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- Categoria: Gastronomia
Ospitalità, escursioni, sagre e prodotti tipici, anzi unici. Sulle “dolomiti di Sicilia”, così definite le Madonie, sono tante le attrattive culinarie, culturali e paesaggistiche. C’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Situata nella Sicilia centro-settentrionale, la catena comprende il Parco delle Madonie e si estende tra vallate, il fiume Imera, Pollina fino ad arrivare ai comuni di Sclafani Bagni, Polizzi Generosa, Caltavuturo, le Petralie e Castellana Sicula. Un’oasi naturale dove è possibile trovare ogni peculiarità dal punto di vista gastronomico: pane tipico di semola rimacinata di grano duro, formaggi, salumi, miele, nocciole, funghi, olio e..manna, anche questa provvidenziale ma ricavata dalle piante. La coltivazione del frassino da manna si presume risalga alla dominazione araba e il più antico documento che menziona la manna risale addirittura al 1080 in un diploma del vescovo di Messina. La Sicilia divenne la maggiore produttrice nell’800. La coltivazione è limitata a pochissime zone, quasi esclusivamente nel territorio di Castelbuono, Pollina e Cefalù. Un professore di medicina nel 1658 risaltava i pregi di questo splendido prodotto della natura ed affermava che le qualità benefiche della manna dipendono in gran parte dalla felice composizione di vari elementi: “una cera ed un miele primigenio, un aliti rorido un sale nitroso ed uno ammoniacale”. Fino ai giorni nostri la produzione e la raccolta della manna è rimasta invariata e incontaminata: si incide con un apposito coltello il tronco dei particolari frassini, ( l’incisione va fatta da luglio a settembre) il succo al primo impatto è amaro e violaceo ma al contatto con l’aria e il caldo si solidifica e diventa dolce. Non ha caratteristiche negative (è sconsigliata solo in caso di appendiciti e peritonite), in realtà favorisce la digestione, viene usata farmacologicamente in caso di stitichezza come blando lassativo, è disidratante e antitossica, espettorante, fluidificante e antirachitica. E’ una manna, appunto, utilizzata in molteplici modi per il benessere naturale. Ma viene utilizzata anche come dolcificante e in particolari produzioni dolciarie.
A Castelbuono l’Azienda Fiasconaro è un’istituzione, ormai consolidata in tutto il mondo. La ditta è moderna pur mantenendo le antiche tradizioni ed è costituita da tre fratelli: Fausto, Martino e Nicola (quest’ultimo pluripremiato come maestro pasticciere).Fiore all’occhiello dell’azienda sono i dolci natalizi e delle feste, dai tradizionali ai ripieni di pistacchio, mandorla, zibibbo o manna, così come i torroncini teneri alla Manna, sempre di produzione artigianale. (per maggiori dettagli P.zza Margherita. 10 – Castelbuono(PA) - Tel.0921.677132)
La manna è riconosciuta come Presidio Slow Food ma non è l’unico prodotto del territorio ad avere questi alti riconoscimenti.
Una varietà esclusiva di fagioli, i gustosi “fasola a badda”, vengono coltivati soltanto a Polizzi Generosa e sono quasi sconosciuti in tutta la Penisola e per le peculiarità nutrizionali recentemente sono stati inseriti nella casta dei presidi SlowFood. E’un fagiolo bicolore (avorio-marroncino o avorio-nero), piccolo e tondeggiante, chiamato in dialetto badda, che significa a palla. Veniva e viene tutt’ora coltivato dai contadini della zona, anche in piccoli orti familiari oppure in aziende agricole. Immersa nel Parco delle Madonie, tra i tanti produttori, l’agriturismo Antico Casale è rinomato nella zona per la coltivazione di questa speciale varietà, ma non solo: noccioleti, frutteti, ulivi e vigneti, rigorosamente in produzione bio, caratterizzano l’azienda che è anche dimora storica appartenuta ad una famiglia di nobili siciliani ( C.da Santa Venera-Polizzi Generosa – tel 0921551160 oltre al pernottamento dispone anche di un’ampia sala di ristorazione ricavata dal restauro delle antiche scuderie).
Con i fagioli a badda si realizzano alcuni tra i piatti più tradizionali della cucina polizzana: si cucinano con tagliatelle fatte in casa e spezzate, o i fasoli chi finucchieddi, ovvero una zuppa di fagioli, finocchietti selvatici e cotenne di maiale. O ancora il cunigghiu, dal nome ingannevole poiché trattasi di un piatto dove non c’è il coniglio ma ventresca, baccalà e verdure.
Anche le nocciole madonite sono rinomate e molto apprezzate. Una giovane realtà siciliana come l’azienda Al.Pa concretizza la qualità tutta artigianale nella lavorazione e la genuinità degli ingredienti per la lavorazione di nocciole biologiche varietà S. Maria di Gese prodotte nell’azienda agrituristica L’Antico Casale. Contrariamente a quello che si pensa, la nocciola è facilmente digeribile e molto interessante dal punto di vista nutrizionale. Le sue proprietà aiutano a regolare i livelli di colesterolo e moderano i fenomi infiammatori. Dalla nocciola si ottiene un Liquore, ottimo digestivo a base di infuso di nocciole biologiche dal gusto molto delicato di apparenza dolciastro. E’ ideale se accompagnato con paste dolci, meglio se secche, da servire a temperatura ambiente. L’ Azienda inoltre produce un liquore di fragoline selvatiche di bosco. Trattasi di particolari fragoline dalla forma tondeggiante che crescono sotto gli alberi di noccioleto in totale ombra ed in costante presenza di acqua. Ottime anche per la preparazione di granite.
Ogni anno, dal 1950, la prima domenica dopo Ferragosto , a Polizzi Generosa si svolge “La sagra delle nocciole“. A dire il vero, in tutti i paesi madoniti e in ogni periodo dell’annosi svolgono manifestazioni folcloristiche in cui è possibile degustare oltre al prodotto onorato anche altre tipicità. La sagra delle nocciole di Polizzi diventa quindi l’occasione per poter assaggiare, offrire ai turisti e a tutti i visitatori le specialità del territorio come la famosa tuma, formaggio fresco appena preparato oppure la ricotta con il siero, o ancora a scacciata, pane caldo condito con olio, formaggio e pepe, E per finire i cudduruna, pasta leggermente lievitata, fritta e ricoperta di zucchero. Un altro ghiotto motivo per visitare il territorio è la “Sagra del pane” a Caltavuturo (il 18 Giugno in occasione della festa di S.Calogero), le donne di ogni famiglia locale preparano il pane dalle svariate forme, raffiguranti elementi sacri e innocenti come bambini, animali domestici, mani e piedi. I festeggiamenti si svolgono nella Chiesa dell’Immacolata e iniziano il sabato che precede il 18 giugno per concludersi la successiva domenica sera. Come tradizione vuole, nella piazza accanto la chiesa il pane viene benedetto. In lontananza sarà possibile udire i suoni e le musiche delle bande provenienti dai diversi paesi. Al termine della Messa viene distribuito il pane a tutti i presenti e il giorno seguente avrà inizio la processione.
Per ulteriori informazioni
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Silvia Donnini