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LA RINOMATA CANTINA SICILIANA SOSTIENE IL PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE
Il progetto della sponsorizzazione del Parco Archeologico di Selinunte da parte della Cantina Settesoli di Menfi è finalmente una realtà. Ne ha parlato all’evento di enogastronomia “Taormina Gourmet” Roberta Urso, responsabile della comunicazione e delle pubbliche relazioni della cantina cooperativa siciliana a cui aderiscono oltre 2.000 viticoltori con una superficie vitata di 6.000 ettari nell’area dell’agrigentino. Il progetto a sostegno di uno dei parchi archeologici più belli del mondo, la più vasta area d’Europa con 310 ettari, è già partito con una serie di attività tra cui l’illuminazione della fortificazione est dell’Acropoli di Selinunte. Dopo un anno di lavoro tra difficoltà burocratiche, è stato possibile siglare un contratto in cui un soggetto privato aiuta lo Stato ed i Beni Culturali. “Spero questa intesa - aveva annunciato il presidente della cooperativa Vito Varvaro - apra le porte ad altri accordi che aiutino la manutenzione dei tanti beni culturali della Sicilia e il suo sviluppo turistico . Il vino Settesoli è ambasciatore del territorio in tutto il mondo e vuole contribuire alla notorietà dei Templi di Selinunte e al loro restauro. Credo nello sviluppo agricolo e turistico del territorio, una grande opportunità di ricchezza per le nuove generazioni”.
L'obiettivo è raccogliere 500 mila euro (compreso il contributo già messo a disposizione da Settesoli) per i restauri e per lanciare il sito di Selinunte ed il suo territorio come meta imperdibile per i turisti che visitano la Sicilia. Sono già in corso varie attività di marketing del marchio Settesoli che coinvolgono i consumatori e favoriscono la raccolta di fondi. Nei supermercati di tutt’Italia acquistando una bottiglia del marchio si devolvono 10 centesimi ma i consumatori potranno anche fare libere donazioni usufruendo dell’Art Bonus che consente un credito di imposta pari al 65% della cifra donata. Ma è in corso anche un “gioco di squadra” tra aziende, imprenditori, personaggi della cultura, dell’arte e opinion leader che sostengono il progetto, il primo del genere messo a punto in Sicilia.
Non manca, per questa giusta causa, il coinvolgimento dei media con comunicazioni radio e tv, affissioni, web e social. Anche sul sito della cantina (settesolisostieneselinunte.it), si possono trovare testimonianze di sostegno e aggiornamenti. “Settesoli – ha detto Roberta Urso a Taormina Gourmet - lavora insieme alla comunità dei nostri soci al continuo miglioramento della qualità dei nostri vini, in una continua ricerca per valorizzare qualcosa di ancora inespresso dal nostro territorio, già del resto vocato all’eccellenza”.
Le etichette prodotte sono una trentina, in quattro linee: Settesoli, Mandrarossa Porto Palo, Soleada. L’ultima etichetta appena uscita sul mercato è lo Zibibbo Terre Siciliane Igt 2015 in una interessante versione secca, con intensi profumi di mandorla, zagara e albicocca, spiccata mineralità e grande freschezza.
M.Morosi