imm copertina bisol

 E’ possibile una serena convivenza tra Prosecco e Champagne? Partendo da una scritta campanilistica apparsa sui muri di Valdobbiadene, nasce il libro-intervista: “Viva il Prosecco, Abbasso lo Champagne”, edito da Sovera. Lo scrittore e giornalista Francesco Festuccia, autore del libro, ha chiesto a Gianluca Bisol – esponente della storica famiglia del Prosecco e direttore generale dell’omonima azienda – una risposta a questa provocazione. «Ho scoperto una realtà – afferma Francesco Festuccia – dalle profonde tradizioni, ma anche animata da una forte voglia di modernità, una capacità innovativa che le sta facendo raggiungere traguardi d’eccellenza. In luoghi patria dello slow food e della slow life, dove però chi lavora con successo ha ritmi newyorkesi, dove aziende come quella dei Bisol diventano delle case history esemplari per capire il successo del made in Italy e non solo». Un dialogo vivace su antichi luoghi e nuove frontiere, un intenso viaggio culturale fra le colline del Prosecco, le “colline di Venezia”, fino a raggiungere il Cartizze, il Cru più costoso d’Italia: Gianluca Bisol, attraverso aneddoti e racconti di vitigni persi e ritrovati, confronta il Prosecco e lo Champagne, due territori protagonisti del mondo vitivinicolo, analizzandone ogni peculiarità. “Lo Champagne è uno status symbol ed il Prosecco è un indiscusso lifestyle symbol” commenta Gianluca Bisol, aggiungendo poi “Ma io amo tutte le bollicine del mondo”. E questa frase diventa anche il sottotitolo del libro, arricchito dalla prefazione di Giovanni Malagò e da una preziosa testimonianza inedita di Alberto Sordi. Il libro, presentato a Vinitaly (venerdì 9 ore 12,30 presso l’area Grandi Vini Pad 7 / Stand E7 -E8) da aprile nelle librerie, verrà venduto anche nelle enoteche.

Silvia Donnini