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IL TURISMO DEL VINO IN ISTRIA
Dal 29 Aprile al 2 Maggio
Per chi vive in Istria, la vite rappresenta un forte segno di appartenenza territoriale. L’Istria, maggior penisola nel mare Adriatico, si pone in direzione del sole, che ha un’influenza sulla produzione vinicola della regione. La qualità del vino è completata dalla particolarità del territorio, dal rossore della terra nelle prossimità del mare e dal suo color bianco nel suo entroterra. La complessiva superficie dei vigneti è di 6.151 ettari: la parte occidentale (Buie, Parenzo, Rovigno, Pola) copre 5.839 ettari, quella centrale (Pinguente, Pisino) possiede 209 ettari e mentre quella orientale (Albona) 103 ettari.
Dal 29 Aprile al 2 Maggio 2009 si svolge la 16° edizione della mostra internazionale dei vini “Vinistra” a Poreč, una piccola cittadina situata sulla costa occidentale dell’Istria. La mostra è organizzata dall’omonima associazione di viticoltori e produttori di vino e da parecchi anni ospita anche i produttori della vicina Slovenia e della regione Friuli-Venezia Giulia. Per l’ edizione di quest’anno è prevista per la prima volta il concorso internazionale “Il mondo delle Malvasie, L’evento ha un carattere internazionale: sono stati infatti invitati a partecipare al concorso produttori provenienti da diversi paesi (Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Slovenia, USA).
La malvasia istriana è da oltre cento anni il vino più famoso ed il più pregiato della penisola istriana, grazie al processo tecnologico della sua lavorazione e della cura nella sua lavorazione. Il colore può variare dal giallo paglierino al giallo dorato. L’odore che emana inizialmente s’associa al fiore d’acacia, mentre la sua composizione la rende parzialmente molto alcolica (da 11,5 a 13,5 vol.%), di aromaticità raffinata e dal sapore fresco.
La malvasia si sposa al meglio con la grande varietà dei cibi marini.
Un’alternativa alla malvasia istriana è il terrano. Questo vino, assieme al refosco, è considerato uno più vecchi e dal sapore tipicamente istriano. Il terrano è riconoscibile per il suo color rosso, rubino, particolarmente intenso. Secondo un detto popolare “il suo colore è come quello del sangue della lepre e va giù come il latte”. Si distingue per l’odore fruttato e per il suo sapore inconfondibile. Il terrano si abbina in modo eccellente ai cibi calorici, ai gulas nostrani, i sughi e la selvaggina.
Molti intenditori del vino istriano mettono ai primi posti il moscato istriano, o meglio ancora il moscato di Momiano, soprattutto per la sua doratura e l’intensa fragranza di garofani selvatici e per lo straordinario aroma. Secco e dolce, grandioso accompagnatore di dolciumi vari, nonché di qualsiasi altra pietanza raffinata. Al moscato vengono inoltre attribuite delle proprietà afrodisiache.
Tra i produttori di vino istriani, Markezic Marino, famoso vinaio e ristoratore, è riuscito a trasformare il piccolo villaggio nei pressi di Momiano, nell’estremo nord dell’Istria, in un centro enogastronomico rilevante per tutta la Croazia. Noto soprattutto per le sua prelibate specialità a base di tartufo, Marino ha saputo arricchire la sua vasta offerta di cibi con vini di alta qualità, prodotti sotto il nome di Kabola. Ha ricevuto un importante riconoscimento: la medaglia d’oro avuta per il moscato di Momiano, in occasione della rassegna regionale Vinistra del 2004. Assieme alla malvasia, si deve ricordare il suo raffinato pinot grigio. (Kremenje 96b, Momjan Tel. 00385 52 779047)
Altro esempio brillante è Moreno Coronica, giovane produttore istriano che ha seguito le orme della sua famiglia. La sua ampia ed attrezzata cantina è ricca di tecnologia alla massima avanguardia. La sua malvasia, soprattutto la Gran Malvasia stagionata in barrique, è considerata da molti la quintessenza dei vini bianchi istriani. Coronica ha delle grandi ambizioni anche quando si parla del terrano: il suo Gran Teran da barrique rimane uno dei più interessanti vini rossi istriani. (Koreniki 86 Umago Tel. 00385 52 730196)
Per informazion: Assessorato al Turismo dell’Istria
Parenzo, Via Pionirska 1/a.
Tel 00385 52 452 500
La Redazione