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IL BIRRIFICIO CHE NON è ARTIGIANALE
Già sapere dov’è Trinitapoli è abbastanza arduo, scoprire che li si trova uno dei migliori birrifici indipendenti è una piacevole sorpresa.
Ormai i birrifici definiti artigianali pullulano. Forti anche del mercato in crescita, appassionati che decidono di farne un lavoro, giovani che iniziano per hobby. Il settore della birra artigianale è in forte crescita tanto che Coldiretti parla addirittura di 1.900% di micro birrifici negli ultimi dieci anni. Secondo i dati di Assobirra tra il 2010 e il 2014 il dato è quasi raddoppiato, sono passati da 186 a 443 e oggi sono oltre 600 i piccoli stabilimenti artigianali in Italia.
La numerosa varietà di birre crea però nel consumatore indecisione e dubbi.
Spetta principalmente a chi produce e a chi propone saperle spiegare e consigliarle sulla base degli abbinamenti e dei gusti. Ormai la birra non è piu l'accompagnamento distratto di un panino o di un trancio di pizza. Moltissime le carte della birra anche nei ristoranti blasonati. Ci vuole però molta professionalità e preparazione. Nel Piccolo Birrificio Indipendente Decimo Primo, a Trinitapoli, neo provincia di BAT (Barletta-Andria-Trani) si trova. "Noi indichiamo gli abbinamenti consigliati e le caratteristiche organolettiche di ogni birra" - spiegano i giovani proprietari Michele Cognetti e Patrizia Sarcina, ricercatore biologo lui, psicologa- addetta al marketing, lei.
La spiegazione del nome arriva subito: "Decimoprimo - spiega Patrizia - perché in Puglia c'erano dieci microbirrifici e saremmo stati l’undicesimo. Dalla decisione all'attuazione è passato un po di tempo "burocratico", ormai c’erano piu di 20 produttori artigianali ma abbiamo deciso di mantenere questo marchio". Ci tengono anche a differenziare i termini: "Qui non si parla di microbirrificio artigianale ma di “piccolo birrificio indipendente”- precisa Michele - perchè è l’essenza del nostro pensiero. la parola artigianale è un termine troppo abusato. E poi non sempre tutto ciò che è artigianale è necessariamente migliore.Ci rappresenta di piu il concetto di “small independent breweries”.
I nomi e l'etichette sono dei micro racconti, un mondo da scoprire: con la bottiglia D-Day il birrificio segna il suo debutto nel panorama brassicolo italiano. Si ispira alle India pale inglesi. La Jouissance è un tributo alle birre belghe altamente aromatica, la karibu è un benvenuto in lingua swahili, l'Hirderga ha sentori di caffè e cioccolato fondente. Tutte, naturalmente, non pastorizzate, non filtrate, rifermentate e affinate in bottiglia.
I giovani proprietari sprizzano di entusiamo ma anche di competenza e professionalità. Si effettuano degustazioni guidate, corsi e piccoli seminari.
Tel 0883630644 -
Silvia Donnini