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- Categoria: Gastronomia
Grande attesa per il Salone del Gusto
edizione 2014
Dal 23 al 27 ottobre torna a Torino il Salone del Gusto, uno degli eventi cardine in Italia per la promozione della cultura enogastronomica dei piccoli produttori, dei cibi artigianali di qualità e della produzione alimentare “buona, pulita e giusta”.
Ricco il calendario degli incontri che, come ogni anno, spaziano dalla conoscenza dei presìdi, dei prodotti DOP e dei vini, passando per gli show cooking condotti da chef stellati fino ad appuntamenti in cui si tratteranno le tematiche cardine del palinsesto, come l’importanza della biodiversità legata al mais, in linea con il progetto Terra Madre di Slow Food che mette in contatto le migliaia comunità di cibo del mondo .
Il cuore degli stand sarà la zona dedicata ai laboratori del gusto, una serie di appuntamenti legati all’enogastronomia delle regioni che ogni giorno permetteranno ai visitatori e ai professionisti del settore di carpire l’essenza della tradizione culinaria regionale, scoprire nuovi sapori, conoscere le eccellenze e i piccoli produttori artigianali.
Da non perdere gli incontri tematici: l’edizione 2014 dedica un’intera sala alla birra per una narrazione che mette in primo piano il territorio d’origine. Apre le danze la verticale trappista Chimay Grande Réserve con un tour nel silenzioso mondo dei monasteri, si prosegue verso la Spagna, l’Inghilterra, la Germania e la Scandinavia per finire in Nuova Zelanda, passando naturalmente per le vie di casa nostra dove, come testimonia la Guida alle Birre d’Italia 2015, i micro birrifici crescono in quantità e qualità.
Molteplici le iniziative in ogni padiglione. Fra i tanti, la regione Friuli VeneziaGiulia sarà presente con uno spazio di 200 mq animato dalla presenza dei produttori e da un calendario di appuntamenti per la valorizzazione del territorio attraverso il cibo. Lo spazio del Friuli Venezia Giulia (padiglione 1D 069-070) sarà diviso in un’area dedicata ai produttori dei nove presìdi Slow Food regionali (aglio di Resia, radìc di mont, formadi frant, pan di sorc, pestàt di Fagagna, cipolla di Cavasso e della Val Cosa, formaggio di latteria turnaria, rosa di Gorizia e pitina), in un’enoteca, dove si potranno degustare i vini regionali presenti nella guida Slow Wine e i finalisti di Friulano&friends 2014, e in un’osteria dove verranno serviti piatti che sintetizzano la cultura gastronomica friulana. Lo stand del Friuli Venezia Giulia, oltre a mettere in vetrina prodotti e vini, metterà in luce quelli che sono gli antichi mestieri del territorio che ancora oggi perdurano: per tutte le giornate del salone, ad esempio, ci sarà uno degli arrotini della Val Resia a disposizione per l’affilatura dei coltelli di tutti gli espositori e cucine del salone.
I sapori, i profumi, le culture diverse arrivano a Torino non solo dall’estero. Infatti, per la prima volta il Salone del Gusto e Terra Madre apre le porte a un’importante delegazione di migranti: 102 rappresentanti, 70 uomini e 32 donne, per lo più giovani (età media 37 anni). L’idea è quella di invitare gli immigrati che fanno parte delle comunità maggiormente numerose dal punto di vista demografico in Piemonte per raccontare il contributo – in alcuni casi determinante – che queste persone danno alla filiera alimentare italiana, lavorando nelle vigne, nelle malghe in montagna, nelle botteghe artigiane, nei ristoranti. Inizialmente erano solo 8 i paesi, ma il numero è aumentato notevolmente (19 comunità, tra cui 4 rifugiati che vivono a Torino).
Il Salone del Gusto e Terra Madre (si svolgerà a Lingotto Fiere e Oval) è organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
In occasione del Salone, la Palazzina di Caccia di Stupinigi (alle porte di Torino) apre al pubblico le cucine reali. Fino a Sabato sono due i tour guidati negli ambienti “dell’Ufficio di Bocca”, come venivano chiamati a corte:alle 11.15 e alle 15.15. Durante il percorso i visitatori potranno imparare antiche ricette e conoscere curiosi dettagli che li porteranno “Dalle cucine reali ai banchetti di corte“. Un modo per scoprire come la nascita della cuisine moderne all’inizio del Settecento in Francia avesse prodotto un vivace dibattito anche in casa Savoia producendo un mutamento radicale del gusto, per certi versi simile a ciò che avviene oggi: la cucina delle carni, delle spezie, dei sapori forti lasciava infatti sempre più spazio agli alimenti freschi, alle erbe aromatiche per recuperare i confini netti fra i sapori. Cambiava nello stesso tempo anche la struttura del pranzo: al «servizio alla francese», erede dei mode rinascimentali, che prevedeva la presentazione di tutti i piatti contemporaneamente, veniva preferito il «servizio alla russa» con portate successive.
Domenica 26 Ottobre il percorso tematico di Famiglie al museo si arricchisce di una curiosità e diventa: “I cuochi del re e la pizza margherita“. Il grande forno delle cucine reali alla Palazzina di Caccia di Stupinigi pare infatti uno dei primi ad aver cucinato la pizza tanto amata da Margherita di Savoia.
Grazie a una convenzione, i visitatori del Salone del Gusto potranno accedere con biglietto scontato alla Palazzina e al Tour (sempre su prenotazione allo 011-0133073 –
Per il programma dettagliato e info www.salonedelgusto.it
La Redazione