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Orvieto dal 30 dicembre 2008 al 4 gennaio 2009
Il brindisi è il testimone che trasforma l’occasione quotidiana in un momento speciale.
Per i trentini, essere produttori di spumante è trasformare la quotidianità in un momento speciale, un orgoglio ed un impegno: TRENTODOC è il metodo classico più stappato in Italia, fine ed elegante, dalle bollicine scintillanti che richiamano gradevoli momenti in cui ci si può occupare di piccoli piaceri. Grazie ad una storia lunga e nobile, questo spumante è riuscito a veicolare sino ai giorni nostri, la vitalità e la raffinatezza del suo perlage, fitto e persistente. Le Dolomiti con il clima alpino e il Lago di Garda con le sue miti temperature, fra laghi, castelli ed antichi palazzi, sono i custodi del segreto per cui da un territorio così variegato si ricava un metodo classico unico, elegante ambasciatore della trentinità.
Ad Umbria Jazz Winter, dal 30 dicembre al 4 gennaio 2009, TRENTODOC sarà il brindisi ufficiale di un evento musicale così importante. Si tratterà di un abbinamento fra arti: quella musicale, che eleva lo spirito e quella del produrre metodo classico, che richiede enorme attenzione e capacità.
Ad Orvieto, durante i giorni del festival, saranno molteplici le occasioni per apprezzare TRENTODOC: a Teatro Mancinelli, il 30 dicembre e il 2 gennaio, rispettivamente per il concerto gospel inaugurale e il concerto di Gilberto Joao, a partire dalle 19.30, verrà servito come aperitivo.
A Palazzo dei Sette, per tutta la durata della manifestazione, vi sarà la presenza di un’area tasting e a Palazzo del Gusto, infine, si terranno 4 degustazioni a tema organizzate dall’Enoteca Provinciale del Trentino di Palazzo Roccabruna.
Le ragioni dell’eccellenza trentina vanno oltre le comprovate qualità tecniche di questo spumante ed affondano in molteplici ragioni, sia storiche che di territorio. Le zone vitivinicole vocate alla produzione di metodo classico in Italia sono davvero poche: clima e terroir adatti alla coltivazione di uva Chardonnay (o Pinots, esclusivamente vendemmiati in Trentino) per la produzione del vino base costituiscono una rarità. Questo è un dono per il Trentino, che con quasi otto milioni di bottiglie prodotte nel 2007 si colloca ai vertici della produzione in Italia.
La tradizione spumantistica italiana ebbe inizio a Trento, oltre cent’anni fa, quando Giulio Ferrari, tornato dalle sue esperienze francesi, importò le prime pianticelle di Chardonnay, dando vita alle prime bottiglie di spumante trentino e a un gruppo di produttori che nel corso degli anni si è fatto sempre più nutrito. Inoltre, la D.O.C. Trento è stata la seconda al mondo assegnata ad un metodo classico, immediatamente dopo la Champagne.
La Provincia autonoma di Trento e la Camera di Commercio di Trento hanno contribuito recentemente alla valorizzazione di questo prodotto con la creazione di un apposito marchio e di una nuova campagna di comunicazione. Il marchio collettivo è costituito dalla parola TRENTODOC, scritta sulla etichetta principale della bottiglia in lettere maiuscole, ed è stato realizzato con l’intento di evidenziare la caratteristica principale del metodo classico, il remuage, l’operazione manuale di rotazione delle bottiglie. 27 sono fino ad oggi le aziende che hanno aderito al progetto, che rappresentano la quasi totalità degli produttori di metodo classico trentino.
TRENTODOC è un vino completo che accompagna tutto il pasto e si abbina a quasi tutto il ventaglio delle pietanze della cucina italiana.
La Redazione