Beata o Dannata
Claudia Fraschini cucina tre piatti della sua “Divina Commedia” assieme ai carcerati di San Giminiano


"Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale.“
XVII, 58-60


Copertina Libro Claudia FraschiniMartedì 11 maggio Claudia Fraschini, anima e cuore di Cookin’ Factory, assieme ad Andrea Lavacca, chef della Factory, porterà tre ricette del libro “Beata o Dannata. La Divina Commedia è servita” (Trenta editore), nel carcere di San Giminiano.
Dieci carcerati cucineranno con Claudia e Andrea tre ricette del libro scritto per celebrare l’anniversario dantesco: Seppie e nduja; Occidentalis gyoza e Paris brest.

Una giuria composta da giornalisti e personale del carcere giudicherà il piatto meglio riuscito.
Sono felice di mettermi in gioco a San Giminiano – racconta Claudia – la cucina è un luogo di gioia e io ho sempre pensato sia importante che chiunque cucina assieme a me, possa gioire e divertirsi. Ecco perché questa giornata, in un luogo così faticoso, ha per me un valore ancora più importante

 

BEATA O DANNATA
Trenta ricette per trasformare la cena in un gioco di sensi, dalla vista, al gusto, alla mente. Un viaggio fra Inferno, Purgatorio e Paradiso, attraverso il cibo e la cucina.
Vi siete mai chiesti quale piatto potrebbe avere le caratteristiche di un ladro? O di un eretico? O di un invidioso? O ancora di uno Spirito amante? Fedele ai dettami della Divina Commedia, Claudia ha seguito le leggi del contrappasso per dare vita a ogni ricetta: sono nati così la Dama nuda a base di nocciole e cioccolato per i Lussuriosi, la Seppia e ‘nduja accesa dal piccante peperoncino per gli Iracondi e la Lingua al bagnetto rosso per gli Adulatori.
Ma anche la Corona di agnello al tartufo nero per i Superbi e l’Île flottante con crema inglese e lamponi per i Cori Angelici. Un gioco di ingredienti, cotture e tradizioni, per portare in tavola la grande cultura italiana, quella letteraria che non ha mai lasciato i banchi di scuola, e quella gastronomica che continua a rendere unica al mondo la nostra cucina.

DANTE E LA CUCINA

Dante scrive la Divina Commedia, tra il 1304 e il 1321, anni in cui la cucina si trasforma grazie alla pubblicazione dei primissimi ricettari di cui sappiamo (come il Liber de coquina, che si pensa venga scritto attorno al 1304). Gli alimenti e la loro preparazione iniziano a essere presenti nella letteratura ed è forse per questo che anche Dante decide di inserire nella sua maestosa opera riferimenti alla gastronomia dell’epoca.
Nell’Inferno rappresentato e raccontato da Dante, la gola (mangiare senza riuscire a darsi un freno) è considerata un peccato capitale. Non solo, Dante afferma che tra le possibili colpe di cui si può essere responsabili, quella di finire nel girone dei golosi sia la meno dignitosa (come anche la punizione subita: restare fiacchi sotto a una costante pioggia nera e maleodorante, sia quella più indegna tra le varie possibilità).


COOKIN’ FACTORY

È uno spazio, una cucina, un luogo di lavoro. Una tavola e un laboratorio, COOKIN’ FACTORY è il luogo che ospita momenti di condivisione: dal corso di cucina tematico (dimenticatevi le dispense perché quella di Claudia è una cucina osmotica, si apprende facendo e non si dimentica più!), al laboratorio dedicato ad un cibo, dall’evento con ospiti a sorpresa - libri, musica, chef, artisti, fotografi…. - al team building per aziende, fino agli eventi privati e cene a tema…. Alla fotografia è dedicato un ampio spazio perché se la cucina è la passione che dura da una vita la fotografia è stata per Claudia il coup de foudre che ha rivoluzionato il suo modo di vedere, presentare e cucinare il cibo. COOKIN' FACTORY offre esperienze indimenticabili a chiunque voglia farsi sorprendere dal cibo e dalle sue mille declinazioni: le cookin’experiences, i corsi di food styling e di food photography, le serate di degustazione a tema e gli incontri con lo chef...
COOKIN’ FACTORY, Via Savonarola 2/M
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www.cookinfactory.com 


Redazione