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- Categoria: Gastronomia
PROSIT: PALAZZO BRANCACCIO 5-6 FEBBRAIO 2011
ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE ROMANA SOMMELIER
Riscoprire le tradizioni gastronomiche e la cultura di un popolo attraverso ciò che mangia. E’ la mission di Prosit, un originale evento che si svolgerà a Roma il 5 e 6 febbraio a Palazzo Brancaccio, organizzato dall’Associazione Romana Sommelier (Ars) col patrocinio dell’Arsial, la collaborazione delle Biblioteche di Roma, dell’Asiciao, e del Museo Virtuale 3DRewind Rome. Sarà un viaggio non solo virtuale, fra bevande e sapori, dall’antichita’ al Medioevo fino ai nostri giorni, basato sui prodotti del territorio che oggi come allora entrano nella cucina di tutti: grano, uva, frutti, formaggi e salumi.
Recuperare il grande patrimonio culturale che la civilta’ romana ci ha lasciato e che ci hanno raccontato Apicio, Giovenale, Columella, Petronio o Plinio il Vecchio dimostra come la storia dell’uomo, almeno in cucina, non è poi tanto cambiata nei secoli. L’affascinante viaggio nel tempo si svolgerà a Palazzo Brancaccio, non lontano dal Colle Oppio e dalla Villa di Mecenate, sontuosi siti della Roma imperiale, ambientazione perfetta per l’occasione, Neppure il il nome dell’evento, Prosit, è casuale. Nella sua più ampia accezione significa «sia utile, faccia bene, giovi» (voce del verbo latino prodesse, giovare, essere di vantaggio).
Di certo ha dato il via per secoli ad occasione di gioia, e questo è certamente un buon augurio per quello che si annuncia come un appuntamento spettacolare in cui cibi e bevande uscite dalle pagine della storia saranno servite da fanciulle in peplo, con musiche e ambientazioni scenografiche a tema.
Grande contributo storico alla realizzazione dell’iniziativa è stato dato da Sandra Ianni e da Alessandro Ballarin, profondi conoscitori di tradizioni affascinanti quanto poco note, ignorate dalla grande storia. Ideatore della manifestazione è il fondatore dell’Ars, Renato Procacci che ha spiegano come Prosit voglia proporre un approccio multisensoriale con i cibi, i vini e le bevande, non solo degustati ma definiti nel loro momento storico. Oltre a pannelli esplicativi, riproduzioni e filmati a cura di Rewind Rome che da tempo gestisce un museo virtuale sull’antica Roma, sarà distribuito ai visitatori un interessante libretto ricco di citazioni su gusti, sapori e tradizioni. C’è tutto sui vini derivati dalla fermentazione dei frutti e dell’uva, più o meno speziati e “conciati” con viole, rose, resine o assenzio, come idromeleo mulsum, nonchè descrizioni di formaggi dei pastori e delle carni seccate o affumicate. Sono prodotti immutati nel tempo, e a Prosit ne parleranno i produttori delle eccellenze laziali, dei dintorni di Roma. Ci saranno,tra gli altri, Mauro Castelli per le coppiette, piccanti strisce di carne secca, i titolari di Parco Verde per l’Ippocraticum, un delizioso vino speziato, i produttori di pecorino dell’azienda Brunelli, Roberto Triani per i budini e gelati (sorbetto popolarissimo tra i romani era il mosto mescolato alla neve), Delfino Battista per la Colatura di alici di Cetara (erede dell’antico garum), Il Re del Pane di Lariano (i romani adoravano pani, biscotti e gallette: nel I secolo d.C. a Roma lavoravano a pieno ritmo ben 300 forni), Aurelio Ferrazza per il caciofiore, un formaggio fatto usando come caglio il fiore di cardo, proprio come prescriveva Columella. Tantissimi i produttori di vino, dal Veneto alla Sicilia, che accetteranno la sfida di far degustare le loro etichette “conciate” o al naturale.
Per ulteriori informazioni www.romanasommelier.it -www.prositroma.com.
Mariella Morosi