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Per valorizzare i vini dell’Etna e far conoscere ad una fetta di mondo le bellezze paesaggistiche e monumentali del territorio etneo la Camera di Commercio di Catania organizza una campagna di promozione internazionale. Dal 16 al 23 ottobre, infatti, le istituzioni sopracitate saranno a Phoenix – quasi 1 milione e mezzo di abitanti, con una comunità di origine italiana che supera le 300 mila unità- e Los Angeles con l’obiettivo ben preciso di dare un impulso decisivo nel mercato internazionale ai vini dell’Etna, consacrati ormai tra i migliori vini d’eccellenza in Italia (confermati anche dal recente concorso enologico nazionale “Douja d’Or” di Asti con l’assegnazione di innumerevoli premi).
Nelle due città americane approderà un “catalogo” di 80 etichette di prim’ordine, espressione di 9 aziende vitivinicole dell’Etna, su un totale di circa 60 operatori ormai consolidati nel settore. Unica eccezione, voluta dai dirigenti della giunta camerale, la presenza di una casa produttrice dell’area calatina del Cerasuolo di Vittoria.
Alla scoperta dell’America andranno le aziende “Antichi Vinai” ( Oscar Douja d’Or 2007 per Etna rosso 2005 ‘Petralava’), “Capirossa” e “Coop. Patria”, (di Castiglione di Sicilia), “Tenuta Chiuse del Signore” (Linguaglossa),
“Barone di Villagrande” (Milo), “Rocca d’Api” (Zafferana Etnea),
“Russo Vincenzo” (Giarre), “Gruppo Nicosia” (Trecastagni) e “Dimore di Giurfo” (Licodia Eubea, area Cerasuolo).
Ad attendere i produttori vinicoli catanesi, a Phoenix e Los Angeles, oltre 20 importatori statunitensi e altrettanti ‘buyer’ tradizionali (ristoratori, proprietari di grandi catene di supermercati) attratti dagli standard qualitativi raggiunti nella produzione del vino di qualità:18 mila ettolitri di DOC prodotti nel 2006 nel Catanese. Per ciascuna delle aziende invitate sono previsti sei incontri giornalieri.
A Santa Monica, Los Angeles, il 22 ottobre i vini dell’Etna avranno il privilegio di “sfilare” al Ristorante Valentino, di proprietà del modicano Piero Selvaggio, considerato il miglior ristorante italiano d’America con una cantina di vini che vanta ben 2.200 etichette (di cui 900 italiane) e un inventario di 112 mila bottiglie.
“I vini siciliani e quelli dell’Etna – osserva il presidente della Camera di Commercio di Catania, Piero Agen – sono diventati un punto di riferimento e un fiore all’occhiello per l’intera economia del nostro territorio. Grazie alla nostra cultura, alle nostre tradizioni e alla creatività dei nostri imprenditori, il vino ha saputo trasformarsi in un nuovo importante elemento di business. E’ questo il principale obiettivo della trasferta americana assieme a quello di promuovere il nostro territorio”.
Un carico di oltre mille bottiglie di vino DOC e DOCG delle aziende partecipanti è partito alla volta degli Stati Uniti. Accoglienza e scambio culturale dunque, come in passato, a conferma di una tradizione mai interrotta ma sempre prolifera.
(La Redazione)