Un tesoro a Predappiovecia cantena predappio

La cà de Sanvez di Predappio è la casa del Sangiovese, in tutta la sua espressione letteraria, dalle tradizioni romagnole al suo vino, emblema del territorio. Per prima cosa, anche se fuori orario pranzo o cena, questo luogo merita una sosta solo per ammirare la splendida cantina millenaria, che risale all’epoca romana, posta sotto il ristorante con uno spazio anche museale alla civiltà del vino. La cantina ospita inoltre mostre temporaneee di artisti locali, eventi musicali e culturali.

ca de sanvezMa, visita a parte, meglio sostare alla Vecia Cantena d’la Prè per un buon ristoro. La chef Barbara Lucchi e il marito Riccardo Menghi accolgono gli avventori con quella caratteristica che in Romagna è ancora piu accentuata rispetto altri luoghi: sorriso, simpatia, semplicità e passione per le proprie tradizioni. Il ristorante è un’osteria-enoteca versatile, rustica e al tempo stesso sobria. I coperti sono una sessantina piu altri 40 esterni per il periodo estivo nella tranquilla piazzetta di Predappio Alta.

E’ una cucina che rispetta la tradizione ovviamente, con qualche leggera rivisitazione di Barbara. Le paste sono rigorosamente fatte in casa, trionfano i salumi e la carne (comprese le fiorentine). Recentemente e per una scelta mirata, hanno inserito nel menù piatti di pesce, almeno tre ogni giorno.

Le Bruschette e le piadine sono un’altra peculiarità del ristorante ma cio che contraddistingue Barbara,piadine piavina romagnola doc - originaria di Forlimpopoli anche se residente da anni a Predappio - è dal 2010 la sua personale interpretazione della piadina in matrimonio con il Sangiovese: la Piavina. In accompagnamento a saporiti taglieri di salumi, formaggi e miele.

Il ristorante di Barbara e Riccardo è inserito nel percorso-guida della Strada dei vini e dei sapori e di Romagna Terra del Sangiovese. 

LA VECIA CANTENA D'LA PRE' - P.zza Cavour 18 -  47016 Predappio Alta

0543 921095  - 0543 921095 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Silvia Donnini