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- Categoria: Gastronomia
a PIANA DEGLI ALBANESI 16-19 aprile 2009
Cicerone, prima di diventare console romano fu questore in Sicilia, dove, dicono le cronache, conobbe ed apprezzò il “Tubus farinarius, dulcissimo, edulio ex lacte factus”, ossia: “cannolo farinaceo fatto di latte per un dolcissimo cibo”. Non era ancora l’attuale cannolo ma ci si avvicinava parecchio. Un’altra leggenda narra che l’origine del tipico dolce siciliano arrivi da Caltanissetta, l’antica “Kalt El Nissa” (Castello delle donne), sede di numerosi harem di emiri saraceni. Le donne, per passare il tempo, pare si dedicassero alla preparazione di prelibati piatti e che fra i tanti esperimenti, abbiano “inventato” il cannolo, ad imitazione di un dolce arabo, simile per forma ad una banana, ripieno di ricotta, mandorle e miele. Altre narrazioni indicano che i cannoli siano stati preparati per la prima volta in un convento siciliano (sempre nei pressi di Caltanissetta). Si racconta che, in occasione del Carnevale, le monache crearono un involucro (‘a scorcia) preparato con farina, uova, strutto e zucchero, farcito con crema di ricotta zuccherata arricchito con “cucuzzata”, pezzetti di cioccolato e granella di mandorle. Infine, un “matrimonio azzardato” fra le due leggende: alla fine della dominazione araba in Sicilia, gli harem si svuotarono. Una o più donne, ormai libere e convertitesi al Cristianesimo, entrarono in convento. Qui avrebbero riprodotto alcune delle ricette preparate per gli Emiri, tra le quali quella dei cannoli.
La pasta, come risaputo, è a base di farina e zucchero ma la peculiarità sta nel ripieno di crema di ricotta di pecora freschissima, che, specie in primavera, assume un sapore inimitabile, grazie all’erba nuova e profumata.
Il cannolo è il dolce siciliano più noto al mondo. I cannoli di Piana degli Albanesi (Pa) sono particolarmente famosi per dimensioni (circa 25 cm) difficilmente riscontrabili in altre zone della Sicilia.
La scuola pasticcera catanese prevede per la versione classica farina, zucchero, margarina vegetale, sale, uova e vino (usato anche per dare acidità all’impasto).
Per conferire alla scorza la tipica forma cilindrica e allungata, anticamente si usavano le canne di bambù, mentre oggi le cannule su cui si avvolge la pasta sono di metallo. Alla ricotta di pecora setacciata si aggiungono pezzetti di zucca morbida e cioccolato fondente. Per la decorazione vi sono alcune varianti, come l’uso dei pistacchi di Bronte, la “cirasa” o il tondino di scorza d’arancia candita all’estremità e, per finire, una spolverata di zucchero a velo. Esistono in commercio diverse versioni della cialda, da quella classica all’aromatizzata al pistacchio, al cacao, all’arancia e al mandarino.
La pasticceria secolare internazionale si darà appuntamento a Piana degli Albanesi in occasione di Cannoli & Friends, dove friends sta per amici ed ospiti di tutto rispetto nel panorama dolciario internazionale. Trattasi infatti del primo festival di dolci e culture in programma nella rinomata cittadina siciliana dal 16 al 19 aprile 2009, dedicato alla promozione e alla valorizzazione del cannolo, dolce simbolo di Piana degli Albanesi.
“L’evento promuoverà il cannolo di Piana a livello internazionale – spiega il sindaco della città Gaetano Caramanno – Sarà una dolce occasione per conoscere più da vicino il mondo della pasticceria internazionale e siciliana, con le sue antiche tradizioni, ed in particolare il nostro speciale cannolo al quale abbiamo dedicato un distretto produttivo, che raggruppa 60 imprese e oltre 200 addetti, in attesa di riconoscimento da parte dell’assessorato regionale alla Cooperazione.”
La manifestazione darà spazio, oltre alle degustazioni dei dolci, anche a spettacoli, incontri e momenti culturali dedicati alla cultura Arbereshe (albanese).
Appuntamento imperdibile la gara di pasticceria internazionale, in programma sabato 18 aprile, che vedrà il cannolo di Piana “sfidare” dolci tipici internazionali come la torta Sacher, la crema catalana, il babà napoletano, lo strudel tirolese e la Saint Honorè. Ad una prestigiosa giuria internazionale, composta da giornalisti enogastronomici e presieduta da Edoardo Raspelli, , il compito di individuare il vincitore del Cannoli and Friends Award.
Per l’intera durata della manifestazione verranno allestiti stands di degustazione in cui il pubblico potrà gustare i dolci in gara, in abbinamento ai migliori vini dell’Isola ( costo di un ticket: 2 euro). Il biglietto dà diritto ad un dolce a scelta tra quelli proposti e ad un bicchiere di vino siciliano. Lungo il corso principale del paese verrà realizzato un expovillage che proporrà un interessante itinerario fra artigianato, turismo ed agroalimentare nazionale ed internazionale.
Arbereshe & Friends, invece, costituirà il contenitore culturale della manifestazione rivolto alle minoranze linguistiche ed in particolare all’Arbereshe ed alle loro tradizioni gastronomiche, religiose, musicali e folkloristiche. Cuore della manifestazione la mostra fotografica sulla multiforme realtà socio culturale arbereshe.
Tutti gli appuntamenti di musica, cultura e spettacolo sono gratuiti.
La Redazione