VINO E CULTURA APPARTENGONO ALLE FIGLIE DELLA TERRA         LE DONNE FANNO LA DIFFERENZA a BARI VINO E CULTURA APPARTENGONO ALLE FIGLIE DELLA TERRA

E’ ormai una diceria – e anche un po’ demodè – quella in cui si afferma che le donne tendono a fare meno gruppo rispetto gli uomini, poiché regna l’invidia e il pettegolezzo. In realtà quando le donne “fanno squadra” sono vincenti. Fin dall’inizio. Le figlie della terra è stato il tema del “salotto rosa delle Donne del Vino”, l’associazione nazionale che dal 1988 riunisce al femminile ciò che ruota intorno al prezioso nettare. Un’associazione di 650 socie in 19 delegazioni regionali fra produttrici, enologhe, sommelier enotecare, giornaliste, ristoratrici, artiste. Una interessantissima kermesse enologica in cui hanno fatto da corollario cultura arte e fashion, si è svolta il 3 e 4 dicembre scorso a Bari. La scenografia è stata tutta la città ed in particolare la suggestiva cornice del foyer Teatro Petruzzelli diventato per l’occasione il “salotto de Le Donne del Vino”, dove moltissime ospiti del mondo enologico, opinion leader e wine lovers si sono i riunite in un viaggio sensoriale tra calici e profumi, tra racconti al femminile e storie di donne che vivono con passione la vigna e il terroir.

Ma anche testimonianze di vita vissuta, presentazione di libri, performances di danza e proiezioni cinematografiche. Da Elena Martusciello, presidente nazionale dell’Associazione alla delegata regionale Sabrina Soloperto; da Licia Granello, food editor di Repubblica che ha presentato il suo ultimo lavoro editoriale “il gusto delle donne” a Stevie Kim, managing VINO E CULTURA APPARTENGONO ALLE FIGLIE DELLA TERRAdirector Vinitaly International commentando le tendenze del consumatore cinese e i social network più diffusi. Presenti anche le istituzioni con Antonio Maria Vasile, assessore al marketing territoriale del Comune di Bari. Ed ancora Rosella Santoro, direttrice artistica del Festival “Il libro possibile” che ha spiegato come i tempi son cambiati da quando alle donne era addirittura vietato partecipare alle feste pubbliche e bere vino. Presenti l’Associazione Amo Puglia Onlus e Antonella Gaeta, presidente di Apulia Film Commission.

Bari si è “tinta di rosa” dunque, ma è una città in cui le donne sono protagoniste quotidianamente, nelle idee e nella concretezza: da Vittoria Cisonno, curatrice della casa Editrice Tirsomedia eDoriana Cisonno, ideatrice di Eventi d’autore a Luciana delle Donne, responsabile del marchio “Made in Carcere”; dalla direttrice del Centro Operativo della Puglia per l’Archeologia, Francesca Radina che si avvale della collaborazione di giovani e competenti archeologhe per accompagnare i visitatori alla scoperta di una Bari sotterranea, fino alla manager dell’hotel Oriente,dall’elegante tocco femminile, Chiara Bosco (www.orientehotelbari.com )

Per maggiori info ed approfondimenti: www.ledonnedelvino.com , www.eventidautore.it

 

Silvia Donnini