I vini del Piacentino  protagonisti per quattro domeniche di settembre: 6-13-20 e 27 

Ortrugo, Malvasia, Gutturnio ma anche Barbera e Bonarda in purezza oltre al vitigno di Leonardo da Vinci

 

  Il vitigno di Leonardo da Vinci, la Malvasia di Candia aromatica, il rinato Ortrugo, e il rinomato Gutturnio – nelle sue versioni frizzante, Superiore (fermo d’annata) e Riserva (con affinamento in rovere o barrique) o la straordinaria Malvasia Rosa, prodotta grazie a una mutazione genetica spontanea che conferisce a questo vino la sua eccezionale unicità.

Sono alcuni dei protagonisti del Valtidone Wine Fest 2015, giunto alla sesta edizione e presentato a Milano in Piazza Città di Lombardia con una degustazione di vini e prodotti tipici di questa parte del territorio Piacentino, in Emilia, per far conoscere il programma e i contenuti della più grande rassegna del vino locale che animerà i borghi della Val Tidone per tutto il mese di settembre.

All’iniziativa organizzata in collaborazione con le associazioni interregionali di giornalisti agroambiente e food Arga Lombardia Liguria e Arga Emilia-Romagna, per la prima volta impegnate in un’iniziativa congiunta, erano presenti alcune tra le Cantine organizzatrici della rassegna con la partecipazione di Manuel Ghilardelli, sindaco di Ziano Piacentino, il comune più vitato d’Italia con l’85% del territorio coltivato a vite e un altro primato: ospita il San Carlo, il primo pancettificio d’Europa.
 “Le nostre terre – ha spiegato Ghilardelli – producono Barbera, Bonarda, Ortrugo e Malvasia che, insieme ai salumi tipici e alle colline che caratterizzano il nostro paesaggio, diventano l’occasione per scoprirne la genuinità e la passione per le cose buone e sane da bere e da mangiare”. 

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti Mattia Biffi dell’azienda Mossi di Albareto di Ziano, Roberto Manara della Tenuta Ferraia di Vico Marino di Ziano Piacentino, Alberto Bossi, della Cantina Sociale di Vico Barone di Ziano Piacentino, Valentino Ramelli Colombo dell’Azienda Agricola Molinelli di Ziano Piacentino.
 L’azienda Mossi, in particolare, è la seconda a conduzione familiare più antica d’Italia (nata nel 1558) e  90° nel mondo: un primato cui si aggiungono il lavoro di ricerca per la riproposizione dell’Ortrugo, tipico vitigno autoctono che era stato ingiustamente dimenticato e oggi DOC, la collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza e con il professor Roberto Fregoni per la produzione della Malvasia Rosa, un vigneto espressamente dedicato alla sperimentazione di ben 27 varietà autoctone “dimenticate” per verificarne l’idoneità a una nuova vinificazione.
La Cantina Sociale di Vicobarone è la più importante realtà vinicola della Valtidone: nata nel 1960, oggi conta 250 soci che tra Colli Piacentini e Oltrepò Pavese pigiano 85.000 quintali d’uva. Si è impegnata nel programma di sostenibilità per ridurre il proprio impatto ambientale sia nei vigneti che in cantina ottimizzando ad esempio le lavorazioni in campagna e minimizzando le emissioni di CO2 e il consumo di acqua nei processi di vinificazione e affinamento.

Vino ma non solo: le degustazioni saranno accompagnate dai prodotti tipici piacentini: chisöla, pancetta, batarö, tortelli con la coda, coppa e salame che, con i loro sapori, sanno esaltare ancora di più il gusto e l’aroma dei vini.
Non mancheranno intrattenimenti collaterali come concerti, cene, eventi,  anche fuori provincia, pacchetti turistici e visite guidate del territorio.
Per info e programma:http://www.valtidonewinefest.it/



La Redazione