Cantina Novelli si presenta in occasione del Festival dei Due Mondi
30 giugno – 1 luglio: week end tra Spoleto e Montefalco

spoleto
Terra difficile, legata ancora al mondo contadino e arcaico, l’Umbria è la “madre” di vitigni straordinari, quali il Sagrantino, diventato il simbolo del territorio di Montefalco. Forse non tutti sanno però che, storicamente, l’Umbria era soprattutto vocata alla produzione di vini bianchi, come dimostra lo studio sulla vite e sul vino in Umbria del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, pubblicato nel 1896, dove si afferma che “la quantità del vino bianco prodotto nell’Umbria sta a quella del vino rosso come 21:4”. Anche l’inchiesta Agraria di Stefano Jacini a fine ‘800 conferma questo e, in particolare, evidenzia l’alta vocazione alla produzione di un vitigno: il Trebbiano Spoletino.

Patrimonio che sì è perso nel tempo, il Trebbiano Spoletino viene riscoperto da Stefano Novelli, giovane manager a capo di un importante gruppo agroalimentare conosciuto per i marchi Interpan e Ovito, leader in Italia nei settori Pane e Uova, grazie all’aiuto dell’enologo Maurilio Chioccia.
Poca documentazione scientifica e limitato materiale genetico rendono difficile il lavoro di recupero del Trebbiano Spoletino ma la volontà di portare a termine la valorizzazione di questo binomio vino-territorio sprona Stefano Novelli a contattare Attilio Scienza, uno dei padri della zonazione.

A distanza di poco, il convegno “Il Trebbiano Spoletino – un vino da tutelare a livello comunitario”, all’interno della manifestazione “Vini del Mondo” tenutasi a Spoleto lo scorso anno, dimostra che l’interesse per il vitigno sta crescendo e che la strada intrapresa dal Gruppo Novelli è quella giusta.
“Il progetto nasce dal legame della famiglia Novelli con Spoleto” spiega Stefano Novelli “in Umbria, terra dove il Sagrantino sta spopolando, manca un grande vino bianco da vitigno autoctono, eppure la storia ci dice che nel passato la regione era soprattutto vocata alla produzione di bianchi e, in particolare, al Trebbiano Spoletino. Oggi il professor Attilio Scienza sta attuando lo studio ampelografico ed enologico di questo vitigno e presto avremo i risultati del lavoro.”

Il progetto ambizioso è fare riscoprire al consumatore un vitigno di cui si è persa memoria, raggiungendolo casa per casa in tutta Italia attraverso internet e una capillare rete vendita nazionale, data dal know how del Gruppo Novelli ma anche, invitandolo a conoscere in prima persona questo straordinario prodotto nel suo territorio.
novelli
Grazie ad un complesso progetto in fase di realizzazione, la Cantina Novelli potrà offrire al pubblico non solo la possibilità di conoscere il Trebbiano Spoletino ma anche il territorio in cui viene prodotto. Oltre all’azienda agricola e alla cantina di affinamento, il progetto prevede infatti anche la ristrutturazione di alcuni casali per la realizzazione di Relais con confortevoli appartamenti, ma anche campo da golf, laghetti per la pesca sportiva, piscina, campi da tennis e percorsi a misura di famiglia. Cuore di questo progetto è oggi il Parco dei Daini che, oltre ai due Relais da 32 posti letto, e 1.200 mq, comprende ben 60 ettari di bosco in cui vivono indisturbati daini, cinghiali, mufloni, lepri e volpi.

Un progetto che intende valorizzare un vino e il suo territorio d’origine, un nuovo modo di intendere il turismo enologico che permetterà di scoprire la terra umbra in tutta la sua bellezza.

Cantina Novelli organizza ed invita a trascorrere un week end dedicato ai grandi vini dell’Umbria, all’arte e alla cultura protagoniste del Festival dei Due Mondi.
Il programma vedrà un giorno dedicato al territorio di Spoleto, patria del Trebbiano Spoletino. Dopo la cena al Parco dei Daini, oasi naturale di proprietà del Gruppo Novelli, la serata si concluderà con il concerto di musica cubana di un personaggio d’eccezione: il noto attore Andy Garcia, ospite del Festival dei Due Mondi nell’inusuale ruolo di cantante.
Domenica 1 luglio il programma sarà dedicato al territorio di Montefalco, dove si trova Cantina Novelli. Per la prima volta la cantina, che si estende su 3000 metri quadrati, di cui oltre 600 dedicati all’accoglienza, verrà presentata alla stampa nazionale, dopo tre anni di lavoro per ideare il luogo ideale per valorizzare il prodotto e il suo paesaggio.

Il Progetto VINO
sagrantino Il vigneto del Montefalco Sagrantino: Vigneto a corpo unico, è situato ad un’altitudine di 360 metri su di una collina che a nord-est si affaccia su Montefalco, nella zona identificata dal toponimo “Pedrelle” da cui prende il nome. Lungo i confini risalta la presenza di querce disposte “a filare”, caratteristica degli storici limiti delle proprietà agricole.
Il clima, caratterizzato da estati calde ed inverni molto freddi, ed il terreno, di tipo argilloso e
ricco di scheletro, consentono alla vite di esprimere al meglio le caratteristiche di questo vitigno autoctono.
Il sistema di allevamento adottato dall’azienda è il “cordone speronato” con una densità di 5.000 piante ad ettaro e una resa di circa 65 q.
La resa dell’uva in vino è pari al 65%.
La vendemmia viene effettuata manualmente nella prima metà del mese di Ottobre.
trebbiano Il vigneto del Trebbiano Spoletino: Situato alle pendici dei monti Martani, si trova ad un’altitudine di 380 metri ed è esposto a sud. Il terreno è argilloso e ricco di scheletro.
Il clima, caratterizzato da estati calde ed inverni molto freddi, consente alla vite di esprimere
al meglio le caratteristiche di questo vitigno autoctono. Il sistema di allevamento adottato dall’azienda è il “cordone speronato” con una densità di 4.600 piante ad ettaro e una resa di circa 80 q. La resa dell’uva in vino è pari al 72%.
La vendemmia viene effettuata manualmente nella seconda metà del mese di Ottobre.
La Cantina
La costruzione della cantina di Montefalco è iniziata nel 2003 e segue un disegno ambizioso in uno stretto legame con il territorio. La superficie si estende su oltre 3000 mq, di cui 1200 metri sono costituiti dai sotterranei destinati all’affinamento con botti e barriques.
Alla conclusione dei lavori, all’inizio del 2007, la cantina ospiterà un sistema di accoglienza innovativo, che sarà uno strumento molto importante ed efficace nella promozione della produzione Novelli e del territorio.
La zona “foresteria” sarà destinata alla ristorazione e a corsi di degustazione e di cucina condotti da opinion leader nel mondo del vino e da noti ristoratori.
Nelle vicinanze della Cantina, in un parco di 80 ettari, si trovano i due Relais della Novelli, di quasi 600 mq ciascuno, immersi nel verde per trascorrere tranquilli week end o rilassanti settimane di vacanza.

Per informazioni
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(La Redazione)