anime:la prima vocata alla sperimentazione e all’innovazione, la seconda legata alle tradizioni e alla riscoperta del passato.
Famosi, e introvabili altrove, i carciofini sott’olio di Paola Orsini, più piccoli di un’unghia, saporitissimi, che richiedono un lavoro molto impegnativo, ma che lei e il marito si ostinano orgogliosamente a produrre. Apprezzatissimo e molto degustato, un dolce unico, che si può gustare solo in quel territorio: ha la forma di una moneta e porta il nome di Cicerone perchè fatto con un’antica ricetta romana a base di mandorle, pistacchi,pinoli,burro,uova e miele. Per apprezzare meglio questi prodotti bisogna conoscere le storie che hanno dietro. L’aveva detto la direttrice dell’Agenzia del Turismo della Regione Lazio, Ersilia Maffeo, presentando l’iniziativa a Roma all’Enoteca Regionale. ”Abbiamo scelto di associare le attrattive storiche e culturali dei territori con l’offerta enogastronomica e con visite alle aziende artigianali dell’agroalimentare per vedere come le eccellenze vengono prodotte artigianalmente. La difficoltà di realizzare i primi itinerari da proporre è quella della scelta,perchè tutti i territori si distinguono per unicità“.
Tra gli itinerari pontini più interessanti il Giardino Botanico di NinfaSermoneta e il Castello Caetani, Terracina e il Tempio di Giove Anxur,Sperlonga, Gaeta e il Santuario della Montagna Spaccata, il lsito archeologico di Norma, e tutta la suggestiva riviera di Ulisse, per scoprire il fascino della maga Circe. Sono di grande interesse naturalistico il Lago di Fogliano con l’orto botanico e il Museo Ornitologico. Cantate dai poeti le famose dune di Sabaudia e le Isole Pontine: Ponza, Ventotene, Palmarola e Zannone.
M.Morosi