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- Categoria: Gastronomia
A San Terenziano lungo la Strada del Sagrantino 7, 8 e 9 maggio 2010
il cibo di strada nel suggestivo borgo umbro: degustazioni, esposizioni, approfondimenti per operatori del settore e appassionati consumatori
Una inedita tre giorni dedicata alle porchette d’Italia: dal 7 al 9 maggio 2010 prende il via la prima edizione di “Porchettiamo”, un vero e proprio street food del centro Italia in cui regina delle strade di San Terenziano sarà il prelibato prodotto. Nel suggestivo borgo umbro che si trova nei pressi di Gualdo Cattaneo (Perugia) lungo la Strada del Sagrantino ci saranno degustazioni, incontri di approfondimento e numerose iniziative collaterali.
L’evento si presenta come un originale momento di confronto e valorizzazione a livello nazionale delle diverse produzioni di porchetta, con un’attenzione speciale a quelle del centro Italia (Abruzzo, Lazio, Toscana, Marche, Umbria), e momenti di riflessione sul valore storico-antropologico della produzione della porchetta e della lavorazione del maiale in genere, come la tavola rotonda “La porchetta, dalle origini al panino”.
Non è casuale neppure la scelta delle date dell’evento (7-9 maggio) che segnala la relazione ancora viva tra un prodotto così rappresentativo del territorio umbro e di San Terenziano in particolare, e le tradizioni popolari. E’ all’inizio di maggio infatti che i Romani sacrificavano il maiale in onore della dea Maia. E per tradizione poi, nel corso del tempo, la porchetta veniva cotta in inverno e mangiata per il banchetto di festa all’inizio dell’estate.
Una giuria d’eccezione composta da esperti individuerà il “Il Matrimonio Perfetto tra pane e porchetta… e vissero felici e contenti!”, il miglior abbinamento tra le porchette e i pani d’Italia, per eleggere il panino perfetto. Altre degustazioni guidate organizzate in collaborazione con la Strada del Sagrantino sveleranno gli abbinamenti ai vini più consoni e ad altri prodotti selezionati. Inoltre, mentre agli storici utensili della lavorazione del maiale sarà dedicata l’area espositiva “Il Maiale in mostra”, per le vie del paese artigiani e scultori offriranno le loro interpretazioni artistiche attraverso la lavorazione della pietra rosa di San Terenziano.
“Gli artisti di strada” per le vie del paese offriranno spettacoli e intrattenimenti con musiche, balli e giocolieri; nel “Pig nic” si potranno gustare porchetta e vino sull’erba e divertenti passeggiate porteranno alla scoperta dei verdi sentieri intorno al borgo romano di San Terenziano. Le origini del borgo risalgono all’età romana (I secolo), quando veniva identificato con il termine di locus petrosus (luogo pietroso) per via dell’abbondanza di cave di travertino e pietra calcarea. Durante l‘impero di Adriano vi furono traslate le spoglie di Terenziano, martire e primo vescovo di Todi, fatto uccidere insieme a Flacco per volere dell’imperatore: da quel momento, l’altopiano Petroso prese il nome di S. Terenziano.
Il borgo nel Medioevo appartenne a Todi e ne seguì tutte le vicissitudini: è ancora visibile lo stemma degli Atti, i signori locali. Durante il Rinascimento divenne anche residenza dei Cesi di Acquasparta, che edificarono diversi palazzi signorili nei borghi della zona di Todi.
A partire dal 1815 passò prima sotto la giurisdizione di Collazzone, e poi dal 1829 fu un comune autonomo; infine, dall’Unità d’Italia entrò a far parte del comune di Gualdo Cattaneo.
Silvia Donnini