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cover insalate                                                

Riconosciuta già dalla lingua italiana nel ’300, la voce “insalata” designa il cibo composto da erbe commestibili e verdure, o se vogliamo essere più precisi, qualsiasi pietanza di ingredienti crudi o cotti che si condiscono con olio, sale, aceto o limone. Ma forse non tutti sanno che col termine insalata si disperde una miriade tipologica infinita, quelle acefale (che non formano il cespo) e quelle a cespo, le famiglie delle lattughe, le cicorie, i radicchi, solo per citare le più conosciute (da alimento dei poveri, quest’ultimo è diventato cibo presente nelle raffinate cucine d’Europa, ortaggio d’èlite a NewYork e Tokio).

E forse non tutti sanno che… lo storico Svetonio narra che l’imperatore Augusto fece scolpire una statua in onore della lattuga a cui attribuì la propria guarigione da una grave malattia.

Tutto questo e molto altro ancora si può amabilmente scoprire nell’interessante volume “le Insalate”, il 14° della riuscitissima collana Coltura&Cultura, promossa da Bayer CropScience, che negli ultimi anni si pone come scopo primario quello di far conoscere i valori della grande produzione agroalimentare italiana, della sua storia e degli stretti legami con il territorio.

Per la prima volta, sessantasette fra i maggiori esperti delle insalate nel nostro Paese hanno fotografato ogni aspetto di questa coltura, dalla botanica alla coltivazione, dal valore nutrizionale all’utilizzazione e alla produzione di IV gamma, senza dimenticarne la storia, i paesaggi, le presenze nell’arte, le ricette, la percezione dei consumatori. “Il volume racconta i segreti del successo delle insalate - spiega la docente Maria Lodovica Gullino, fitopatologa all’ Università di Torino, coordinatrice scientifica del volume, presentato a Napoli il1 marzo in occasione della fiera AgroSud – “Per portare sulla nostra tavola insalate tagliate, lavate e imbustate sono state necessarie innovazioni avanzatissime nella selezione delle varietà, nella coltivazione, nella difesa, nelle tecniche post raccolta e per la conservazione che hanno coinvolto ricercatori e produttori. Il risultato di questa collaborazione è una produzione molto sofisticata e di grandissima qualità, oltre che fra le più sicure e sostenibili della nostra agricoltura”.

600 pag. Edizione Coltura &Cultura – Bayer CropScience

Ricordiamo che della stessa collana sono già stati pubblicati tredici volumi estremamente interessanti come il grano, il pero, la vite e il vino, il mais, il pesco, il melo, il riso, l’ulivo e l’olio, il carciofo e il cardo , l’uva da tavol, il Pomodoro, la Fragola e la Patata.

 

Silvia Donnini