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Coltura&Cultura ha fatto tredici. Aneddoti, aspetti scientifici e nutrizionali per il tubero più versatile della nostra tavola in un unico ricco volume
Tenuta in quarantena, dall’aspetto poco fotogenico, considerata quasi inutile nel Rinascimento e distrutta da un parassita a metà dell’800, la patata ha lottato caparbiamente e si è affermata diventando fra le quattro principali colture base al mondo. Questo grazie alla ricerca e agli studi sull’evoluzione genetica, l’adattabilità e le condizioni pedoclimatiche permettendo una coltivazione in tutto il globo terrestre.
La presentazione dell’ultimo volume, Il 13°, della collana Coltura&Cultura non poteva che effettuarsi in EmiliaRomagna (a Budrio, in provincia di Bologna, ospiti nella megastruttura dello stabilimento Patfrut).
La collana è realizzata dalla Bayer CropScience che negli ultimi anni si pone come scopo primario quello di far conoscere i valori della produzione agroalimentare italiana, della sua storia e degli stretti legami con il territorio. “Uno dei nostri obiettivi – afferma Renzo Angelini, Direttore della comunicazione e ideatore della collana – è di portare il consumatore finale sempre più vicino all’agricoltura attraverso l’informazione scientifica”.
Il volume è diviso per sezioni e autori, dalla botanica alla ricerca e ripercorre la storia della coltivazione, ne esamina le tecniche, ne descrive i valori, il tutto con un linguaggio semplice e preciso, scorrevole e piacevole utilizzando schemi e illustrazioni, avvalendosi della competenza di uno staff di studiosi, tecnici e storici. Cento quattro gli autori, di cui 24 stranieri, coordinati dal giornalista ed esperto gastronomo Giancarlo Roversi e Luigi Frusciante, docente e ricercatore dell’Università di Napoli Federico II.
Della stessa collana sono già stati pubblicati altri volumi di notevole interesse come il grano, il pero, la vite e il vino, il mais, il pesco, il melo, il riso, l’ulivo e l’olio, il carciofo e il cardo , l’uva da tavol, il Pomodoro e la Fragola. Le opere vengono visionate e giudicate da una rosa di specialisti (professori universitari, giornalisti, scienziati, storici) in materia di viticoltura, enologia, economia vitivinicola, vino e salute, storia, letteratura e belle arti.
Molti anche gli aneddoti e spunti di attualità con riferimenti storici, artistici e utilistici. L’impiego della patata nelle applicazioni non alimentari come l’utilizzo per fazzoletti, tessuti, cosmesi o adesivi. Anche gli scarti di patata sono oggi delle energie rinnovabili. Con una patata cruda si curano le lentiggini, è perfetta per occhiaie o sudorazione eccessiva. Gli effetti benefici sono consolidati: contiene vitamine, sali minerali e i composti fenolici caratterizzano una capacità antiossidante.
E per finire, anche il mondo del cinema celebra il tubero con molteplici citazioni, immagini e riferimenti. Uno su tutti Mr Potato Head, creato dalla Pixar ToyStory e vincitore di un leone d’oro a Venezia (in realtà è un giocattolo per bambini molto popolare negli Stati Uniti messo sul mercato già alla fine degli anni quaranta e fu il primo giocattolo ad essere pubblicizzato in televisione. Nel 1952 oltre un milione di bambini lo acquistò). Altri film in cui viene citata la patata : Pulp Fiction, Quando la moglie è in vacanza, l’Impero del sole, il signore degli anelli, la patata bollente, i segreti di Brokeback Mountain e molti altri.
928 pagine, oltre 1800 immagini. Costo 100 euro.
Per ulteriori info www.colturaecultura.it
Silvia Donnini