Il Lugana vino del Lago di Garda

 

Un territorio, quello dei Lugana, davvero unico e interessante.
Sì, lo sappiamo, si dice così di ogni territorio ed è anche vero in Italia, dove ogni borgo ha storie, anedotti, particolarità e piatti tipici.

Ma se vi dicessimo che qui, a sud del Lago di Garda, quello dei limoni in fiore cantati da Goethe, nasce un'uva, la Turbiana, più nota come Trebbiano di Lugana che è sì parente del Trebbiano di Soave ma che da questa si distingue. Non solo si distingue ma si declina in 5 varietà di vino.
Ebbene sì, quando parliamo di Lugana stiamo raccontando solo una parte della storia e della ricchezza di questo vino, perché di Lugana ce ne sono 5:

  • Lugana DOC
  • Lugana Superiore DOC
  • Lugana Spumante
  • Lugana Riserva
  • Lugana Vendemmia Tardiva

Che dire del Lugana DOC?

Il vino del Lago di Garda per antonomasia. Fresco e perfetto per il pesce, ma non solo con quello, ha un profumo floreale e un gusto piacevole.
Ma non è mai scontato e anzi, caratteristica di un po' tutti i produttori di Lugana, la ricerca e l'innovazione lo rendono sempre vivo e vivace.
Da segnalare in tale senso, la Cantina Marangona a Pozzolengo che sta vinificando in cemento (lo so, qualcuno storcerà il naso, ma assaggiatelo prima di giudicare, su) e affinando in acciai e, altra eresia, usa i tappi a vite.

 

Scopriamo il Lugana Superiore DOC

Dopo la vendemmia sta almeno un anno ad affinarsi per essere più complesso del Lugana DOC.
Ha profumi di clorofilla, di agrumi maturi ed anche di nocciole e un colore oro più intenso della versione base.
Arriva in disciplinare nel 1998 a proposito della ricerca e dell'innovazione di cui sopra.

Del Lugana Riserva scopriamo che...

La naturale evoluzione del Lugana Superiore e in affinamento fa almeno 24 mesi di cui 6 in bottiglia.
Il risultato sono colori ancora più caldi e sapori più intensi che arrivano alla pietra focaia e quasi al balsamico.
Qui da segnalare il Sergio Zenato 2017 per l'intensità di gusto e profumi con il legno che si avverte già al livello naso anche per i meno preparati nelle analisi organolettiche.
Ma quale la ricetta? Nessuna ricetta; qui si va non a braccio, ma a cuore e a esperienza.
Ogni annata presenta caratteristiche uniche e il compito del vignaiolo è cogliere queste caratteristiche ed esaltarle: non ci può essere LA ricetta, ma c'è attenzione, ascolto e lavoro appassionato per fare il meglio.

Il Lugana Spumante?

Ebbene sì, fatevi in là Franciacorta, Alta Langa e Prosecco.
Il Lugana è anche spumante e per non farsi mancare nulla sia metodo Charmat che classico.
Nel primo classico, profumi e gusti più semplici nel secondo, grazie alla rifermetazione in bottiglia, note più complesse sia al naso che al gusto.
Ma lo spumante in Lugana non è una novità: il disciplinare lo riporta dal 1975.
I numeri sono esigui rispetto al Lugana DOC e Superiore, ma comunque un'ulteriore declinazione della medesima uva che non delude.

Lugana Vedemmia Tardiva? Presente!

Tra ottobre e novembre si raccolgono le ultime uve e quindi la surmaturazione è avvenuta in pianta e non in cantina.
Non pensate al passito.
Il Lugana Vendemmia Tardiva è sì viscoso e denso ma lo zucchero è tenuto controllato dall'acidità che il terroir regala a queste viti.

Insomma, per un vino noto, perché innegabile che il Lugana è ben noto e non solo nei confini nazionali, anzi, e di “pronta beva” un universo da scoprire e che si svela nella sua ampia varietà se solo si vuole approfondire.

 

www.consorziolugana.it 

 

Cristiana Pedrali