La Provincia di Ragusa ospita tre siti insigniti del titolo di Patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO:  le Città di Ragusa, Modica e Scicli,  insieme a Val di Noto.
E’ la parte più meridionale della Sicilia (con la provincia di Siracusa) e il suo complesso territorio comprende scenari diversificati: dai terrazzamenti all’altipiano Ibleo, dalle colline alla costa. Si spazia dalle riserve naturalistiche alle bellezze artistiche delle città.
Ci sono cinque motivi in più per visitare questo territorio e riguardano tutte eccellenze enogastronomiche. Già ricco di suo tutto il territorio siciliano, sembra che in questo lembo si sia particolarmente concentrata una fortunata produzione agroalimentare.”Siamo nella punta CINQUE MOTIVI IN PIU’….. per visitare il Ragusano sud-orientale della Sicilia, con inverni molto miti e soleggiati – afferma Carmelo Calabrese, presidente del Consorzio Carota novella di ispica - Di conseguenza abbiamo veramente la possibilità di produzioni particolari oltre che uniche,come la nostra carota novella ma non solo, prendiamo ad esempio il ciliegino di Pachino“.  La carota normalmente è una vera e propria miniera di minerali: ferro, calcio, magnesio, rame, zinco, contiene vitamine del gruppo B, PP, D, E , C e soprattutto beta- carotene, trasformato in vitamina A dall’organismo. Se poi è coltivata in un’area delimitata dal disciplinare di produzione,  consente al territorio di esprimersi al meglio, permettendo al prodotto di avere una serie di caratteristiche che lo rendono ancora più unico.
La particolarità della carota novella di Ispica igp è che non ha tempi di conservazione lunghi ed assume la denominazione igp perchè viene raccolta dal 20 febbraio al 15 giugno e il neo Consorzio, costituito nel 2010 e composto da 12 produttori, ha un’importante funzione di controllo e tutela del marchio.(www.carotanovellaigp.it)

CINQUE MOTIVI IN PIU’….. per visitare il Ragusano Altro motivo aggiuntivo per visitare questo splendido territorio sono le produzioni lattiero casearie tradizionali: come Il caciocavallo- oggi denominato solo- Ragusano DOP prodotto esclusivamente con latte di vacca intero e crudo. Questa eccellenza casearia è stata riconosciuta come prodotto tipico italiano nel 1955, e quarant’anni dopo ha acquisito il riconoscimento comunitario della DOP, perdendo la denominazione storica di “Caciocavallo”.  Da non sottovalutare anche il Fiore Sicano, il tumazzo Modicano e il Cosacavaddu Ibleo, di antichissima tradizione, pare infatti che la sua produzione sia iniziata intorno al 1400.

Terra di vigneti, ecco un altro motivo per visitare il ragusano. Vitigni autoctoni come il Frappato, probabilmente originario della penisola Iberica. Viene citato da Domenico Sestini nelle sue “Memorie sui vini siciliani”, in cui si fa esplicito riferimento alla coltivazione del vitigno Frappato nella città di Vittoria. Ancora oggi dal Frappato si ottiene un vino utilizzato assieme al NeroCINQUE MOTIVI IN PIU’….. per visitare il Ragusano d’Avola per la produzione del celebre Cerasuolo di Vittoria. Ma anche vinificato in purezza, il Frappato è un vino suadente dal profumo intenso e dal sapore fresco e ben strutturato. Nel 1933 , in occasione della mostra mercato di Siena , il Cerasuolo e’ stato  messo per la prima volta sul mercato nazionale. Il  riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata per questo vino arriva nel 1973 e delimita una zona di produzione relativamente ristretta, comprendente il territorio di cinque comuni della zona occidentale della provincia di Ragusa piu’ alcune aree in provincia di Caltanisetta e di Catania. In realta’, fino ad oggi la grande maggioranza della produzione si e’ concentrata nella zona storica del Cerasuolo, che corrisponde ai comuni di Vittoria, Comiso, Acate e Chiaramonte Gulfi. Col tempo il Cerasuolo ha ottenuto il traguardo enologico italiano piu’ prestigioso, la D.O.C.G.

Ed il quarto valore aggiunto di questo territorio che riserva sempre sorprese enogastronomiche (oltre alle riconosciute bellezze storiche e paesaggistiche) riguarda l‘olio extravergine di oliva. L’area dei Monti Iblei è la  parte orientale della Sicilia, quella più a sud conosciuta come Val di Noto: da questa antica terra provengono oli caratteristici per il loro sapore, per il colore verde-oro, per il gusto con sentori di erbe, pomodoro verde e carciofo. La DOP “MONTI IBLEI” è il riconoscimento ufficiale delle caratteristiche di pregio dell’olio ottenuto nel comprensorio omogeneo dei Monti Iblei. La sigla DOP, denominazione di origine protetta, di fatto sta ad indicare che la qualità e le caratteristiche di pregio di questi oli derivano essenzialmente dall’ambiente geografico in cui vengono coltivate e trasformate le olive. C’è un organismo attento e vigile che tutela  e diffonde le qualità dell’Olio Extravergine di Oliva ed è il Consorzio D.O.P. Monti Iblei, di cui il presidente è Giuseppe Arezzo avvalendosi di un nutrito e competente staff di soci-produttori come i vicepresidenti Salvatore Cutrera e Francesco Arezzo. (www.montiblei.com)

In ultimo ma non ultimo, il cioccolato. Quello di Modica ovviamente. Dalle origini antichissime (si perdono nella notte dei tempi fino a scomodare gli Atzechi) fu importato dagli spagnoli instaurando un vero e proprio commercio a metà del 1500 e durante la loro dominazione in Sicilia fu introdotto nella “Contea di Modica”, talmente estesa che arrivava fino alle porte di Palermo. Contrariamente al resto d’Italia e in tutta Europa il cioccolato di Modica non passò mai alla lavorazione industriale ed è questa la sua caratteristica che ne fa un prodotto unico e artigianale. E’ diverso dal cioccolato cui siamo abituati a degustare: si presenta di colore molto scuro, quasi grezzo con granuli di zucchero come pietruzze marmoree. CINQUE MOTIVI IN PIU’….. per visitare il Ragusano Nella centralissima Corso Umberto  (e nelle vie circostanti) è un pullulare di pasticcerie, cioccolaterie artigianali. Come ad esempio le rinomate Antica dolceria Bonajuto e l‘Antica dolceria Rizza, che apre i battenti al civico 28 nel 1923 inizialmente come latteria.

A  conduzione rigorosamente familiare, oggi alla quarta generazione  con il nipote Giuseppe Rizza affiancato dal padre Emanuele, produce il cioccolato nella stessa maniera di un tempo selezionando materie prime naturali sperimentando nuove combinazioni (ultima creazione il cioccolato alla carota novella di Ispica).

Anche in questo caso, come per le eccellenze tipiche precedenti, affinchè si possa garantire  e proteggere memoria e ricetta,  nel 2003 nasce  il Consorzio di Tutela del Cioccolato Modicano che raggruppa una ventina di produttori della città e, insieme alla Camera di Commercio di Ragusa,  stabiliscono un disciplinare di produzione per ottenere il riconoscimento IGP, salvaguardare, valorizzare e promuovere questo prodotto così antico e prestigioso.

Queste cinque tipicità tutelate da altrettanti  Consorzi sono a loro volta uniti e “supervisionati” dal “Coordinamento delle eccellenze iblee”. Un patto di collaborazione, il primo in Sicilia, per promuovere il territorio attraverso la valorizzazione e la promozione dei prodotti di eccellenza degli iblei.  Il ruolo di “coordinatore” è stato affidato a Vincenzo Cavallo (già dirigente della Coldiretti ed attuale Presidente Regionale di Distretto Lattiero Caseario).

 

Silvia Donnini