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CONTEST "MONNA OLIVA"
Sono le regine dell'happy hour, non mancano mai al rito dell'antipasto e sempre più presenti nei piatti anche stellati, a bilanciare dolcezze e contrasti: sono le olive da tavola, anzi come detta il linguaggio merceologico, "da mensa". Verdi o nere, tonde o di forma allungata, schiacciate, denocciolate. aromatizzate da erbe o rese piccanti dal peperoncino, sono sempre più apprezzate dai consumatori e non c'è salumeria o supermarket che non dedichi loro un variegato spazio speciale. Il contest "Monna Oliva" organizzato dall'UMAO, l'Unione Mediterranea assaggiatori di olio, ha voluto valorizzare le migliori produzioni italiane premiando e assegnando gran menzioni alle aziende.
Un settore con potenzialità di crescita, visti gli elevati consumi interni, ma che necessita di strategie di sviluppo, investimenti e innovazione per far crescere la realtà produttiva italiana caratterizzata da una estrema frammentazione. "E' un mercato con ampie possibilità di sviluppo e poco valorizzato che si allinea a quello dell'olio EVO ma che ne subisce le criticità" - come ha detto Angelo Moreschini, presidente ASS.O.M -Associazione Olive da Mensa- alla cerimonia di premiazione del contest svoltasi all' ex Cartiera Latina del Parco dell'Appia Antica.
La tavola rotonda, sul tema "Opportunità e criticità dell’olivicoltura da tavola", moderata dalla giornalista Tiziana Briguglio, vicepresidente Arga Lazio, ha visto gli interventi, di produttori, di Alfredo D'Antimi, presidente dell'Associazione delle Città dell'Olio Regione Lazio, di Paola Fioravanti del Comitato tecnico scientificao "Monna Oliva", del capo panel del COI -Consiglio Oleico Internazionale- Ivano Caprioli, e di numerosi rappresentanti delle istituzioni romane e laziali.
"Con la nostra associazione UMAO - ha detto Paola Fioravanti- già da tempo promuoviamo la conoscenza delle olive da tavola con corsi di cultura olivicola finalizzate al riconoscimento delle caratteristiche sensoriali, secondo le direttive del COI, il Consiglio olivicolo Internazionale. E finalmente abbiamo fatto il grande passo per dare valore aggiunto alla qualità e promuovere così il prodotto italiano, con l’istituzione di questo premio destinato a individuare le migliori olive da tavola nazionali, in modo da risvegliare l’interesse e la conoscenza di questo prodotto tipico, dovuto alla sapienza di chi ha cercato di trovare nei frutti dell’olivo la massima espressione delle proprie capacità lavorative e del proprio gusto diventato poi universale".
Gli italiani amano le olive da tavola come da secoli i popoli dell'intero bacino mediterraneo e ne producono ben 31 tipologie. Siamo i maggiori consumatori in Europa, ma ne produciamo molto meno di Turchia, Egitto, Spagna e Grecia che invece vantano un fiorente export.
Eppure la nostra eccezionale varietà di cultivar destinate all'olio extravergine si ripropone anche per quelle da tavola nei tanti i territori vocati dalla Liguria alla Sicilia, ognuno con la sua varietà di riferimento.
Generalmente hanno la caratteristica di avere un elevato rapporto tra polpa e nocciolo e un contenuto di olio più basso di quelle propriamente da extravergine. Solo per un terzo la produzione italiana proviene da cultivar espressamente da mensa. La restante parte arriva da olive a duplice attitudine per cui i volumi totali dipendono sempre dalle scelte di destinare il prodotto al circuito del consumo diretto fresco o alla molitura sulla base degli andamenti stagionali e di mercato appunto. È per questo che a livello produttivo è difficile stabilirne i volumi destinati alle olive da mensa. All'appuntamento di Monna Oliva hanno partecipato i produttori delle cultivar Nocellara e Bella di Cerignola, Ascolana tenera e Itrana, Peranzana e Intosso, Taggiasca e Termite di Bitetto, tutte con le caratteristiche varietali fisiche e sensoriali che l'UMAO dal 2014 vuole promuovere.
Le olive da tavola, inoltre, hanno grandi proprietà salutistiche e gastronomiche. Contengono sostanze benefiche come i biofenoli e gli antiossidanti, oltre a vitamine e fibre.
Molti i punti di debolezza di questo comparto parallelo a quello dell'olio. Servono più attenzione e competenza, formazione, strategie di marketing, sensibilizzazione dei consumatori e comunicazione.
Per la sezione "Olive verdi naturali in salamoia" i premi sono andati a:
OILIVIS srl – CARPINO (FG), con olive Bella Di Capitanata;
Az. Agr. CASINO RE – SONNINO (LT), con olive Itrana bianca ;TERRAMIA Coop – CASTELVETRANO (TP), con olive Nocellara del Belice al naturale.
Per le "Olive nere in salamoia al naturale" l'Az. Agr. CASINO RE – SONNINO (LT), con olive Itrana nera; Az. Agr. MARINA COLONNA. SAN MARTINO IN PENSILIS (CB), con olive Termite di Bitetto nera; Agricola PIANO – LUCERNA (FG), con olive Peranzana cangianti lavorate in acqua di mare
Per le "Olive condite" premiate le Az. Agr. AMERICO QUATTROCIOCCHI,TERRACINA (LT) con olive Itrana nera e verde condite e la Soc. Agr. CATALDO ANTONIO – SIDERNO (RC) con olive verdi Carolea condite
Per le "Olive Grinze" hanno vinto il premio la Soc. Coop. TERRAMIA – CASTELVETRANO (TP), con olive Nocellara del Belice infornate in salamoia
l'Az. Agr. Ermanno & Francesco ROSATI – COLTODINO (RI), con olive Leccino denocciolate e la Soc OILIVIS srl – CARPINO (FG), con olive Leccino al sale secco.
Per le"Olive in Salamoia" il premio è andato alla Coop TERRAMIA – CASTELVETRANO (TP), con olive Nocellara del Belice (metodo Castelvetranese), all'Az. Agr. MARINA COLONNA – SAN MARTINO IN PENSILIS (CB), con olive Bella di Cerignola (metodo Sevillano)
e all'Az. Agr. MASCIANTONIO TOMMASO – CASOLI (CH), con olive Intosso (metodo Sevillano).
La prossima edizione del contest "Monna Oliva" si svolgerà nel marzo 2024.
Mariella Morosi