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PARATA DI BERRETTE BIANCHE AD AREZZO E FIRENZE
Grandi chef della Toscana e protagonisti della ristorazione nazionale e internazionale sono stati insigniti dei premi «Caterina de’ Medici» e «Guido Tarlati» gemellati per la prima volta.
Un evento significativo organizzato dall’Unione Regionale Cuochi Toscani e dall’Associazione cuochi di Arezzo con il sostegno dell’Associazione Cuochi di Firenze e Siena e del Consiglio Regionale. Non è mancato il patrocinio della Regione Toscana, dei comuni, delle Province,delle Camere di Commercio di Firenze e Arezzo e del Corpo consolare fiorentino.
Di altissimo profilo il parterre dei premiati con il riconoscimento dedicato a Caterina de’Medici, nobildonna fiorentina che, appena 14enne, nel 1547 divenne regina di Francia portando in dote cuochi, ingredienti, e l’uso della forchetta, allora sconosciuta nelle corti europee. La storia le ha dato il merito di aver dato la sua impronta alla moderna cucina d’oltralpe.
Tra i grandi chef premiati anche il presidente mondiale dei cuochi, Gissur Gudmundsson, giunto dall’Islanda per celebrare l’arte toscana di far cucina nella kermesse articolata tra le due città toscane. Oltre a Gudmundsson, sono stati premiati a Firenze, nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, come Maestro di cucina nazionale, Filippo La Mantia, fascinoso cuoco del Majestic di Roma , notissimo anche per aver bandito aglio e cipolla dalla sua cucina, sostituiti da profumati agrumi, il senese Mario Neri per la Cucina regionale, il maestro pistoiese Gastone Pegoraro per la sezione Pasticcerie e Panificazione, Davide Cassi, docente di Fisica della materia all’università di Parma dove presiede il corso di laurea in Scienze gastronomiche, per la sezione Ricerca scientifica alimentare. Collaboratore in ricerche e pubblicazioni sulla gastronomia molecolare con Ettore Bocchia, ha avuto il merito, nonostante le resistenze iniziali, di diffondere pratiche presenti ormai in tutte le cucine stellate al fine di esaltare profumi e aromi, come l’uso dell’azoto liquido. A Marco Valletta, amatissimo dai ragazzi delle scuole alberghiere, è stato consegnato il premio all’Insegnamento.
Matteo Renzi, sindaco di Firenze, definita dal presidente Usa Obama «la città con i migliori ristoranti del mondo» , ha accolto con entusiasmo i premiati insieme all’assessore all’Istruzione Rosa Maria di Giorgi. «Sappiamo offrire insieme alle bellezze artistiche e storiche -ha detto- e anche il cibo trattato come un’opera d’arte».
Tra i destinatari di entrambi i premi, sia il Caterina de’ Medici che il Tarlati, una star della tv: Anna Moroni de La prova del cuoco di Rai Uno, insieme a un altro volto del piccolo schermo, Claudio Sottili, conduttore di rubriche enogastronomiche su Italia 7. Non sono stati dimenticati i grandi protagonisti della cucina toscana che non ci sono più, ricordati con commozione, come Giampaolo Cangi, ambasciatore e promotore della cucina italiana nel mondo. Consegnato anche il Premio letterario in memoria di Renato Ramponi -fondatore dell’Unione Regionale Cuochi-che è stato assegnato allo chef Fabio Tacchella,autore di importanti trattati sulla cucina. Un premio speciale, ‘Caps Amicis Album‘ dedicato all’aretino Rinaldo Drago è stato invece consegnato a Paolo Caldana, presidente della Federazione Italiana Cuochi. Festeggiati, autorità e tanti allievi di quattro scuole alberghiere si sono poi ritrovati nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, con il presidente della Provincia Roberto Vasai, il sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, l’assessore all’Agricoltura della Provincia Andrea Cutini e l’assessore alle Attività produttive e commercio del comune aretino Alessandro Giustini, insieme al presidente dei Cuochi di Arezzo, Roberto Lodovichi, al presidente dell’Unione regionale Cuochi Toscani, Franco Mariani e al segretario del Caterina dei Medici Angelo Mazzi. «Un gruppo di premiati di così alto livello – ha dichiarato Vasai – non può che onorarci. La provincia aretina ha sempre creduto fermamente nel valore dell’enogastronomia. E i risultati di questi ultimi anni ci stanno dando ragione con una crescita forte del settore che può confrontarsi positivamente con altre realtà» .
Sono stati due giorni di orgoglio e di festa, tra sbandieratori, cortei in costume e musica, ma anche di degustazioni di vini e preparazioni raffinate, impegnativi riscontri di tanta professionalità. Al ristorante Torrino di Gianluca Drago, figlio del compianto da tutti Rinaldo, si è svolta una cena sul tema della Chianina in Tavola, organizzata dall’Associazione Cuochi di Arezzo e Siena in collaborazione con l’associazione Gli amici della Chianina . Conclusione altrettanto festosa e golosa al ristorante Doccia di Rondine per una cena di gala in cui l’Associazione pasticcieri e cioccolatieri Arezzo ha organizzato la parte più dolce della serata. Non è mancata una nuova serie di riconoscimenti, dedicati al Vescovo gourmet Guido Tarlati che ha dato nome al premio. L’Associazione Cuochi aretini ha premiato Massimo Rossi del Ristorante Belvedere, delegato Ais, i fratelli Andrea e Maurizio Fazzuoli e rispettive consorti proprietari dei ristoranti Logge Vasari e Lancia d’Oro di Arezzo per la sezione L’Arte di ricevere l’arte.
Per iniziativa dell’azienda Boscovivo della famiglia Landucci sono stati infine premiati Massimo e Roberto Lodovichi come « esempio di professionalità ed eccellenza nel promuovere l’arte culinaria aretina in Italia e nel mondo».Una celebrazione dal significato simbolico perchè questi due chef furono scelti nel lontano 1992 da Boscovivo per interpretare piatti aretino con i prodotti dell’azienda, affermatasi in tutto il mondo per la qualità dei tartufi, salse, sughi e piatti pronti e altre delizie, come formaggi e salumi tartufati.
Mariella Morosi